Caltagirone, avvio dei lavori per il “Museo Internazionale del Crocifisso”

Caltagirone, avvio dei lavori per il “Museo Internazionale del Crocifisso” al santuario del SS. Crocifisso della cittadina della Sicilia orientale.

Caltagirone. Nella nota cittadina della Sicilia orientale della provincia di Catania, il santuario del SS. Crocifisso del Soccorso che è ad oggi una meta di devozione da parte di tantissimi pellegrini italiani e stranieri. Forte e viva la devozione per il ritrovamento dell sacra immagine del Santissimo Crocifisso l’1 gennaio 1708 dall’agricoltore Antonio Centorbi.

L’immagine, dipinta ad olio su una pietra calcarea, ritrae il Cristo Crocifisso con Santa Brigida ai suoi piedi in atteggiamento di contemplazione. Sul luogo è costruita una chiesa progettata dal Bonajuto.

Il Rettore del santuario Padre Enzo Mangano comunica ai pellegrini e alla cittadinanza anche l’avvio dei lavori per il “Museo internazionale del Crocifisso”. “ALL’AMORE DEL CROCIFISSO DEL SOCCORSO – dichiara Padre Enzo Mangano – COL NOSTRO VESCOVO MONS.CALOGERO PERI TESTIMONE DI QUESTA PANDEMIA COVID-19. TUTTI INSIEME PER RENDERE GRAZIE AL CROCIFISSO INSIEME A LUI E PER INIZIARE IL MUSEO INTERNAZIONALE DEL CROCIFISSO….CHE SE DIO VUOLE E GRAZIE AGLI ARTISTI E DONATORI SARÀ INAUGURATO IL 14 SETTEMBRE 2020“.

Ecco la locandina con lo svolgimento dei lavori previsti il 3 luglio 2020 al santuario di Caltagirone:

LEGGI ANCHE: Santuari di Sicilia, in viaggio al SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone

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Foto articolo: Santuario di Caltagirone – Diocesi di Caltagirone

Santuari di Sicilia, in viaggio al SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone

Santuari di Sicilia, in viaggio al SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone. In esclusiva la video-intervista al Rettore Padre Enzo Mangano.

Santuari di Sicilia. Anche a Caltagirone, cittadina della Sicilia orientale della provincia di Catania, un noto santuario. Si tratta del SS. Crocifisso del Soccorso che, sorgendo ad ovest della città, è ancora oggi meta di devozione da parte di tantissimi pellegrini italiani e stranieri.

Al suddetto santuario è molto forte e viva la devozione alla sacra immagine del Santissimo Crocifisso che è stata rinvenuta l’1 gennaio 1708 dall’agricoltore Antonio Centorbi. L’immagine, dipinta ad olio su una pietra calcarea, ritrae il Cristo Crocifisso con Santa Brigida ai suoi piedi in atteggiamento di contemplazione. Sul luogo è costruita una chiesa progettata dal Bonajuto.

Dunque, per scoprire molto ed altro sulla storia del Santuario del SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone, pubblichiamo la video intervista al Rettore del santuario Padre Enzo Mangano:

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Foto articolo: Santuario di Caltagirone – Diocesi di Caltagirone

Santuari di Sicilia, in viaggio al SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone

Santuari di Sicilia, in viaggio al SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone. In esclusiva la video-intervista al Rettore Padre Enzo Mangano.

Santuari di Sicilia. Anche a Caltagirone, cittadina della Sicilia orientale della provincia di Catania, un noto santuario. Si tratta del SS. Crocifisso del Soccorso che, sorgendo ad ovest della città, è ancora oggi meta di devozione da parte di tantissimi pellegrini italiani e stranieri.

Al suddetto santuario è molto forte e viva la devozione alla sacra immagine del Santissimo Crocifisso che è stata rinvenuta l’1 gennaio 1708 dall’agricoltore Antonio Centorbi. L’immagine, dipinta ad olio su una pietra calcarea, ritrae il Cristo Crocifisso con Santa Brigida ai suoi piedi in atteggiamento di contemplazione. Sul luogo è costruita una chiesa progettata dal Bonajuto.

Dunque, per scoprire molto ed altro sulla storia del Santuario del SS. Crocifisso del Soccorso di Caltagirone, pubblichiamo la video intervista al Rettore del santuario Padre Enzo Mangano:

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Foto articolo: Santuario di Caltagirone – Diocesi di Caltagirone

Madonna di Fatima, da sabato riprendono i pellegrinaggi internazionali

Madonna di Fatima, da sabato riprendono i pellegrinaggi internazionali. Dopo la lunga pausa a causa del virus, giorno 13 si potrà ritornare a Fatima.

Madonna di Fatima. Sabato 13 Giugno aprirà nuovamente ai fedeli il Santuario di Fatima. Noto per la Madonna che 100 anni fa apparve per la seconda volta ai tre pastorelli. Con una nota ufficiale nel sito del Santuario, giorno 12 e 13 giugno, in memoria dell’ anniversario dell’ immagine della Vergine di Fatima le porte saranno aperte ai fedeli e pellegrini di tutto il mondo.

Un evento importante per i fedeli che finalmente possono nuovamente ritornare a pregare sotto la Statua della Madonna che apparse ai tre pastorelli. Nel 1930  la Chiesa dichiarò le apparizione della Vergine degni di fede e quindi aperti al culto. A Fatima e in particolare a Cova de Ira, venne edificato un Santuario dedicato alla Madonna. Nel 1967 ci fu la visita di Papa Paolo VI e successivamente di Papa Giovanni Paolo II, il quale era molto legato alla devozione mariana di quei luoghi.

Apparizioni quelle della Vergine ai tre pastorelli che erano dei messaggi premonitori. Andavano dalla guerra alla conversione dei popoli, fino ad arrivare al miracolo del sole. Molti dei presenti,  ci raccontano le testimonianze odierne, che anche a distanza di chilometri, tra la pioggia battente e le nubi che ricoprivano il cielo, d’un tratto tutto si fermò: il sole, tornato visibile, avrebbe ruotato in maniera frenetica, diventando multicolore e ingrandendosi, come per precipitare sulla terra.

A questo vanno ricordati altri Miracoli, che hanno fatto sì che il culto mariano della Madonna di Fatima si espandesse in tutto il mondo.

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Foto articolo: immagine di repertorio.

 

Caltagirone, in viaggio verso il Santuario del Signore Soccorso

Caltagirone, in viaggio verso il Santuario del Signore Soccorso, alla riscoperta di uno dei luoghi più importanti per la fede calatina

Caltagirone. A cinque chilometri dalla città della ceramica, si erge uno dei luoghi simbolo della fade del territorio di Caltagirone.

Il Santuario del SS. Crocifisso del Soccorso sorge a ovest di Caltagirone. E’ molto forte la devozione alla sacra immagine del Santissimo Crocifisso rinvenuta il 1° gennaio 1708 dall’ agricoltore Antonio Centorbi nei ruderi dell’antica Chiesetta della Madonna del Soccorso che sorgeva, prima del terremoto del 1693, ad ovest di Caltagirone, sull’ antica strada per Gela.
L’immagine, dipinta ad olio su una pietra calcarea bianca, ritrae il Cristo crocifisso con Santa Brigida genuflessa ai suoi piedi in atteggiamento di orante contemplazione.
Sul luogo del ritrovamento, alla fine del Settecento, fu costruita una chiesa progettata dal Bonajuto.
Da tre secoli il Santissimo Crocifisso del Soccorso è uno dei punti di riferimento della spiritualità della città di Caltagirone.

Nei cinque venerdì precedenti la Festa dell’Esaltazione della Croce tutte le comunità parrocchiali cittadine si recano lì in pellegrinaggio.

Una devozione che nasce e che si perpetua ormai da secoli, ma che trova ogni anno la partecipazione di molti fedeli, che nelle ore notturne, seguono attraverso preghiere e canti le vie campestri che portano al Santuario.

Per chi volesse aggiornamenti e news sulle attività del Santuario, Padre Enzo Mangano, ha attivato una pagina facebook per tutti i fedeli.

Fonti: diocesi di Caltagirone.

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Foto articolo: immagini di repertorio

 

La Madonna di Conadomini a Caltagirone: icona molto amata

La Madonna di Conadomini a Caltagirone: iconta ed tradizione molto amata. Grande è la gratitudine degli abitanti di Caltagirone.

Dopo la morte dell’imperatore Enrico V (1125), le casate di Baviera e Sassonia dei Welfen, favorevoli al potere papale e quella di Svevia degli  Hohenstaufen, signori del castello di Waiblingen, anticamente Wibeling, entrarono in lotta per la corona imperiale. Questa rivalità coinvolse ben presto tutta l’Europa. In particolare, nell’ambito delle città italiane, la stessa dicotomia, superando il tradizionale significato di lotta politica tra papato e impero, si ripropose poi nella lotta tra le fazioni guelfa e ghibellina della popolazione, entrambe volte ad esercitare il dominio nel comune.

Nella prima metà del XIII secolo, la città di Lucca era ad ampia prevalenza ghibellina, al punto tale da entrare, con le città di Arezzo, Siena, Pistoia e Pisa, in una lega ghibellina toscana, volta a combattere ed arginare il potere guelfo nella dominante Firenze. Il lunghissimo periodo di ostilità culminò con la battaglia di Montaperti del 1260. La prima metà del XIII secolo vedeva la Sicilia dominata dal’imperatore svevo Federico II, che essendo di parte ghibellina si trovava in frequente conflitto con il papa. Nel 1224 Gregorio IX scomunicò il sovrano svevo con il pretesto della mancata indizione di una crociata che Federico aveva promesso. In questo quadro storico, esattamente nel 1225, la nobile famiglia lucchese dei Campochiaro, essendo di dichiarata fede Guelfa, decise di abbandonare Lucca per rifugiarsi in Sicilia, a Caltagirone, una terra il cui signore, con una solenne scomunica sulle spalle, non poteva fare altro che dimostrarsi tollerante verso la fazione guelfa.
Si pensi che pochi anni dopo Federico II partirà per la Terrasanta, concludendo vittoriosamente la crociata con dei trattati col sultano d’Egitto, recuperando ai cristiani Gerusalemme, Betlemme e Nazareth. La preziosa icona fu tenuta dalla famiglia Campochiaro fino agli ultimi anni del XVI secolo, periodo in cui venne donata alla Chiesa Madre dedicata all’Assunta.

L’Icona veniva esposta in chiesa dal lato del Cristo e collocata al centro di un polittico, detto per via della bellezza e dell’importanza del capolavoro “cona”, termine dialettale indicante l’Icona (da cui la denominazione Cona Domini). Ogni volta che gravi calamità, siccità, pestilenze, carestie affliggevano la comunità cittadina, l’Icona veniva girata dal lato della Santissima Vergine, per venerarla ed implorare la sua misericordia.

I miracoli arrivavano puntuali, tanto che la devozione, diffusasi dapprima principalmente nel mondo agricolo, che dalla protezione della vergine otteneva grandi grazie, si estese a tutta la popolazione, spingendo il Senato cittadino a proclamare, nel luglio del 1644, la Madonna di Conadomini patrona principale della città di Caltagirone. Talmente grande è la gratitudine degli abitanti di Caltagirone da tributare alla Vergine l’appellativo di “Madonna del pane” e da dedicarle una grande festa che fino alla fine di Maggio coinvolge tutta la cittadinanza. Sui balconi dei carruggi dell’antico borgo campeggiano gli striscioni con scritto “Maggio a Maria”, mentre la Parrocchia “Maria Ss. del Monte” viene ricolmata di profumatissimi fiori di tutte le varietà e colori.

È il mondo agricolo che, tra fede e folklore, rende la festa particolarmente solenne con l’offerta dei doni della terra, che viene fatta al termine del cosiddetto “corteo ‘A Rusedda” una pianta profumata (cisto) raccolta nel bosco di San Pietro e portata, con mezzi agricoli, fino alla Chiesa della Conadomini. Inoltre, in onore alla Madonna di Conadomini, tra i mesi di maggio e giugno la Scala Santa Maria del Monte viene allestita tra ceramiche, fiori e colori di primavera “Scala infiorata”.

L’icona della Madonna di Conadomini è una tempera su tavola raffigurante da un lato la Santissima Vergine, dall’altro Gesù che si innalza dal sepolcro, con la croce alle spalle. La datazione di questa splendida immagine, dipinta con grande probabilità in Italia, si deve far risalire fra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, in pieno periodo romanico.

Failla Desirèe

Catania, Sant’Agata riabbraccia città e devoti: al via i festeggiamenti estivi

A Catania stanno per prendere il via i festeggiamenti estivi in onore della Santa Patrona Sant’Agata.

Città e devoti sono pronti a riabbracciare la “Santuzza”.

La festa di Sant’Agata è la terza festa religiosa al mondo più partecipata, più bella e sentita.

L’appuntamento dei devoti è il 16 agosto 2019.

Ecco il programma completo dei festeggiamenti estivi in onore di Sant’Agata:

  • Venerdì 16 agosto 2019:

Ore 19.00: Processione col Velo di Sant’Agata col seguente itinerario: piazza Duomo, via Vittorio Emanuele, piazza San Placido, via Porticello, via Dusmet, Porta Uzeda, piazza Duomo; Dinanzi alla monumentale chiesa di San Placido omaggio dell’associazione “Sant’Agata in cattedrale”; In via Dusmet, dinanzi alla “fontanella di Sant’Agata”, sosta di preghiera, riflessione di don Pasquale Munzone, Cerimoniere arcivescovile, e saluto del Sindaco di Catania;

A seguire, Notte bianca della cultura con i musei e i principali siti culturali della città aperti fino a mezzanotte.

  • Sabato 17 agosto: Memoria dell’893° anniversario del ritorno in patria delle reliquie di Sant’Agata da Costantinopoli

Ore 20:30: Processione con le Reliquie della Santa Patrona col seguente itinerario: piazza Duomo, Porta Uzeda, via Dusmet, via Porticello, piazza San Placido, via Vittorio Emanuele, piazza Duomo. Fuochi pirotecnici in onore di Sant’Agata.

  • Domenica 18 agosto 2019

Ore 19:30: Concerto al Grand’Organo Jaquot della Cattedrale del M° Salvatore Reitano in occasione della solennità della Dedicazione della Basilica.

Caltagirone, 31 luglio e 1 agosto l’ottava di San Giacomo: ecco il percorso per le vie cittadine

Entrano nel clou i festeggiamenti in onore di San Giacomo, Santo Patrono della città di Caltagirone.

Nelle sere del 31 luglio 2019 e dell’1 Agosto 2019 prenderanno il via le due giornate dell’ottava della festa di San Giacomo.

Più precisamente, nella sera del 31 luglio la processione prenderà il via alle ore 21:00 dalla Basilica di San Giacomo quando, all’arrivo del Corteo del Senato Storico e Civico (uscita Corteo ore 20:45 dal palazzo comunale), la vara del tempietto di San Giacomo e la Cassa argentea giungeranno davanti il sagrato della Basilica di S. Giacomo.

Successivamente, dalla Basilica la processione si muoverà lungo le seguenti vie cittadine:

Via Madonna della Stella, Via Santo Stefano, Via Porta del Vento, Via Roma, P.ssa Maria Josè, S. Maria di Gesù, Portosalvo, Gravina (la processione, prima del rientro in chiesa, sosterà davanti l’Ospedale Gravina di Caltagirone), S. Maria di Gesù (la vara del Simulacro e la Reliquia faranno rientro nella chiesa S. Maria di Gesù per le ore 23.00 circa).

Invece, nella sera dell’1 Agosto 2019, ultima dell’ottava della festa di San Giacomo, la processione prenderà inizio alle ore 21:00 dalla Chiesa S. Maria di Gesù.

 

In seguito, la processione si snoderà lungo le seguenti via cittadine:

S. Maria di Gesù, Principe Umberto, Giorgio Arcoleo, Acquanuova 1 e 2 (spettacolo pirotecnico), S. Pietro, Roma, P.zza Umberto, P.pe Amedeo, Piazza Municipio (si assisterà ai tradizionali “tre giri” della vara del Simulacro e della Cassa argentea), V. Emanuele, Duca degli Abruzzi, Basilica di S. Giacomo (spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono previsto per le 23.30).

Provincia di Catania, a Grammichele la festa dei SS. Patroni. Domani sera l’uscita trionfale

A Grammichele, provincia di Catania, fervono i preparativi per i SS. Patroni, San Michele Arcangelo e Santa Caterina.

Durante questi giorni di festa si respira grande devozione e partecipazione, anche dai tantissimi fedeli turisti accorsi nella città. E con grandi luminaria nei Corsi ed i festoni rossi dei balconi della Piazza esagonale, la città è pronta ad onorare i Santi Patroni, ai quali tutti i cittadini di Grammichele sono legati da antica devozione e fede.

Le date d’inizio dei festeggiamenti sono rispettivamente il 6, 7 e 8 maggio. Nel dettaglio, queste date sono state scelte perché, anticamente, in quel periodo scarseggiavano i lavori degli agricoltori in campagna e, con l’occasione, la maggior parte di loro poteva parteciparvi.

La festa è così composta: il triduo con il trasferimento dell’Immacolata verso la Chiesa Matrice, con l’apertura della Cappella contenente i simulacri dei Santi Patroni. Mercoledì 8 maggio, domani sera, Celebrazioni Eucaristiche alle ore 10.30 e alle ore 17.30. Infine, sempre domani sera alle ore 19.30 l’uscita trionfale con la processione da Piazza Carafa per le vie cittadine.

Poi, vi sono le manifestazioni folkloristiche con concerti, manifestazioni e mostre d’arte.

PROGRAMMA 2019 – FESTA DEI SS. PATRONI DI GRAMMICHELE

Martedì 7 maggio 2019:

  • 15.30: I devoti baceranno le reliquie dei SS. Patroni
  • 16.15: Prove per l’8 maggio
  • 18.30: Sparo di bombe a cannone e successivamente festoso scampanio
  • 19.00: Primi Vespri
  • 19.30: Celebrazione Eucaristica
  • 20.30: I devoti baceranno le reliquie dei SS. Patroni
  • 21.30: Esibizione di ballo a cura di “Dance with me” e a seguire grande serata di musica con la cover band ufficiale dei “Queen”

Mercoledì 8 maggio 2019:

  • 9.00: Sparo di bombe a cannone e successivamente festoso scampanio
  • 10.00: Corteo delle autorità civili e militari dall’aula consiliare alla Chiesa Madre con tamburi e trombe di “Antica Ibla Major” di Paternò (CT). Consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco ai SS. Patroni.
  • 10.30: Celebrazione Eucaristica
  • 12.30: Festoso scampanio e giochi d’artificio
  • 17.30: Sparo di bombe a cannone e festoso scampanio. Celebrazione Eucaristica
  • 19.30: Trionfale uscita dei SS. Patroni portati a spalla, con le reliquie e stendardi maggiori, per le vie della città
  • 24.00: Chiusura dei festeggiamenti con grande spettacolo pirotecnico

Per consultare ulteriormente il programma dell’evento visitare il sito del Comune di Grammichele.

Catania, scorta a mons. Scionti e a Consoli dopo Sant’Agata

Claudio Sammartino, Prefetto di Catania, dopo i malumori durante l’ultimo giorno della festa di Sant’Agata, ha disposto una misura di tutela per mons. Scionti, parroco della cattedrale, ed il capo vara Claudio Consoli.

Il tutto dopo la decisione di annullare la salita di San giuliano per la processione di Sant’Agata.

Queste sono state le dure parole di Mons. Scionti ai “devoti”:

“Una preghiera di riparazione, perché quello che è accaduto è molto grave. I devoti di Sant’Agata non sono ostaggio di nessuno, i devoti di Sant’Agata sono per Sant’Agata. Cari delinquenti, perché di questo si tratta, siete soli e isolati”.

Foto: LiveUnict