Sindacati partecipano al progetto “Catania a colori” per un futuro migliore

I sindacati partecipano al progetto “Catania a colori”. “Per un territorio sostenibile e dare risposte a cittadini servono visione d’insieme e obiettivi certi”. I segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno preso parte al primo incontro dei tavoli tematici del progetto “Catania a Colori”, per la costruzione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Catania, che si è svolto all’interno del centro fieristico “Le ciminiere”.

“E’ stata un’occasione interessante per l’avvio di un confronto sul futuro del territorio in ottica di un miglioramento della qualità di vita dei cittadini e dei lavoratori hanno detto Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci. Bisogna correre speditamente sull’argomento, per non perdere le opportunità economiche e burocratiche che sono concesse a livello nazionale ed europeo, ma soprattutto è necessario non perdere altro tempo prezioso per colmare l’evidente gap che sussiste tutt’oggi tra il nostro ed altri territori dell’area continentale.

Non possiamo quindi far altro che ribadire, quando si parla di questo genere di tematiche che coinvolgono istituzioni e collettività, che occorre dotarsi di una visione di insieme in relazione alle diverse emergenze da affrontare (rifiuti, acqua, mobilità, infrastrutture, urbanistica, tecnologia, lavoro) che, anche se spesso non sembra, sono quasi sempre collegate tra loro, nonché in riferimento ad un totale coinvolgimento di tutti gli stakeholders istituzionali e sociali interessati.

Quel che noi auspichiamo concludono è che momenti di ragionamento di prospettiva come questo non siano fatti isolati, motivo per cui proponiamo la costituzione di una vera e propria road map che ci possa condurre, con tempistiche certe ed obiettivi fissati, ad una seria programmazione. La nostra area metropolitana non ha più bisogno di parole al vento e di propositi, ma di atti concreti per crescere, diventare più sostenibile e dare risposte a chi ci vive e lavora.”

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