Uccise la cognata, autorizzata perizia psichiatrica al carcere di Caltagirone

La difesa di Mariano Barresi, 66 anni, ha chiesto ed ottenuto la perizia psichiatrica volta a stabilire le sue condizioni mentali al momento in cui uccise la cognata, la sua capacità di partecipare al processo e la compatibilità con il regime carcerario attuale. L’uomo è accusato di avere ucciso la cognata intorno alle 5 del mattino dello scorso 4 marzo.

La ricostruzione dei fatti. Barresi si sarebbe svegliato per scendere dalla sua abitazione al secondo piano, dove viveva con la moglie, al piano terra, dove abitava l’anziana suocera ammalata e disabile; lì con lei, dormiva la cognata Rosalba. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe posizionato tra i due lettini e avrebbe inferto una sola coltellata letale al collo della cognata; avrebbe poi ha suonato al primo piano all’appartamento di un’altra sorella e infine sarebbe tornato nel suo appartamento in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Fin da subito l’omicida ha ammesso le sue colpe.

Il tribunale di Ragusa ha autorizzato l’accesso del consulente Silvio Ciappi, di Siena – psicologo, specializzato in criminologia clinica, psichiatria forense e psicoterapia – il prossimo 9 maggio, nel carcere di Caltagirone, dove Barresi è detenuto.

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