Omicidio a Vittoria: arrestato assassino di Bruna

AGGIORNAMENTO ORE 20.50 – “E’ uscito di casa con un coltello che aveva comprato online con l’intento di vendicarsi della comunità di Vittoria che, era convinto, lo avesse emarginato e ha colpito la prima persona che ha incontrato. Chiunque poteva essere la vittima”.

Così l’avvocato Francesco Vinciguerra, legale del 28enne arrestato per l’omicidio di Brunilda Halla, nel riferire quanto affermato dal suo assistito sul delitto.

“Ha confessato tutto – aggiunge il penalista – ma è un assassinio senza movente, tanto che il verbale dell’interrogatorio è di una pagina e mezzo. Lui si sentiva vittima di ‘bullismo’ perché si sentiva osteggiato dalla società. E’ figlio di una tranquilla famiglia borghese di Vittoria. Aveva avuto problemi psicologici, diceva di ‘sentire delle voci nella testa’ e nel 2016 era stato sottoposto a un Trattamento sanitario obbligatorio. Era sotto cura, seguito da neurologici e psichiatri, ma non si era ripreso”. “E’ un ragazzo malato, non un criminale”, chiosa l’avvocato Francesco Vinciguerra annunciando “la “presentazione di domanda di incidente probatorio con una perizia psichiatrica che attesti il suo stato di salute mentale”. (ANSA).

Posto in stato di fermo l’uomo che ieri a Vittoria, nel Ragusano, ha ucciso a coltellate Brunilda Halla, 37enne del posto ma originaria dell’Albania. L’uomo è stato identificato dai carabinieri nel giro di poche ore grazie alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, quindi è stato rintracciato e condotto in caserma. Successivamente ha confessato il delitto.

L’indagato ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio. Secondo indiscrezioni l’accoltellamento della donna sarebbe stato “un gesto estemporaneo e immotivato”. Pare che l’assassino abiti nella stessa zona di Bruna e la sua famiglia.

Intanto è giunto in redazione il comunicato stampa dei carabinieri di Vittoria, che riportiamo di seguito.

Nella notte scorsa, i Carabinieri hanno tratto in arresto l’autore dell’efferato omicidio della donna di origini albanesi colpita a morte da numerosi colpi di arma da taglio avvenuto alle 12:40 di ieri 25 maggio nel centro abitato di Vittoria. La vittima dell’aggressione, infatti, dopo essere stata soccorsa da personale del 118 alle 12:55, era deceduta nel corso del suo trasporto in ambulanza presso l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria.

I Carabinieri della Compagnia di Vittoria, unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo di Ragusa, immediatamente intervenuti sui luoghi dei fatti già dalle 12:50, hanno da subito avviato le indagini che si sono protratte per tutta la giornata di ieri. I militari dell’Arma, che hanno raccolto numerosi elementi utili all’individuazione dell’autore del reato grazie alle numerose immagini di videosorveglianza pubblica e privata, acquisite in meno di 3 ore dall’accadimento dei fatti con l’ampia e spontanea collaborazione di molti vittoriesi residenti nello stesso quartiere della vittima, e alle dichiarazioni raccolte da alcuni testimoni dei fatti, alle 17:30 di ieri hanno identificato e condotto in caserma un 28enne vittoriese sospettato dell’omicidio.

L’indagato, che subito aveva negato ogni addebito, in un secondo momento, probabilmente segnato dal peso del gesto compiuto, ha chiesto di essere interrogato dal magistrato per rendere una piena confessione. Nel corso dell’interrogatorio tenuto dal dott. Francesco Riccio, Sostituto Procuratore presso il tribunale di Ragusa, che ha assunto il coordinamento delle indagini, l’uomo, assistito dal suo avvocato, ha fornito una ricostruzione completa di quanto compiuto consentendo ai Carabinieri di rinvenire il coltello utilizzato per l’aggressione, di cui si era disfatto immediatamente dopo l’omicidio, e una maglietta che indossava al momento dei fatti e che aveva sostituito temendo che potesse riportare alcune tracce che lo avrebbero ricondotto quale autore del delitto.

Ancora poco chiaro, invece, il movente che ha portato il vittoriese a scagliarsi con tanta ferocia contro la donna anche perché, come accertato dai Carabinieri, vittima e omicida non si conoscevano e pertanto il fatto non è da ricondursi a dinamiche tipiche del femminicidio. Alle 22:00 di ieri, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato d’arresto e condotto presso la casa circondariale di Ragusa.

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