The Coach, la caltagironese Marina Guzzardi si esibisce contro la violenza sulle donne

Continua l’avventura di Marina Guzzardi, la  giovane ballerina di Caltagirone, nel talent show “The Coach” in onda su 7Gold. Per la fase “costruzione squadre”, Marina si è esibita in una performance toccante contro la violenza sulle donne.

Sulle note e le parole di “Nessuna conseguenza” di Fiorella Mannoia, ha mosso i suoi passi in una “coreografia di sensibilizzazione” svelando veli leggeri ma carichi di una realtà pesante da mandare giù, che riportavano i tragici numeri che purtroppo denunciano il fenomeno purtroppo ancora e assai diffuso del femminicidio: Più di 3.344 donne uccise nel XXI secolo. 112 donne vittime di omicidio volontario nel 2020. Circa 1.600 bambini rimasti orfani di madre per femminicidio. Circa 1 ogni 3 giorni. Nel 2020 89% dei femminicidi è avvenuto in famiglia.

“Ho pensato alla coreografia durante il primo lockdown, quando mi sono ritrovata a leggere queste statistiche allarmanti e mi sono domandata ‘E se facessi passare questi dati, terribili, attraverso quello che forse meglio so fare, attraverso la danza?’, e così ho iniziato a lavorarci su”.

I costumi, i trucchi, tutto ciò che hai usato è carico di significato. “Esattamente. Ho dipinto ogni parte del mio corpo di grigio, volendo rappresentare lo stato d’animo di un donna vittima di violenza. Il mio costume, invece, il suo colore, il rosso, che ovviamente salta subito all’occhio, si mette in risalto da solo, è il colore emblematico proprio della violenza sulle donne”.

Parlami dei veli e dei messaggi che erano impregnati in essi, lì sul palco. “Sono stati posizionati a forma di rose e durante l’esibizione, pian piano, uno ad uno, li spiegavo e ciascuno di essi riportava appunto un dato che riguardava proprio questo triste fenomeno”.

Cosa speri di aver ottenuto da questa esibizione, al di là della performance, del talent show? “Spero di aver mosso anche solo un po’ le coscienze, di aver contribuito ad incoraggiare le donne vittime di violenze a denunciare e denunciare tutto, perché ciascuna di noi può e deve vivere senza le persone che non ci vogliono bene, che ci fanno del male, che in realtà non ci amano”.

Hai superato la fase? “Sì, l’ho superata. Andiamo avanti”, sorride Marina, e speriamo che possa continuare fino alla fine questo percorso perché, alla fine non è solo ballo, spettacolo, c’è di mezzo la vita, storie di vita vicini se non simili alle nostre.

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