Caltagirone, esce REDEMPTIO del calatino Fabio Cillia su Amazon Prime

Caltagirone, esce REDEMPTIO del calatino Cillia su Amazon Prime. Fabio Cillia col suo docufilm approda anche su Amazon.

Caltagirone. Fabio Cillia col suo docufilm “REDEMPTIO” approda in rete su Amazon Prime e la piattaforma Chili. “Sono pianamente soddisfatto. E’ un altro grande risultato raggiunto” – dichiara Fabio Cillia. Da oggi, quindi, chiunque potrà guardare il docufilm made in Caltagirone anche su Amazon Prime.

Queste le parole di Fabio Cillia su REDEMPTIO – Intervista (pubblicata lo scorso 3 giugno):

– La città di Caltagirone, i molteplici amici ed i colleghi conoscono bene la sua persona. Numerosi gli elogi ricevuti in occasione della proiezione straordinaria di “REDEMPTIO” nella sua città natale. Pertanto, chi è Fabio Cillia come persona e come regista? “Ringrazio molto la città di Caltagirone che mi onora e mi rende veramente lusingato. Posso affermare con molta sincerità di essere una persona semplice alla quale piacciono le cose semplici. Adoro il mio lavoro, nel veder concretizzarsi un progetto e non vedo l’ora di andare al montaggio. Il mondo cinematografico è un campo affascinante nel quale ci vuole tanto sacrificio, dedizione, coraggio, e resistenza mentale”.

– Protagonista di diversi lavori in ambito cinematografico e televisivo,  quale importanza ricopre la sua professione di regista? E in che modo tale professione riesce a far uscire il suo “vero io”? “Un film è il risultato di sinergie innumerevoli. Il regista è un punto di riferimento durante la fasi di lavorazione. E’ colui che conosce dettagliatamente la direzione di dove si vuol andare. Un set cinematografico è come un formicaio dove tutti lavorano ma non tutti sanno il perché’. Il perché’ sta nella testa del regista. Il regista mentre gira e monta le sue inquadrature. Anche le emozioni devono essere trasmesse con attenzione, con i dettagli. Quando sono chiamato a fare il mio mestiere, mi diverto a scegliere e a trasmettere immagini ed emozioni”.

– Riguardo a REDEMPTIO, può parlarci del percorso che dalla stesura ha portato alla messa in scena del suo docu-film? “Secondo le disposizioni della camera circondariale di Caltagirone, iniziammo le riprese con  una telecamera compatta (handy cam), un solo cavalletto, un solo operatore. Durante la lavorazione ho sentito, assistito e valutato una serie di contenuti che non avevo mai visto e sentito. Il documentario è un punto di incontro tra chi vive e sopravvive. Uno sfogo dettato dal desiderio di redenzione e di chiedere di essere perdonati ascoltati e compresi. Ebbene, nonostante gli enormi limiti tecno-artistici, ho concluso il mio lavoro e ad oggi ho centrato l’obbiettivo prefissatomi”.

– REDEMPTIO, privo di qualsiasi forma di mistificazione e spettacolarizzazione, secondo lei cosa rende unico e originale il docu-film? “L’anima di questo docu-film sono le testimonianze vere, il contenuto che arriva dritto al cuore. Prima di girare, io e la mia assistente alla regia (mia madre) abbiamo studiato attentamente e approfonditamente le dinamiche e le storie raccontate dai detenuti. Le loro testimonianze rendono Redemptio un prodotto autentico”.

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Foto articolo: REDEMPTIO – Docufilm di Fabio Cillia

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Caltagirone. Fabio Cillia col suo docufilm “REDEMPTIO” approda in rete su Amazon Prime e la piattaforma Chili. “Sono pianamente soddisfatto. E’ un altro grande risultato raggiunto” – dichiara Fabio Cillia. Da oggi, quindi, chiunque potrà guardare il docufilm made in Caltagirone anche su Amazon Prime.

Queste le parole di Fabio Cillia su REDEMPTIO – Intervista (pubblicata lo scorso 3 giugno):

– La città di Caltagirone, i molteplici amici ed i colleghi conoscono bene la sua persona. Numerosi gli elogi ricevuti in occasione della proiezione straordinaria di “REDEMPTIO” nella sua città natale. Pertanto, chi è Fabio Cillia come persona e come regista? “Ringrazio molto la città di Caltagirone che mi onora e mi rende veramente lusingato. Posso affermare con molta sincerità di essere una persona semplice alla quale piacciono le cose semplici. Adoro il mio lavoro, nel veder concretizzarsi un progetto e non vedo l’ora di andare al montaggio. Il mondo cinematografico è un campo affascinante nel quale ci vuole tanto sacrificio, dedizione, coraggio, e resistenza mentale”.

– Protagonista di diversi lavori in ambito cinematografico e televisivo,  quale importanza ricopre la sua professione di regista? E in che modo tale professione riesce a far uscire il suo “vero io”? “Un film è il risultato di sinergie innumerevoli. Il regista è un punto di riferimento durante la fasi di lavorazione. E’ colui che conosce dettagliatamente la direzione di dove si vuol andare. Un set cinematografico è come un formicaio dove tutti lavorano ma non tutti sanno il perché’. Il perché’ sta nella testa del regista. Il regista mentre gira e monta le sue inquadrature. Anche le emozioni devono essere trasmesse con attenzione, con i dettagli. Quando sono chiamato a fare il mio mestiere, mi diverto a scegliere e a trasmettere immagini ed emozioni”.

– Riguardo a REDEMPTIO, può parlarci del percorso che dalla stesura ha portato alla messa in scena del suo docu-film? “Secondo le disposizioni della camera circondariale di Caltagirone, iniziammo le riprese con  una telecamera compatta (handy cam), un solo cavalletto, un solo operatore. Durante la lavorazione ho sentito, assistito e valutato una serie di contenuti che non avevo mai visto e sentito. Il documentario è un punto di incontro tra chi vive e sopravvive. Uno sfogo dettato dal desiderio di redenzione e di chiedere di essere perdonati ascoltati e compresi. Ebbene, nonostante gli enormi limiti tecno-artistici, ho concluso il mio lavoro e ad oggi ho centrato l’obbiettivo prefissatomi”.

– REDEMPTIO, privo di qualsiasi forma di mistificazione e spettacolarizzazione, secondo lei cosa rende unico e originale il docu-film? “L’anima di questo docu-film sono le testimonianze vere, il contenuto che arriva dritto al cuore. Prima di girare, io e la mia assistente alla regia (mia madre) abbiamo studiato attentamente e approfonditamente le dinamiche e le storie raccontate dai detenuti. Le loro testimonianze rendono Redemptio un prodotto autentico”.

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Foto articolo: REDEMPTIO – Docufilm di Fabio Cillia

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