Don L. Sturzo, “Manifesto propaganda Dc” del suo trasferimento

Il sacerdote caltagironese Don Luigi Sturzo, nonché padre fondatore del PPI nel 1919, morì a Roma l’8 agosto 1959 all’età di ottantasette anni.

Oggi è sepolto nella Chiesa del Santissimo Salvatore a Caltagirone, in provincia di Catania, dove la salma è stata trasferita nel lontano 3 giugno 1962. Una data, quest’ultima, davvero memorabile e storica sia per la storia della politica nazionale sia, soprattutto, per la cittadina dei Monti Erei.

Manifesto – Istituto Luigi Sturzo, Roma

Sebbene vi siano tantissimi articoli, immagini, video che immortalano questo indimenticabile evento storico, nonostante ciò, scopriamo, grazie all’apporto dellIstituto Luigi Sturzo di Roma e del portale web digital.sturzo.it, il manifesto originale ed inedito di propaganda DC del trasferimento della salma del presbitero nella sua terra natale (vd. immagine).

Nel codesto manifesto, denominato “Luigi Sturzo ritorna nella sua Sicilia“, possiamo chiaramente leggere le parole che, il comitato regionale della Democrazia Cristiana, ha impresso sulla carta per la propaganda riguardo al rientro della salma a Caltagirone: “La Democrazia Cristiana ricorda commossa e reverente il sacerdote, il combattente per la libertà e le autonomie locali, la guida nella prima battaglia politica dei cattolici democratici, il siciliano e ne addita l’esempio ai giovani perché della Sua battaglia traggano ispirazione e forza per proseguire sulla strada del progresso cristiano e della giustizia“.

Pertanto, in conclusione, possiamo affermare fermamente che non si trattava di una mera propaganda, bensì di un vero e proprio ed intenso discorso sia di commemorazione sia di celebrazione di una figura, quella di Don Sturzo, di grande personalità, di immensa intellettualità ed umiltà che lo ha da subito e da sempre contraddistinto perfino nel mondo della politica.

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