Caltagirone, videosorveglianza per “salvaguardare” la villa?

Il grandissimo “polmone verde” della città di Caltagirone, nonché sesto parco naturale più bello d’Italia, pullula di uno straordinario, unico ed affascinante patrimonio artistico, storico e culturale: dall’imponente palco della musica in stile moresco, realizzato dall’architetto Salvatore Montalto, alla fontana del fiorentino Camillo Camilliani; dalle quattro figure femminili in terracotta, raffiguranti le stagioni, alla balconata in stile liberty; ed ancora dai vasi in terracotta istoriati alle numerose fioriere.

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Purtroppo, però, questo grande pezzo di storia dell’identità caltagironese, oltre a presentare i segni del degrado a causa delle consuetudinarie intemperie (da tempo, ormai, non si effettuano a riguardo interventi strutturali), potrebbe rischiare anche di essere distrutto anche da molteplici atti vandalici: infatti, ricordiamo ad esempio la distruzione di un grandissimo vaso (in gergo Orcione) in terracotta posto all’entrata del parco.

Di conseguenza, potrebbe risultare necessario un intervento urgente che potrebbe consistere nell’istallazione del circuito di videosorveglianza all’interno del parco, in modo tale da poter salvaguardare e, per così dire, “sorvegliare”, 24h su 24h, sull’intero patrimonio del “Giardino pubblico” di questa cittadina barocca.

 

Ebbene, adesso è arrivato il tempo di passare ai fatti, invero servirebbe un grande lavoro di concertazione, da parte di tutti, al fine di poter mettere in atto, finalmente, la tanto “inneggiata” videosorveglianza.

Quest’ultima risulterebbe, al giorno d’oggi, la soluzione più designata per la tutela di uno dei più importanti beni architettonici della città di Don Luigi Sturzo.

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