L&T, nota azienda italiana per la cybersicurezza, apre a Mirabella

Se una grande azienda italiana apre una sede in un piccolo paese della Sicilia centrale, per quella comunità è motivo di orgoglio perché dà fiducia e speranza nel futuro. Qualche giorno fa la L&T, azienda leader in cybersicurezza con sedi a Brescia, Milano e Roma, ha inaugurato il centro di ricerca informatica ‘Historia nova cybernetics’ nei locali dell’ex asilo del palazzo Biscari di Mirabella Imbaccari (Ct), una struttura di 300 mq che vede già impegnate una decina di persone, ingegneri informatici che sviluppano soluzioni software per aiutare pubbliche amministrazioni e aziende private a difendersi dai numerosi attacchi informatici all’ordine del giorno.

La presentazione, nell’ex scuderia del palazzo, è stata fatta da Luigi Recupero, presidente di L&T Advisors: “Oggi è il coronamento di un sogno da quando nell’ottobre 2021 annunciammo la volontà di insediarci qui, la storia di Mirabella nasce 400 anni fa nel palazzo e da questo luogo tutto deve ricominciare. Il nostro gruppo si chiama L&T (Law & Technology) ed è un’azienda nata nel bresciano 30 anni fa grazie a due fratelli di Monte Isola, comune che copre l’isola omonima del lago d’Iseo. L’operazione economica si basa su una scommessa che ha delle fondamenta molto valide: la costruzione nell’entroterra siciliano di un percorso di digitalizzazione e di sicurezza informatica che richiede lo sviluppo di nuove professionalità. Dopo aver fatto delle selezioni nel bresciano e a Milano abbiamo visto che la maggior parte dei curricula venivano dal sud Italia e dall’universita di Catania, questa situazione ci ha fatto decidere di investire qui. Nell’aprile 2021 chiedemmo una collaborazione all’universita di Catania per selezionare i primi ingegneri informatici che potessero lavorare sulle nostre soluzioni e il rettore ci mise in contatto col docente Sebastiano Battiato che credette nel nostro progetto e selezionò i primi ingegneri che cominciarono a lavorare per noi attraverso lo spin-off dell’universita di Catania Ict-lab e che, fino ad oggi, hanno lavorato negli stabili dell’università. Gaetano Giunta, segretario della Fondazione di Comunità di Messina, ci diede fiducia senza averci mai incontrato, assicurandoci uno spazio all’interno del palazzo Biscari che la Fondazione stava ristrutturando. Appena presentato il progetto abbiamo trovato un territorio che ci accolto e aiutato in tutti i modi, a iniziare dal sindaco di Mirabella e dalle autorità della Regione Siciliana che hanno sviluppato degli importanti progetti attualmente al vaglio delle autorità nazionali che, se accettati, ci porteranno ad aumentare gli investimenti qui sul personale in maniera significativa. Ringrazio i soci del gruppo L&T (Angelo Colosio, Luigi Colosio, Paola Carosso, Daniela Ghirardini, Roberto Peafrini), lo staff (diretto da Riccardo D’Angelo e composto da Alessandro Cortile, Pena Tibisay, Yuri Petralia, Chiara Falcone, Lorenzo Abbate, Alessia Rondinella, Giuseppe Ferro e Francesco Barbera che dirige la nuova società del gruppo L&T Mediterranea, che rappresenta la struttura organizzativa, commerciale e di servizio che si occupa degli aspetti non tecnici), Gaetano Giunta della FdC di Messina, le Suore Dorotee e l’istituto ‘Steve Jobs’ di Caltagirone. Per noi il progetto è ambizioso e se crescerà abbiamo bisogno di tutte le migliori risorse presenti nel Calatino, la nostra azienda è aperta all’intero territorio”.

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Per il presidente della holding, Angelo Colosio, “Luigi Recupero è un personaggio importante che abbiamo incontrato, è cresciuto con noi e ci ha portati qui, facendoci superare le nostre diffidenze. Siamo scesi con l’intenzione di investire, di rendere partecipi una comunità e i giovani nel creare in Sicilia occasioni di sviluppo a carattere nazionale e internazionale. Crediamo in questa iniziativa e vogliamo fare sistema. Ringrazio Luigi, il sindaco Giovanni Ferro, tutte le persone che ci hanno aiutato e le autorità che sono presenti. Dimenticatevi il passato, questo è un territorio speciale con persone speciali”.

Gaetano Giunta racconta come è arrivata a Mirabella la L&T: “Le suore dorotee decisero di donare il palazzo Biscari alla Fondazione di Comunità di Messina per rispondere a un appello di papa Francesco che chiedeva di donare a ordini religiosi i palazzi storici in declino per farne occasione di sviluppo umano nei territori: reinterpretare in termini contemporanei e laici la loro vocazione e il mandato ricevuto dai Biscari quando nel secolo scorso fu donato all’ordine il palazzo per farne un bene comune. Così si è scelto, insieme all’amministrazione comunale e al vescovo, di farne un Parco dei Saperi, uno di quei parchi che stiamo generando in Sicilia che chiamiamo Parchi della bellezza e della scienza, nati con la necessità per contrastare le diseguaglianze e i mutamenti di cambiamento climatico. Il progetto di Luigi Recupero e della sua holding dà un valore aggiunto al Parco dei Saperi, un luogo dove convivono in modo integrato il sapere del fare e il sapere della relazione. Il luogo dove ci troviamo sarà trasformato in un archivio che ospiterà una serie di collezioni (i merletti a tombolo conservati nel palazzo e la documentazione storica legata ai processi di mafia). Una parte del palazzo diventerà un polo di formazione, un piccolo campus residenziale, ospitando ogni due anni la scuola di restauro e conservazione dell’arte contemporanea insieme al museo Guggenheim, la scuola di cinema e di impegno civile col regista Paolo Benvenuti, periodicamente le scuole per giovani imprenditori che interagiranno col centro di ricerca. Abbiamo riattivato con le suore e un’associazione il laboratorio sociale di pizzo a tombolo e il nostro impegno è creare delle connessioni tra la lavorazione del merletto storico con i più importanti designers contemporanei (sono già stati qui Fendi ed Erasmo Figini) e col dipartimento di design del Politecnico di Milano. Infine questo luogo diventerà uno spazio di socializzazione per l’intero territorio (a Natale sarà inaugurato un teatro con uno spazio chiuso) e abbiamo trasformato i saloni del principe Biscari in un percorso di filosofia della conoscenza che racconta la cultura della scienza di 800 e 900 e diventerà un polo didattico a livello nazionale. Il nostro obbiettivo è accompagnare uno sviluppo locale interconnesso con l’innovazione tecnologica e in questo contesto un polo di ricerca sulle tecnologie Ict qui è un’iniziativa felice”.

“Sono emozionato perchè l’inaugurazione di questa realtà nella nostra comunità è qualcosa di incredibile – ha detto il sindaco Giovanni Ferro -, è tanto l’orgoglio che condivido questa soddisfazione con i sindaci del calatino che ho invitato (Caltagirone, Grammichele, Militello), il vescovo Calogero Peri e la senatrice Valeria Sudano. Chi doveva dire che Mirabella diventa polo di attrazione e per questa giornata ringrazio Luigi, la famiglia Recupero-Bellante e la Fondazione di Messina, grazie a cui il tombolo diventerà patrimonio immateriale dell’Unesco. Oggi Mirabella è in festa, l’amministrazione comunale è a completa disposizione per la L&T perché è una grande opportunità per la comunità, iniziativa seria in controtendenza con il triste primato dell’emigrazione che ci fa ben sperare”.

Il prof. Sebastiano Battiato ha portato “il saluto dall’università nella figura del rettore e del direttore di dipartimento. Personalmente ringrazio Luigi e la L&T perché un anno e mezzo fa capimmo subito la serietà del progetto e, dal nostro punto di vista di un’istituzione che forma i giovani nell’Information technology, è un momento magico. Rispetto a quanto chiede il mercato del lavoro sono sempre pochi i laureati nel settore digitalizzazione e innovazione ma c’è anche la diffidenza verso la nostra terra che porta i giovani a non credere molto ai contesti locali e quindi si emigra al nord per perfezionare gli studi e cercare occupazione, non credendo che qui si possa costruire e ripartire. Grazie alla sinergia tra l’istituzione formativa e uno spin-off dell’università di Catania ha creato quella fiducia che ha eliminato la diffidenza iniziale e ci ha permesso di portare qui giovani talenti per lavorare al progetto. Questo rappresenta un esempio virtuoso di trasferimento tecnologico in cui l’università si spende con altri partner, ringrazio tutti e un bocca al lupo per la squadra”.

Altri interventi sono stati di Riccardo D’Angelo (“Grazie per aver messo insieme persone di buona volontà, cosa non facile…ci si incontra e ci si riconosce e i semi piccoli, come una goccia, possono dare grandi frutti perché si trova un terreno fertile. Questo luogo è stato un faro per Mirabella, non solo l’arte del tombolo in un passato che si riverbera nel presente, ma oggi con le nuove tecnologie che offrono uno sguardo al futuro e mi auguro di dare un contributo perché ho sempre creduto nel valore aggiunto della nostra terra”), Francesco Barbera (“Per noi è stata un’opportunità perché abbiamo messo insieme delle start-up di questa terra e ringrazio chi ci ha permesso di scommetterci in questo territorio e di raggiungere futuri obbiettivi commerciali. La tecnologia ci permette di superare ostacoli fisici e dobbiamo impegnarci per dare servizi evoluti ma anche tradizionali. Abbiamo preso in gestione la digitalizzazione della biblioteca di Catania e cercheremo di collaborare con entusiasmo per quelli che sono gli obbiettivi da raggiungere, visto che stiamo verificando l’efficacia del nostro percorso”) e Luigi Colosio (“Sono veramente contento di questa realtà che nasce in Sicilia. Io e mio fratello siamo orfani dall’età di quattro anni, abbiamo avuto una vita molto difficile e abbiamo sputato sangue per creare l’azienda. Nel nostro percorso abbiamo incontrato Luigi che ringrazio e questa è la dimostrazione del valore della Sicilia e dei siciliani che sono persone in gamba. Poco tempo fa ho fatto un annuncio di ricerca per nuovo personale e hanno risposto 50 persone dal sud, 48 dal centro, uno da Torino e uno da Milano. Appena assunti si fa un periodo di prova con qualche centinaio di euro ma come si fa a venire da Calabria e Sicilia per vivere a Brescia 6 mesi in queste condizioni? Da questa considerazione è maturata l’idea di trasferirci al sud, abbiamo bisogno dell’aiuto dei siciliani per fare una bella squadra. Un doppio grazie alla Sicilia per l’opportunità che ci sta dando”).

Infine il vescovo Calogero Peri ha benedetto l’edificio che ospita gli uffici dell’azienda: “Quando il lavoratore si applica alle cose materiali e temporali facendo del quotidiano impegno un’offerta al processo di trasformazione della vita, purifica se stesso, sviluppa il suo braccio, la sua mente e il suo ingegno e partecipa a quel grande progetto della Creazione, così associata a Cristo redentore nell’esercizio della carità che incontra i fratelli più poveri e costruisce la civiltà dell’amore che significa la civiltà delle relazioni. Ho una buona sensazione perché abbiamo a che fare con persone serie che vogliono realizzare ciò che hanno in testa. Qui si stanno incontrando nord e sud, l’imprenditoria con i limiti storico-geografici della nostra terra, e può essere l’apertura di un diverso orizzonte. Oggi nasce qualcosa in cui le persone serie possono scommettersi guardando al futuro e li ringrazio facendo tanti auguri”.

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