“Care concittadine e cari concittadini. Oggi voglio comunicare a tutti voi una buona notizia. La giunta della città di Caltagirone ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, un atto tanto atteso che scaturisce dal giugno del 2022 allorché il consiglio comunale di Caltagirone dovette decretare il dissesto finanziario a seguito dell’accertamento di sessantatre milioni di euro di disavanzo emersi dall’approvazione del consuntivo del 2020. È una buona notizia perché finalmente mette la nostra città nelle condizioni di uscire da una grave crisi finanziaria di natura strutturale che l’attanaglia da troppo tempo, perché mette il comune di Caltagirone finalmente nelle condizioni di potere pianificare, organizzare e ottimizzare la propria spesa, perché raggiungiamo questo risultato a un anno e mezzo di distanza dal dissesto finanziario dopo avere compiuto un lavoro straordinario di riduzione della spesa corrente del bilancio della nostra città, e dopo avere compiuto un lavoro straordinario di recupero di evasione fiscale, che è stato in grado di incrementare in modo rilevante le entrate tributarie ed extra tributarie che incidono sul nostro bilancio, un’ipotesi di bilancio stabilmente equilibrato che nei prossimi giorni trasmetteremo al collegio dei revisori dei conti, attendendo un loro parere e che sarà poi trasmesso al consiglio comunale per la sua approvazione e inviato al ministero degli interni per la sua definitiva ratifica. Un bilancio al quale arriviamo dopo anni di duro lavoro che ha coinvolto tutta la macchina amministrativa del nostro comune; per questo voglio ringraziare tutti i dirigenti e tutto il personale che ha collaborato con il sindaco, tutti gli assessori, un grande lavoro di squadra e un lavoro corale che ha fatto sì che si rendesse possibile un percorso virtuoso di risanamento del nostro bilancio. Nel contempo, però, vorrei anche ricordare a tutti voi come una delle cause principali del dissesto di Caltagirone risieda nell’evasione fiscale di molti concittadini: un cittadino su due non paga i tributi che deve al comune, non paga l’IMU e non paga la TARI, e questo processo iniguo di diseguaglianza deve finire. Abbiamo posto tutti gli atti che la legge ci ha messo nelle condizioni di potere attivare, come la rottamazione, il ravvedimento operoso, a breve il regolamento sullo statuto del contribuente, il regolamento sulle attività produttive, definendo e attuando tutti gli strumenti utili al cittadino perché potesse disporre di un fisco amico. Addirittura il cittadino potrà definire con l’ufficio tributi le modalità di pagamento. Se però, nonostante tutto questo, il cittadino dovesse ancora permanere in una condizione di inaccettabile evasione fiscale, saremo costretti ad attivare altri strumenti più coercitivi che la legge ci mette a disposizione. Vorrei ricordare a tutti come, grazie ai fondi del PNNR, noi oggi abbiamo digitalizzato la macchina amministrativa, e siamo nelle condizioni di individuare le persone che non pagano i vari tributi al comune. Quindi mettetevi in regola, autodenunciatevi e un ufficio tributi vi ascolterà e vi seguirà passo passo perché possiate mettervi in regola. Pagare il dovuto al comune di Caltagirone non è una facoltà, È UN DOVERE, perché con questi contributi e le tasse il comune eroga i servizi alle scuole, alle strade, all’illuminazione pubblica, ai sussidi dei servizi sociali alle famiglie disagiate. Ecco perché a questa buona notizia dell’approvazione dell’ipotesi deve seguire una cittadinanza attiva, un senso civico profondo da parte di ogni nostro cittadino per concorrere a risanare in modo definitivo i conti di questo comune e fare in modo che Caltagirone esca definitivamente dalla condizione strutturalmente deficitaria che l’ha attraversata, sposando un processo virtuoso che possa riguardare tutti, con giustizia, legalità ed equità.”