PIL della Sicilia in crescita, Schifani esprime orgoglio

La Sicilia è la seconda regione più dinamica del Sud. Il PIL si attesta a +2,2%, positiva anche l’occupazione, a +5,2%. Per il presidente della regione è la conferma di un cambio di rotta, ma sottolinea che bisogna ancora fare molto, specie per contrastare l’emigrazione giovanile.

In una nota dell’Ufficio Stampa della Regione Siciliana, il Presidente Renato Schifani esprime orgoglio per i dati diffusi da Svimez, che registra una crescita del Prodotto Interno Lordo della regione a +2,2% e un aumento dell’occupazione a +5,2%, ponendola come seconda regione più dinamica del Mezzogiorno d’Italia.

Commentando il rapporto presentato oggi a Roma, che confermerebbero anche quelli pubblicati da BankItalia e Unioncamere, secondo il presidente “è l’ennesima conferma di un’inversione di tendenza che non è casuale, ma frutto del duro
lavoro e delle politiche liberali che abbiamo attuato, con una maggiore capacità di investire nelle infrastrutture e nei settori strategici per rilanciare l’economia.”

Nella nota, il presidente prosegue rimarcando l’aumento del dato occupativo, la più marcata del paese. A quanto da lui riferito, “questo è il risultato delle politiche regionali a sostegno delle imprese, che hanno contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e a ridurre il disagio sociale”, segnalando anche i buoni risultati della filiera navale e dell’industria cantieristica, che è la prima per valore aggiunto nel Mezzogiorno, con un valore di all’incirca 700 milioni di €.

Il presidente forzista ha comunque tenuto a sottolineare che questi dati “non ci devono fare abbassare la guardia su alcuni ambiti, in particolare sull’emigrazione giovanile“. Rimarca anche che l’emigrazione dei laureati siciliani “è un tema sul quale siamo concentrati” e che l’obiettivo è “è creare un futuro in cui i giovani siciliani possano vedere la loro terra come un luogo di opportunità e crescita, senza dover cercare altrove le condizioni per realizzare i propri sogni”: in tal senso, ha spiegato che l’azione di governo mira a tenere insieme sia lo sviluppo, sia l’occupazione di qualità, dialogando con le imprese, ma anche attraverso la modernizzazione e il rinnovamento dell’apparato burocratico della Regione.

Su questo argomento, i dati che ha citato, ovvero il nuovo accordo con il governo centrale, che ha permesso di sbloccare le assunzioni di 800 giovani per tre anni, di cui 200 sono già in servizio, e i concorsi per i Centri per l’Impiego con 200 posti da assegnare nel 2025, oltre ai 500 già assegnati, secondo il presidente “contribuiranno a farci lasciare l’ultima posizione in classifica tra le regioni italiane come tasso di turnover tra il personale”, quest’ultimi considerati come risorsa che va incentivata, e non come un costo.

Manovra regionale: 11 milioni per i comuni in dissesto o con piani di riequilibrio

Pellegrino (FI): “Rafforzare gli enti locali significa consolidare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”

L’onorevole Stefano Pellegrino, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia (maggioranza di governo regionale) all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), in occasione della seduta dello scorso giovedì in cui era all’ordine del giorno l’approvazione della variazione di bilancio  regionale per il triennio 2025-27, ha dichiarato che “La manovra […] conferma l’attenzione verso gli enti locali, fondamentali per il benessere delle comunità”. Il presidente del gruppo parlamentare ha voluto porre accento sullo stanziamento per due aspetti di interesse, quali i servizi e le amministrazioni locali, riferendo a nome del gruppo la seguente affermazione: “Accogliamo con favore gli 8 milioni di euro destinati ai servizi per le persone con disabilità, inclusi gli Asacom, e gli 11 milioni stanziati per i Comuni in dissesto o con piani di riequilibrio, per garantire servizi essenziali a tutti i cittadini”.

Oltre a ciò, il deputato regionale forzista, nello specifico dello stanziamento di fondi per le amministrazioni locali che hanno fatto dichiarazione di dissesto economico-finanziario o con all’attivo dei piani di stabilimento riequilibrato – come ad esempio diversi comuni del territorio della Sicilia centro-meridionale come Piazza Armerina, Caltagirone, Gela e Niscemi –  che “Rafforzare gli enti locali significa consolidare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, assicurando che nessuno venga lasciato indietro, soprattutto nei contesti più fragili. Questi interventi sono un segnale forte di vicinanza alle comunità siciliane”.

Alla fine, il deputato marsalese ha poi voluto concludere che “L’impegno del governo regionale nella collaborazione con gli enti territoriali è fondamentale per lo sviluppo della Sicilia” e che, a nome di questo che continueranno “a lavorare per rafforzare questa sinergia, mettendo al centro il diritto dei siciliani a servizi di qualità e pari opportunità”.

La morte di Maria Mattarella: esempio di garbo e dedizione al lavoro

Lunedì 9 settembre ci ha lasciato a Palermo Maria Mattarella, segretaria generale della Regione Siciliana.

Maria Mattarella Foto: Giornale di Sicilia- Google immagini

Le più alte cariche dello Stato, il Presidente della Regione Renato Schifani e il Ministro per la Protezione civile (già Presidente della Sicilia) Nello Musumeci, esprimono il loro cordoglio alla famiglia per la grave perdita e ne ricordano la grande professionalità nel suo lavoro al quale si è dedicata fino all’ ultimo.

CHI ERA?

Maria Mattarella, figlia dell’ ex Presidente della Regione (Piersanti Mattarella) barbaramente ucciso in un attentato di mafia nel gennaio 1980, nipote dell’ attuale Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella).

E’ stata avvocato e segretario generale della Regione Sicilia. Ancora diciottenne si trovò in auto con il padre quando fu assassinato e questo tragico evento la legò ancor di più allo zio Sergio.

Omicidio Piersanti Mattarella Foto: Wikipedia

 

Si è spenta nella sua casa di Palermo, circondata dall’ affetto della sua famiglia a causa di una malattia contro la quale stava lottando, senza mai sottrarsi ai suoi doveri.

Laureata in giurisprudenza nel 1986, a partire dal 1993 entrò a far parte dell’ ufficio legislativo e legale della Regione.

Nel 2017 fu nominata avvocato e segretario generale della Presidenza regionale guidata da Nello Musumeci che la volle al suo fianco per le sue competenze, impegno e amore per le istituzioni, la Sicilia e i cittadini.

Il Presidente della Regione, Renato Schifani, la ricorda come “un esempio straordinario di professionalità, garbo e dedizione al lavoro” e ha disposto l’ esposizione delle bandiere a mezz’ asta a Palazzo d’ Orléans.

 

Nello Musumeci dichiara stato di emergenza per 86 comuni

A seguito della riunione straordinaria del governo regionale tenutasi ieri al Palaregione di Catania, il presidente della Regione Nello Musumeci dichiara lo stato di emergenza regionale e richiesto a Roma la dichiarazione dello stato di calamità in seguito ai gravi eventi meteorologici che hanno colpito la Sicilia nel mese di ottobre e al permanente rischio per i prossimi giorni nella parte orientale dell’Isola.

Il provvedimento interessa i territori di 86 Comuni, 51 colpiti dagli eventi atmosferici del 5, del 13-14 ottobre e ulteriori 35 messi in ginocchio anche dalle forti precipitazioni del 22-26 ottobre. Di seguito i Comuni interessati dal provvedimento: per gli eventi del meteo del 5 e del 13-14 ottobre: Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Casteltermini, Cinciana, Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina e Sciacca nell’Agrigentino; Aci Castello, Belpasso, Caltagirone, Camporotondo Etneo, Catania, Grammichele, Militello in Val di Catania, Nicolosi, Pedara, Ragalna e Scordia nel Catanese; Agira e Leonforte nell’Ennese; Librizzi, Piraino, San Piero Patti, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra nel Messinese; Campofelice di Fitalia, Cefalù, Palazzo Adriano,Palermo, Polizzi Generosa, Sclafani Bagni, Terrasini, Torretta e Valledolmo nel Palermitano; Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Modica, Monterosso Almo e Vittoria nel Ragusano; Augusta, Carlentini, Francofonte, Melilli, Solarino e Sortino nel Siracusano; Castelvetrano, Erice e Trapani nel Trapanese.

Per gli eventi meteo del 22-26 ottobre: Canicattì e San Biagio Platani nell’Agrigentino; Aci Castello, Belpasso, Catania, Gravina Catania, Maletto, Maniace, Militello in Val di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Michele di Ganzaria, Scordia e Viagrande nel Catanese; Agira, Barrafranca e Piazza Armerina nell’Ennese; Alcara li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Cesarò, Fiumedinisi, Frazzanò, Galati Mamertino, Lipari, Longi, Messina, Militello Rosmarino, Santa Domenica Vittoria e Savoca nel Messinese; Balestrate nel Palermitano; Augusta, Carlentini, Ferla, Lentini e Siracusa nel Siracusano; Alcamo, Mazara del Vallo e Pantelleria nel Trapanese.

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

Le autorità competenti tengono a precisare che tutto sarà svolto in ottemperanza dei protocolli di sicurezza diramati dal Governo, infatti oltre il personale medico e paramedico sarà presente un equipe del 118 per eventuali problemi.

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Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

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Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

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Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino

Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino, Assessore alle alle Politiche culturali di Caltagirone.

Caltagirone. Ad un anno dall’incarico di Assessore alle Politiche culturali del Comune di Caltagirone, il Prof. Antonino Navanzino fa un bilancio delle attività e dei progetti che si sono svolti e che si svolgeranno in questi ultimi mesi prima dell’avvio, oramai prossimo, delle elezioni comunali 2021. A riguardo, pertanto, riportiamo l’intervista integrale, tratta dal numero di Marzo 2021 di Prima Stampa degli Erei, all’Assessore Navanzino che esordisce affermando: “E’ stato un incarico importante, particolare ed emozionante per me che ho sempre creduto nella mia città. E ringrazio il Sindaco Gino Ioppolo per la fiducia che mi ripone ogni giorno assegnandomi incarichi importanti e molteplici responsabilità”.

Assessore, subito dopo il suo insediamento è scoppiata la pandemia da Covid-19. Pertanto, come definisce questo suo anno da Assessore alle Politiche culturali al Comune di Caltagirone?E’ un anno particolare. Subito dopo il mio insediamento è arrivata la pandemia e per un assessorato alla cultura particolarmente è stato un distruggere idee, non voluto da nessuno. Tutto quello che si poteva fare e si doveva fare richiedeva assembramenti: eventi, musei, tutto poi è stato chiuso. Speriamo che presto ritornerà tutto in moto. L’Italia è una realtà culturale, la Sicilia ancora di più. Aver perso a Caltagirone l’appuntamento del Natale per i nostri artigiani, commercianti e tutti gli operatori della cultura, è stato un dramma. Tuttavia, assieme al mio assessorato sto portando avanti alcune iniziative. È in corso una commissione che sta ragionando e sviluppando l’idea dei 700 anni della morte di Dante. E anche una bellissima commissione che, voluta dalla giunta comunale, sta lavorando su alcuni eventi legati alle scuole e al mondo della cultura e delle arti che partiranno dal 25 marzo (il “Dante D”) fino al 31 dicembre. Inoltre, Caltagirone ha ottenuto anche il titolo di “Città che legge” e a riguardo è previsto un finanziamento. Stiamo preparando dei progetti con il gruppo di lettura e con il dirigente, gli impiegati della biblioteca comunale e le associazioni stiamo sviluppando l’idea per riuscire ad ottenere il finanziamento per “Città che legge”. Infine, con il mio gruppo politico “CALTAGIRONE DOMANI” abbiamo ripreso, dopo 10 anni d’assenza, il premio di poesia dal titolo “Premio Marino”. Il bando, in corso e pubblicato all’interno del sito del Comune, viene dalla volontà di Marino e vedrà un vincitore senior (3000 euro) ed un secondo vincitore (1500 euro”.

Quest’anno un grande successo, durante il mese Jacopeo, rappresentato dalla mostra dedicata al Senato civico di Caltagirone con ben 15 mila visitatori. Cosa vuole dirci a riguardo? “Abbiamo lasciato un segno nella nostra tradizione anche attraverso la mostra del Senato civico. Ciò lo ritengo, personalmente, un premio alla città, una cosa bellissima. C’è stato un bellissimo gruppo di lavoro, una bellissima associazione (APS VOX) che ha lavorato duramente e ha dimostrato che mostre internazionali si possono fare anche a Caltagirone. Caltagirone ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale immenso e sul Senato Civico abbiamo aperto una maglia enorme e che ciò porti presto ad una pubblicazione. Inoltre, se gli studi proseguiranno, e se gli studi ci permetteranno di trovare altro, la mostra potrebbe essere riproposta nei prossimi mesi e anni. Stiamo penando, infine, di esportare questa mostra: dagli aeroporti siciliani, alla famosa Spagna che ci ha regalato gli usi e i costumi di questi momenti, fino a collaborare con altre realtà che hanno i Senati civici”.

Assessore, ormai prossime le elezioni comunali 2021. Pertanto, cosa potrebbe attendersi la città di Caltagirone? Io entro da tecnico ed esco da cittadino volenteroso. Da quando ero studente ho iniziato a collaborare con la società Caltagirone storia patria e cultura. Non mi sono mai tirato indietro, qualunque amministrazione mi abbia chiamato. Se è vero che amiamo la città, è vero che non la dobbiamo amare durante le campagne elettorali. La dobbiamo amare sempre e per sempre! Io sono a disposizione della mia città, sempre e con chiunque. Ovviamente rappresento un gruppo politico e spero che, assieme agli altri gruppi politici, venga portato avanti il progetto di questa amministrazione. C’è tanto da fare! Ad esempio, abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche il restauro della Scala di Santa Maria del Monte. Ciò non deve essere un sogno. Anzi deve essere un dovere da parte nostra perché rischiamo di perderla. L’ultimo lavoro risale a 40 anni fa con il piano Marshall. Troppo lontani da quel periodo, pertanto nelle opere importanti la Scala rappresenta deve essere presente a tutto tondo”.

LEGGI ANCHE: Caltagirone, rinnovato comitato direttivo Accademia d’armi Agesilao Greco

E altre opere previste all’interno del piano triennale? “Certamente! Abbiamo aperto un bel rapporto di fiducia con la sovrintendenza, nonché con la dott.ssa Aprile che, avvicinandosi dopo neanche un mese dal nostro insediamento, è venuta qui a Caltagirone e con lei stiamo cominciando a collaborare. Abbiamo parlato del cimitero monumentale. Anche quello è un bene che non è di Caltagirone ma di tutto il mondo. Ed è per questo che la dottoressa Aprile si è impegnata alla progettazione della messa in sicurezza del cimitero. Previsto anche il recupero della volta di Palazzo Cresciamone. C’è una bellissima volta decorata che stiamo rischiando di perdere. Il lavoro di restauro è pronto quindi metteranno mano già la prossima settimana. E questa è un’altra cosa bella che lasceremo alla città”.

Vuole rivolgere, infine, un augurio alla sua città? “Io che sono padre e con figli adolescenti, Caltagirone è la città dei miei figli. E al di là delle operazioni politiche, il nostro pensiero utopico deve essere quello della città, della bellezza e del benessere culturale. Investire sempre di più nella città culturale. Ebbene, alla mia città voglio lanciare un appello. Caltagironesi dobbiamo credere in Caltagirone perché ha una potenza e un’energia enorme. Usciamo dalla campana di vetro e tutti, più che criticare, collaboriamo gli uni con gli altri”.

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Foto articolo: Assessore Antonino Navanzino

Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino

Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino, Assessore alle alle Politiche culturali di Caltagirone.

Caltagirone. Ad un anno dall’incarico di Assessore alle Politiche culturali del Comune di Caltagirone, il Prof. Antonino Navanzino fa un bilancio delle attività e dei progetti che si sono svolti e che si svolgeranno in questi ultimi mesi prima dell’avvio, oramai prossimo, delle elezioni comunali 2021. A riguardo, pertanto, riportiamo l’intervista integrale, tratta dal numero di Marzo 2021 di Prima Stampa degli Erei, all’Assessore Navanzino che esordisce affermando: “E’ stato un incarico importante, particolare ed emozionante per me che ho sempre creduto nella mia città. E ringrazio il Sindaco Gino Ioppolo per la fiducia che mi ripone ogni giorno assegnandomi incarichi importanti e molteplici responsabilità”.

Assessore, subito dopo il suo insediamento è scoppiata la pandemia da Covid-19. Pertanto, come definisce questo suo anno da Assessore alle Politiche culturali al Comune di Caltagirone?E’ un anno particolare. Subito dopo il mio insediamento è arrivata la pandemia e per un assessorato alla cultura particolarmente è stato un distruggere idee, non voluto da nessuno. Tutto quello che si poteva fare e si doveva fare richiedeva assembramenti: eventi, musei, tutto poi è stato chiuso. Speriamo che presto ritornerà tutto in moto. L’Italia è una realtà culturale, la Sicilia ancora di più. Aver perso a Caltagirone l’appuntamento del Natale per i nostri artigiani, commercianti e tutti gli operatori della cultura, è stato un dramma. Tuttavia, assieme al mio assessorato sto portando avanti alcune iniziative. È in corso una commissione che sta ragionando e sviluppando l’idea dei 700 anni della morte di Dante. E anche una bellissima commissione che, voluta dalla giunta comunale, sta lavorando su alcuni eventi legati alle scuole e al mondo della cultura e delle arti che partiranno dal 25 marzo (il “Dante D”) fino al 31 dicembre. Inoltre, Caltagirone ha ottenuto anche il titolo di “Città che legge” e a riguardo è previsto un finanziamento. Stiamo preparando dei progetti con il gruppo di lettura e con il dirigente, gli impiegati della biblioteca comunale e le associazioni stiamo sviluppando l’idea per riuscire ad ottenere il finanziamento per “Città che legge”. Infine, con il mio gruppo politico “CALTAGIRONE DOMANI” abbiamo ripreso, dopo 10 anni d’assenza, il premio di poesia dal titolo “Premio Marino”. Il bando, in corso e pubblicato all’interno del sito del Comune, viene dalla volontà di Marino e vedrà un vincitore senior (3000 euro) ed un secondo vincitore (1500 euro”.

Quest’anno un grande successo, durante il mese Jacopeo, rappresentato dalla mostra dedicata al Senato civico di Caltagirone con ben 15 mila visitatori. Cosa vuole dirci a riguardo? “Abbiamo lasciato un segno nella nostra tradizione anche attraverso la mostra del Senato civico. Ciò lo ritengo, personalmente, un premio alla città, una cosa bellissima. C’è stato un bellissimo gruppo di lavoro, una bellissima associazione (APS VOX) che ha lavorato duramente e ha dimostrato che mostre internazionali si possono fare anche a Caltagirone. Caltagirone ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale immenso e sul Senato Civico abbiamo aperto una maglia enorme e che ciò porti presto ad una pubblicazione. Inoltre, se gli studi proseguiranno, e se gli studi ci permetteranno di trovare altro, la mostra potrebbe essere riproposta nei prossimi mesi e anni. Stiamo penando, infine, di esportare questa mostra: dagli aeroporti siciliani, alla famosa Spagna che ci ha regalato gli usi e i costumi di questi momenti, fino a collaborare con altre realtà che hanno i Senati civici”.

Assessore, ormai prossime le elezioni comunali 2021. Pertanto, cosa potrebbe attendersi la città di Caltagirone? Io entro da tecnico ed esco da cittadino volenteroso. Da quando ero studente ho iniziato a collaborare con la società Caltagirone storia patria e cultura. Non mi sono mai tirato indietro, qualunque amministrazione mi abbia chiamato. Se è vero che amiamo la città, è vero che non la dobbiamo amare durante le campagne elettorali. La dobbiamo amare sempre e per sempre! Io sono a disposizione della mia città, sempre e con chiunque. Ovviamente rappresento un gruppo politico e spero che, assieme agli altri gruppi politici, venga portato avanti il progetto di questa amministrazione. C’è tanto da fare! Ad esempio, abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche il restauro della Scala di Santa Maria del Monte. Ciò non deve essere un sogno. Anzi deve essere un dovere da parte nostra perché rischiamo di perderla. L’ultimo lavoro risale a 40 anni fa con il piano Marshall. Troppo lontani da quel periodo, pertanto nelle opere importanti la Scala rappresenta deve essere presente a tutto tondo”.

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E altre opere previste all’interno del piano triennale? “Certamente! Abbiamo aperto un bel rapporto di fiducia con la sovrintendenza, nonché con la dott.ssa Aprile che, avvicinandosi dopo neanche un mese dal nostro insediamento, è venuta qui a Caltagirone e con lei stiamo cominciando a collaborare. Abbiamo parlato del cimitero monumentale. Anche quello è un bene che non è di Caltagirone ma di tutto il mondo. Ed è per questo che la dottoressa Aprile si è impegnata alla progettazione della messa in sicurezza del cimitero. Previsto anche il recupero della volta di Palazzo Cresciamone. C’è una bellissima volta decorata che stiamo rischiando di perdere. Il lavoro di restauro è pronto quindi metteranno mano già la prossima settimana. E questa è un’altra cosa bella che lasceremo alla città”.

Vuole rivolgere, infine, un augurio alla sua città? “Io che sono padre e con figli adolescenti, Caltagirone è la città dei miei figli. E al di là delle operazioni politiche, il nostro pensiero utopico deve essere quello della città, della bellezza e del benessere culturale. Investire sempre di più nella città culturale. Ebbene, alla mia città voglio lanciare un appello. Caltagironesi dobbiamo credere in Caltagirone perché ha una potenza e un’energia enorme. Usciamo dalla campana di vetro e tutti, più che criticare, collaboriamo gli uni con gli altri”.

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Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino

Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino, Assessore alle alle Politiche culturali di Caltagirone.

Caltagirone. Ad un anno dall’incarico di Assessore alle Politiche culturali del Comune di Caltagirone, il Prof. Antonino Navanzino fa un bilancio delle attività e dei progetti che si sono svolti e che si svolgeranno in questi ultimi mesi prima dell’avvio, oramai prossimo, delle elezioni comunali 2021. A riguardo, pertanto, riportiamo l’intervista integrale, tratta dal numero di Marzo 2021 di Prima Stampa degli Erei, all’Assessore Navanzino che esordisce affermando: “E’ stato un incarico importante, particolare ed emozionante per me che ho sempre creduto nella mia città. E ringrazio il Sindaco Gino Ioppolo per la fiducia che mi ripone ogni giorno assegnandomi incarichi importanti e molteplici responsabilità”.

Assessore, subito dopo il suo insediamento è scoppiata la pandemia da Covid-19. Pertanto, come definisce questo suo anno da Assessore alle Politiche culturali al Comune di Caltagirone?E’ un anno particolare. Subito dopo il mio insediamento è arrivata la pandemia e per un assessorato alla cultura particolarmente è stato un distruggere idee, non voluto da nessuno. Tutto quello che si poteva fare e si doveva fare richiedeva assembramenti: eventi, musei, tutto poi è stato chiuso. Speriamo che presto ritornerà tutto in moto. L’Italia è una realtà culturale, la Sicilia ancora di più. Aver perso a Caltagirone l’appuntamento del Natale per i nostri artigiani, commercianti e tutti gli operatori della cultura, è stato un dramma. Tuttavia, assieme al mio assessorato sto portando avanti alcune iniziative. È in corso una commissione che sta ragionando e sviluppando l’idea dei 700 anni della morte di Dante. E anche una bellissima commissione che, voluta dalla giunta comunale, sta lavorando su alcuni eventi legati alle scuole e al mondo della cultura e delle arti che partiranno dal 25 marzo (il “Dante D”) fino al 31 dicembre. Inoltre, Caltagirone ha ottenuto anche il titolo di “Città che legge” e a riguardo è previsto un finanziamento. Stiamo preparando dei progetti con il gruppo di lettura e con il dirigente, gli impiegati della biblioteca comunale e le associazioni stiamo sviluppando l’idea per riuscire ad ottenere il finanziamento per “Città che legge”. Infine, con il mio gruppo politico “CALTAGIRONE DOMANI” abbiamo ripreso, dopo 10 anni d’assenza, il premio di poesia dal titolo “Premio Marino”. Il bando, in corso e pubblicato all’interno del sito del Comune, viene dalla volontà di Marino e vedrà un vincitore senior (3000 euro) ed un secondo vincitore (1500 euro”.

Quest’anno un grande successo, durante il mese Jacopeo, rappresentato dalla mostra dedicata al Senato civico di Caltagirone con ben 15 mila visitatori. Cosa vuole dirci a riguardo? “Abbiamo lasciato un segno nella nostra tradizione anche attraverso la mostra del Senato civico. Ciò lo ritengo, personalmente, un premio alla città, una cosa bellissima. C’è stato un bellissimo gruppo di lavoro, una bellissima associazione (APS VOX) che ha lavorato duramente e ha dimostrato che mostre internazionali si possono fare anche a Caltagirone. Caltagirone ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale immenso e sul Senato Civico abbiamo aperto una maglia enorme e che ciò porti presto ad una pubblicazione. Inoltre, se gli studi proseguiranno, e se gli studi ci permetteranno di trovare altro, la mostra potrebbe essere riproposta nei prossimi mesi e anni. Stiamo penando, infine, di esportare questa mostra: dagli aeroporti siciliani, alla famosa Spagna che ci ha regalato gli usi e i costumi di questi momenti, fino a collaborare con altre realtà che hanno i Senati civici”.

Assessore, ormai prossime le elezioni comunali 2021. Pertanto, cosa potrebbe attendersi la città di Caltagirone? Io entro da tecnico ed esco da cittadino volenteroso. Da quando ero studente ho iniziato a collaborare con la società Caltagirone storia patria e cultura. Non mi sono mai tirato indietro, qualunque amministrazione mi abbia chiamato. Se è vero che amiamo la città, è vero che non la dobbiamo amare durante le campagne elettorali. La dobbiamo amare sempre e per sempre! Io sono a disposizione della mia città, sempre e con chiunque. Ovviamente rappresento un gruppo politico e spero che, assieme agli altri gruppi politici, venga portato avanti il progetto di questa amministrazione. C’è tanto da fare! Ad esempio, abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche il restauro della Scala di Santa Maria del Monte. Ciò non deve essere un sogno. Anzi deve essere un dovere da parte nostra perché rischiamo di perderla. L’ultimo lavoro risale a 40 anni fa con il piano Marshall. Troppo lontani da quel periodo, pertanto nelle opere importanti la Scala rappresenta deve essere presente a tutto tondo”.

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E altre opere previste all’interno del piano triennale? “Certamente! Abbiamo aperto un bel rapporto di fiducia con la sovrintendenza, nonché con la dott.ssa Aprile che, avvicinandosi dopo neanche un mese dal nostro insediamento, è venuta qui a Caltagirone e con lei stiamo cominciando a collaborare. Abbiamo parlato del cimitero monumentale. Anche quello è un bene che non è di Caltagirone ma di tutto il mondo. Ed è per questo che la dottoressa Aprile si è impegnata alla progettazione della messa in sicurezza del cimitero. Previsto anche il recupero della volta di Palazzo Cresciamone. C’è una bellissima volta decorata che stiamo rischiando di perdere. Il lavoro di restauro è pronto quindi metteranno mano già la prossima settimana. E questa è un’altra cosa bella che lasceremo alla città”.

Vuole rivolgere, infine, un augurio alla sua città? “Io che sono padre e con figli adolescenti, Caltagirone è la città dei miei figli. E al di là delle operazioni politiche, il nostro pensiero utopico deve essere quello della città, della bellezza e del benessere culturale. Investire sempre di più nella città culturale. Ebbene, alla mia città voglio lanciare un appello. Caltagironesi dobbiamo credere in Caltagirone perché ha una potenza e un’energia enorme. Usciamo dalla campana di vetro e tutti, più che criticare, collaboriamo gli uni con gli altri”.

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Foto articolo: Assessore Antonino Navanzino