Caltagirone, consiglieri di opposizione contro amministrazione: i motivi

Nella conferenza stampa di oggi, svoltasi nel Salone di rappresentanza “Mario Scelba”, atto d’accusa dei consiglieri d’opposizione (Francesco Alparone, Francesco
Caristia, Filippo Cillia, Luca Distefano, Marco Failla, Aldo Grimaldi, Sergio Gruttadauria, Ivana La Pera, Stefano Marchese, Valentina Messina, Antonio Montemagno, Giuseppe Rabbito e Selenia Tutone) alla Giunta sul ritiro del regolamento sul trasferimento dei diritti edificatori e sulla chiusura del parco giochi di Villa Patti.

“Stiamo compiendo opportune verifiche – hanno detto gli intervenuti sulla sua legittimità -, dato che la discussione generale sul provvedimento era già stata chiusa e si era nella fase degli emendamenti. Peraltro il ritiro è avvenuto non per la mancanza dei requisiti normativi o per l’assenza dei presupposti formali o procedurali, ma per pura volontà politica. In questo modo hanno aggiunto l’assessore, con un comportamento da stigmatizzare, si è sostituito al dirigente, non garantendone la competenza sull’attività gestionale”.

Poi, l’annuncio che i consiglieri d’opposizione non parteciperanno alle riunioni delle commissioni consiliari “sino a quando l’Amministrazione, riconoscendo il comportamento antidemocratico messo in atto, non riporterà in aula la proposta di regolamento, consentendo così al Consiglio di riavviarne l’esame esattamente dallo stato del percorso in cui è avvenuto il ritiro”.

Durante la conferenza stampa i consiglieri si sono soffermati pure “sull’irragionevole smantellamento del parco giochi di Villa Patti, che era un luogo d’incontro e di aggregazione tanto apprezzato dai nostri concittadini”. Preannunciato “il coinvolgimento della città per reclamare, attraverso una raccolta di firme, il suo ripristino”.

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