Coronavirus Sicilia, arancione a macchie rosse: ipotesi dal 16 gennaio. La situazione dei contagi resta sempre alta, allertà nelle città
Coronavirus Sicilia. I dati anche oggi per la Sicilia sono impietosi, infatti con i suoi 1913 contagi si posiziona seconda regione dopo il Veneto. Una situazione che incomincia a dare le sue manifestazione nei numeri degli ospedalizzati e dei ricoveri in terapia intensiva.
Se siamo nella seconda fase o siamo nella terza fase della fase epidemiologica, questo ancora non lo sappiamo, ma siamo certi che nella giornata di oggi la Sicilia ha raggiunto il record di contagiati dall’inizio della pandemia. Un risultato che non deve rendere orgogliosi, anzi deve responsabilizzare tutti.
A questo tra la Regione, il Cts regionale e quello nazionale si sta cercando di porre rimedio ponendo varie zone rosse territoriali. Solo nelle giornate di ieri e l’altro ieri alcuni comuni del catanese o dell’agrigentino, oltre ovviamente alla città di Messina sono stati dichiarati dal Governatore Musumeci “Zona Rossa”. Anche Palermo incomincia a contare le difficoltà di numeri sempre in crescita e preoccupanti. Altre città si scoprono ogni giorno in bilico verso la zona più rigida.
Quello che di certo si evince è il grande numero di focolai che son partiti in Sicilia e che hanno portato un gran numero di contagiati. Variante inglese o siciliana che sia stiamo assistendo ad un abbassamento della tensione e di comportamenti delle volte non rispettosi delle normative vigenti.
Nota positiva in questo periodo è invece l’alto tasso di vaccinazioni che la Regione sta effettuando ponendo l’isola tra i primi posti in Italia.
Attendiamo con ansia quindi i prossimi risvolti, ma l’invito è quello di essere attenti e rispettosi delle normative vigenti.
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Foto articolo: Immagine di fancityacireale.it / prometeonews.it