Scuola, torna il problema delle “classi pollaio”. Il caso Todi (PG)

Una lettera, arrivata al titolare del dicastero dell’Istruzione, Marco Bussetti, dal liceo Jacopone da Todi (PG).

A scriverla è Giovanni Antonelli, Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo. 

A un mese dall’inizio dell’anno scolastico, nella lettera Antonelli dichiara che in una classe si arriverà a sfiorare trentanove studenti in una sola classe. Pertanto, torna d’attualità il problema delle cosiddette “classi pollaio”.

Ancora, Giovanni Antonelli critica la decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. “Infatti, applicando la normativa in essere” – come leggiamo nella lettera – “non ha previsto lo sdoppiamento della prima classe del Liceo Scientifico nonostante i 39 ragazzi iscritti di cui uno diversamente abile con sostegno. A nulla sono valse a tutt’oggi le accorate richieste fatte dal Dirigente Scolastico Sergio Guarente e, considerato il poco tempo che ci separa dall’inizio dell’anno scolastico, ho preso la decisione di rivolgermi direttamente a Lei”.

Inoltre, nella missiva si spiega che “i 158 iscritti alle prime classi dei quattro indirizzi del liceo scientifico di Todi, precisamente 49 al Linguistico, 41 alle Scienze Umane, 39 allo Scientifico, 29 al Classico, devono essere ospitati al massimo in 6 classi, a prescindere dal fatto che ci sia una distribuzione non omogenea tra le scelte effettuate dagli studenti. In altre parole, l’Ufficio Scolastico Regionale auspicherebbe che fosse il Dirigente Scolastico a “convincere” i genitori circa l’indirizzo al quale iscrivere il proprio figlio”, scrive Antonelli..

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