Nuovo DPCM, restrizioni e sicurezza: cosa cambia per le funzioni religiose

Nuovo DPCM, restrizioni e sicurezza: cosa cambia per funzioni religiose ed i luoghi di culto. Ecco le ultime in virtù del nuovo decreto.

Nuovo DPCM. Varato il nuovo DPCM, vediamo le norme da seguire all’interno dei luoghi di culto e per le funzioni religiose. Pertanto, da protocollo viene stabilito che:

L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento nell’edificio e nei luoghi annessi (sacrestie, sagrato. ecc).

Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto. Si deve tener conto della distanza minima di sicurezza pari ad almeno un metro laterale e frontale. L’accesso alla chiesa, resta contingentato e regolato da volontarie/o collaboratori indossando adeguati dispositivi di protezione.

Laddove la partecipazione dei fedeli superi il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.

Per favorire un accesso ordinato, si dovrà rispettare sempre la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi. Eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire unflusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.

Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratorio in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili. Prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.

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L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento nell’edificio e nei luoghi annessi (sacrestie, sagrato. ecc).

Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto. Si deve tener conto della distanza minima di sicurezza pari ad almeno un metro laterale e frontale. L’accesso alla chiesa, resta contingentato e regolato da volontarie/o collaboratori indossando adeguati dispositivi di protezione.

Laddove la partecipazione dei fedeli superi il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.

Per favorire un accesso ordinato, si dovrà rispettare sempre la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi. Eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire unflusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.

Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratorio in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili. Prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.

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