Tag: Procura

Catania, Cronaca

Sicilia al Centro della Lotta alla Pirateria TV: Smantellata Rete Illegale da 250 Milioni di Euro al Mese

Un'operazione di polizia internazionale, che ha visto operativa la Polizia di Stato e la Procura etnea, ha permesso di smantellare un grande ed articolato sistema informatico che permetteva la diffusione e la fruizione illegali di contenuti TV, che garantiva un giro di affari di più di 200 milioni di euro La Questura di Catania, su disposizione della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, in collaborazione con gli organi giudiziari e di pubblica sicurezza di diversi paesi europei per mezzo del coordinamento dell'Eurojust e dell'Europol, ha compiuto la più vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva mai condotta tanto in ambito italiano, quanto in quella internazionale. Più di 270 operatori della Polizia Postale, insieme a forze di polizia straniere, hanno effett...
Catania, Cronaca, Sicilia

Dipendenti fanno timbrare cartellini da familiari: succede in un noto Comune della provincia di Catania

In corso le indagini su alcuni dipendenti di un noto Comune della Provincia di Catania I dipendenti comunali sono indagati per aver fatto timbrare il cartellino a terzi, assentandosi sul posto di lavoro. Succede a Piedimonte Etneo dove sul posto di lavoro i dipendenti comunali sono accusati di assenteismo. Infatti, il proprio badge veniva timbrato da colleghi o da familiari. Ecco un altro caso dei furbetti del cartellino. Sono ben 48 dipendenti comunali indagati dalla Procura distrettuale. Infine, c’è chi non si accontentava anche del solito stipendio senza lavorare.
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Sicilia, sentenze pilotate e mazzette. Cga Sicilia e Consiglio di Stato nel caos

Giudici amministrativi messi al servizio di privati in cambio di alcune mazzette. Soldi per comprare sentenze e ottenere cifre a sei zeri o elezioni ad un consiglio regionale. Questo è il quadro emerso dall'inchiesta della Procura di Roma. Molte le sentenze pilotate al Consiglio di Stato. Come riportato su La Sicilia, ai domiciliari sono finti: il giudice Nicola Russo, già coinvolto in altre vicende giudiziarie, l’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia Raffaele Maria De Lipsis, l’ex giudice della Corte dei conti, Luigi Pietro Maria Caruso. Destinatario dell’ordinanza anche il deputato dell’assemblea regionale siciliana Giuseppe Gennuso. Il reato contestato a tutti è corruzione in atti giudiziari. Foto: La Sicilia
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Catania, 48enne ai domiciliari per maltrattamento ai familiari

A Catania un 48enne è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Librino. L'uomo è accusato di maltrattamenti contro familiari e lesioni alla moglie. E su disposizione della Procura della Repubblica si trova agli arresti domiciliari. L’uomo era ossessionato dalla gelosia e durante la convivenza familiare ha vessato la moglie, sputandole e aggredendola con schiaffi, pugni e calci. Inoltre, i gesti venivano commessi in presenza dei cinque figli.
Cronaca

Sul caso “Simona Floridia”, famiglia ammessa come parte civile al processo

La Procura accusa Andrea Bellia di omicidio volontario premeditato. Il corpo di Simona Floridia non è mai stato trovato. La famiglia della vittima è ammessa come parte civile al processo. IL CASO - Simona Floridia è scomparsa la sera del 16 settembre del 1992 da Caltagirone. Era uscita con degli amici e poi, prima di rientrare a casa, ricostruirono alcuni di loro, fece un giro in Vespa con Bellia, allora 19enne. ACCUSA E DIFESA - La Procura fa valere contro Bellia tra le prove anche la sua confessione a un amico, confermata dal teste in sede di incidente probatorio, ma sempre smentita dall’imputato. Bellia attualmente è a piede libero e, assistito dall’avvocato Fabiana Michela Distefano, si proclama innocente. LA RICOSTRUZIONE - Per l’accusa, i due sarebbero andati a Monte San Gio...
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Genova, scricchiolii dal moncone est del Ponte Morandi

Alcuni scricchiolii sono stati uditi nella notte e poi ancora in mattinata. Gli accertamenti tecnici sono in corso. A scricchiolare è il moncone est del ponte Morandi. Questi rumori, uditi da alcuni cittadini, hanno costretto i vigili del fuoco a sospendere le operazioni di recupero degli oggetti personali, rimasti nelle case ed evacuate sotto al viadotto. Di conseguenza, la procura di Genova è pronta, considerato il pericolo, ad autorizzare l’abbattimento e “a dissequestrare e autorizzare l’abbattimento del ponte“. Intanto, è stato escluso che fossero scricchiolii causati dal vento.