La poesia di Valentina Scroppo e la Carthago Edizioni (Margherita Guglielmino)

La poesia di Valentina Scroppo e la Carthago Edizioni (Margherita Guglielmino)

 

La poesia reclama sempre la sua attenzione presso i giovani, desiderosi di esprimere le proprie  emozioni in piena libertà: ad Aidone (En) incontriamo Valentina Scroppo, un’impiegata di 35 anni che ha appena pubblicato per Carthago Edizioni il suo primo libro di poesie dal titolo ‘L’io, quello folle, che ama la vita e l’amore’.

Il libro racchiude la voglia esprimersi e di resistere al tempo – ci dice l’autrice – attraverso l’esplicitazione della mia personale considerazione dell’amore che, essendo sentimento nascente da emotività e passione, non può essere razionale ma deve essere necessariamente folle.

Come hai scelto il titolo del tuo libro ?

Il titolo è stata una delle cose che più mi hanno coinvolto ed è avvenuta a seguito del completamento della raccolta di poesie; in esso è racchiusa la voglia dell’io di esprimersi e di resistere al tempo attraverso la pubblicazione del libro stesso; la parte folle è l’esplicitazione della mia personale considerazione dell’amore, che essendo sentimento nascente da emotività e passione non può essere razionale, ma deve essere necessariamente, folle. Tra la vita e l’amore esiste un rapporto biunivoco e a doppio senso, il frutto di un’amore dona vita ad una creatura nuova, di contro ritengo che ogni azione e pensiero di vita debba essere intriso di amore per potersi svelare in tutta la sua energia positiva e creativa. La stessa copertina ha avuto genesi prima che la raccolta andasse in stampa, essa è un tatuaggio che ho sul braccio destro; come da tradizione ogni tatuaggio è cicatrice e simbolo di un percorso o di un particolare evento emotivo segnante; per me è un promemoria di qualcosa che, accaduto in passato, mi ha dato modo di crescere e di cui ne ho voluto tenere promemoria scritto sulla mia pelle e solo successivamente l’ho traslato anche sul mio libro.

Nella tua raccolta ci sono poesie scritte durante l’adolescenza e altre in età matura, come cambia la tua visione del mondo e quali temi affronti nell’arco temporale di circa 20 anni ?

La raccolta è una digressione cronologica di eccitazioni e riflessioni su vari argomenti, ma quello predominante è sicuramente l’amore, si leggano: “il primo amore”, “vagabondo in terre lontane”, “il tatuaggio”, “follemente”, “aurora”; certamente negli anni adolescenziali questo sentimento viene affrontato con più spensieratezza ed innocenza, ciò non significa che non possa essere egualmente valido. Non mancano tematiche come il rapporto tra me stessa e dio alla scoperta di un profondo essere religioso che penso anche possa guidare la mia penna nei momenti di ispirazione; vi sono inoltre considerazioni sul senso della vita, si veda la dialettica iniziale nella poesia” lezioni di vita”, alla ricerca di un equilibrio interiore tra essere e apparire, tra giusto e sbagliato; tra offesa e perdono; tra vita e morte. Altro spunto di introspezione e meditazione e’ la mia Sicilia si legga la poesia “terra maledetta” nella quale purtroppo con parole sempre attuali esprimo la condizione di un’ isola tanto bella ma poco valorizzata.

Vedo che usi il verso libero e la rima, quale delle due modalità espressive prediligi e perché ?

La mia visione del mondo matura e segue lo scorrere del tempo; si perfeziona negli anni e con essa evolve anche la raccolta; nel libro c’ è un momento di stacco netto, una linea divisoria: il nuovo modo di affrontare il mondo emerge anche in un nuovo modo di esprimersi con la scrittura. Il passaggio dal disincanto della fanciullezza e dalla spensieratezza dell’adolescenza, nelle quali mi esprimo con versi liberi si evince chiaramente. dalla prosa alla rima, dai dubbi all’armonia. La consapevolezza dell’Io che e’ cresciuto che ha vissuto la vita e l’amore in maniera anche folle, si nota nelle rime e nella lunghezza delle ultime composizioni. Ad oggi continuo a scrivere e nutro un ben riposta predilezione per la rima, in quanto espressione di armonia, equilibrio e consapevolezza di se.

Parli delle difficoltà in una relazione di coppia, perché amare oggi è così difficile e cosa cerchiamo nell’amore ?

Ritengo che amare non sia assolutamente difficile o almeno non dovrebbe esserlo per la maggior parte delle persone, piuttosto credo che sia ciò che ognuno di noi si aspetta dall’amore a far emergere eventuali contrasti. Dobbiamo sempre ricordarci che in una coppia vi sono due persone e che queste persone hanno caratteri differenti, percorsi educativi ed esperienziali spesso divergenti; i nostri sogni dell’amore eterno sovente si scontrano con il disincanto della vita quotidiana, con la monotonia di giorni sempre uguali a se stessi; quello tiene unite due persone e’ la continua ricerca della complicità; nella adesione ad una simile visione del rapporto e nella reciprocità di un obiettivo comune di vita; oltre ovviamente all’amore che si prova l’uno per l’altra; tanto detto non deve però indurre a credere che la passione durerà per sempre, ma che la stessa evolve con il crescere dei due individui e con le vicende che la coppia affronta di volta in volta; sta allora nella capacità di entrambe di rinnovare sempre l’obiettivo di vita insieme creando spazi di benessere ed avventura nei momenti in cui la noia sembra prendere il sopravvento.

Personalmente ho avuto la grande fortuna di avere due genitori che ancora stanno insieme dopo circa 50 anni, il loro segreto: profondo affetto, stima reciproca e sopportazione nonostante si possano avere divergenze di opinioni; ma e’ il loro segreto ogni coppia ne trova uno per poter durare. Considero fondamentale la conservazione di determinati valori e la considerazione degli stessi: la stima, la fiducia, l’amore, il rispetto, sono concetti che devo radicarsi dentro ognuno di noi e devono essere tramandati con i mezzi che il tempo in cui viviamo ci dona.

Cosa significa per te scrivere poesie ?

Comporre poesie e più in generale scrivere è un’esperienza catartica che mi mette prima di tutto in dialogo attivo e propositivo con me stessa, e’ una continua scoperta di pensieri di vita e sulla vita che non può restare dentro e pertanto in maniera molto naturale sfocia come il fiume fa verso il mare. Qualsiasi immagine, qualunque momento ed ogni emozione possono essere occasioni per pensare e comunicare; un viaggio introspettivo che ognuno di noi fa e che è incantevole da svelare con l’arte della lirica.

Cogliamo l’occasione per conoscere la casa editrice catanese Carthago e incontriamo la responsabile editoriale Margherita Guglielmino.

L’idea di una casa editrice nasce nel 2006 ad Acireale per volontà di Giuseppe Pennisi che nel 2011 trasferisce l’attività a Catania e costituisce la “Carthago edizioni”, una realtà culturale che si è sempre avvalsa della collaborazione di esperti per perseguire un ben preciso progetto letterario, visivo e fotografico. Il nome “Carthago” è un palese riferimento ai Cartaginesi che per primi divulgarono nell’area del Mediterraneo la scrittura inventata dai Fenici. Il significato del nome “Chartago” – la città fondata nell’814 a.C. da coloni Fenici provenienti dalla città di Tiro e guidati dalla Regina Elissa, più nota come Didonederiva per l’appunto dal fenicio “Qart-ḥadašt” e significa “Città nuova”.

Del pari il logo, rappresentato dalla bambolina in simbiosi con la O, è la  raffigurazione della dea cartaginese “Tanit”, protettrice, tra l’altro, di ogni forma di cultura in ogni qual si voglia azione quotidiana della vita.

Il ruolo di responsabile editoriale di una azienda come la ” Carthago Edizioni”, che fa editoria di qualità comporta la scelta costante ed attenta dei libri da pubblicare senza però chiudersi in un unica tematica. La mia Casa Editrice spazia infatti dalla teologia alla ai romanzi, dalla poesia alle novelle, dalla saggistica alle fiabe, dando ad ognuno di tali argomenti una propria veste grafica. Cura, tra l’altro, la realizzazione di “book trailer” per gli autori che lo desiderano.

La Casa Editrice “Carthago” ha fortemente voluto la realizzazione della Collana di Studi Esoterici “Emet”, coordinata direttamente dal Presidente della Società, Dr. Gaspare Edgardo Liggeri; della Collana di Studi Teologici “biblio-teche”, già ricca di bellissimi titoli, coordinata da Don Carmelo Raspa. Vanno ricordate inoltre, considerandoli veri fiori all’occhiello, una Collana di Poesie “Le Muse di Apollo”; una Collana di Romanzi “Il Melograno Giallo Rosa”, coordinata dal Prof. Vincenzo Randazzo ed una Collana di Studi Giuridici, Economici, Politici e Sociali “Lex et Societatem” coordinata dai Professori Giuseppe Maria Sala Ugo, Michele Nicolà Sala Ugo e Marcella Cosimano. Sotto tali titolature vengono pubblicate opere particolarmente curate oltre che per il contenuto anche per la veste grafica dei libri. 

La Casa Editrice ha pubblicato il Catalogo “Omaggio a Catania” del grande pittore Jean Calogero e, ampliando i propri interessi culturali, cura l’attività discografica e concertistica del Maestro Vincenzo Spampinato, il noto cantautore che ha composto anche l’Inno Siciliano e che ha pubblicato con la nostra Casa Editrice.

Vantando già più di 200 titoli e forte della propria presenza al “Salone Internazionale del Libro di Torino”, dove è annualmente presente con un proprio plateatico, ed al “Salone Internazionale di Francoforte”, dove è curata dal proprio distributore “Libro Co Italia”. I libri editi vengono inoltre inviati alle Biblioteche di Firenze, Roma, Palermo e Catania; tale costante impegno, che vede i rappresentanti della Società accanto ai propri autori nelle varie presentazioni, oltre alla cura ed all’amore per il proprio lavoro ha permesso alla “Carthago Edizioni” di assumere una ben precisa valenza nazionale vantando autori di Milano, Mantova, Bologna, Roma e Napoli. Compito certamente impegnativo ma per riuscire occorre tenere sempre presente che :vedere è sapere, volere è potere, osare è avere. È questo lo spirito della Carthago !

Quanti autori siciliani avete nel vostro catalogo ? Quanti autori italiani (e stranieri) ?

Il 70% dei nostri autori sono, per ovvi motivi logistici siciliani ed il 30% nazionali.

Quanti titoli pubblicate ogni anno tra narrativa, poesia e saggistica ?

Annualmente editiamo 50 titoli circa, a cui vanno aggiunte le ristampe e le riedizioni.

Cosa significa lavorare come casa editrice nazionale dalla Sicilia ? Quali difficoltà ?

Essere una Casa Editrice siciliana impone una attenta selezione delle opere e degli autori, in atto il nostro catalogo vanta circa 200 titoli, e, ovviamente un maggiore impegno di distribuzione per fare conoscere i nostri libri sul territorio nazionale. Per noi, comunque, il termine “difficoltà” non può esistere, è solo attenzione impegno e costanza.

Cosa bisogna fare per aumentare i lettori nel nostro territorio ?

Per aumentare il numero dei lettori, in un periodo in cui si legge sempre meno, oltre alla pubblicità attraverso i nostri addetti stampa e i vari canali social, occorre una costante opera di sensibilizzazione. Diventa essenziale la collaborazione con i vari Comuni dove, in particolare, la figura dell’assessore alla Cultura è determinante per creare eventi, incontri e presentazioni che coinvolgono i cittadini.

(Una versione più breve delle due interviste è pubblicata sul mensile ‘Prima Stampa-I Fatti’ di ottobre)

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La poesia di Valentina Scroppo e la Carthago Edizioni (Margherita Guglielmino)

La poesia di Valentina Scroppo e la Carthago Edizioni (Margherita Guglielmino)

 

La poesia reclama sempre la sua attenzione presso i giovani, desiderosi di esprimere le proprie  emozioni in piena libertà: ad Aidone (En) incontriamo Valentina Scroppo, un’impiegata di 35 anni che ha appena pubblicato per Carthago Edizioni il suo primo libro di poesie dal titolo ‘L’io, quello folle, che ama la vita e l’amore’.

Il libro racchiude la voglia esprimersi e di resistere al tempo – ci dice l’autrice – attraverso l’esplicitazione della mia personale considerazione dell’amore che, essendo sentimento nascente da emotività e passione, non può essere razionale ma deve essere necessariamente folle.

Come hai scelto il titolo del tuo libro ?

Il titolo è stata una delle cose che più mi hanno coinvolto ed è avvenuta a seguito del completamento della raccolta di poesie; in esso è racchiusa la voglia dell’io di esprimersi e di resistere al tempo attraverso la pubblicazione del libro stesso; la parte folle è l’esplicitazione della mia personale considerazione dell’amore, che essendo sentimento nascente da emotività e passione non può essere razionale, ma deve essere necessariamente, folle. Tra la vita e l’amore esiste un rapporto biunivoco e a doppio senso, il frutto di un’amore dona vita ad una creatura nuova, di contro ritengo che ogni azione e pensiero di vita debba essere intriso di amore per potersi svelare in tutta la sua energia positiva e creativa. La stessa copertina ha avuto genesi prima che la raccolta andasse in stampa, essa è un tatuaggio che ho sul braccio destro; come da tradizione ogni tatuaggio è cicatrice e simbolo di un percorso o di un particolare evento emotivo segnante; per me è un promemoria di qualcosa che, accaduto in passato, mi ha dato modo di crescere e di cui ne ho voluto tenere promemoria scritto sulla mia pelle e solo successivamente l’ho traslato anche sul mio libro.

Nella tua raccolta ci sono poesie scritte durante l’adolescenza e altre in età matura, come cambia la tua visione del mondo e quali temi affronti nell’arco temporale di circa 20 anni ?

La raccolta è una digressione cronologica di eccitazioni e riflessioni su vari argomenti, ma quello predominante è sicuramente l’amore, si leggano: “il primo amore”, “vagabondo in terre lontane”, “il tatuaggio”, “follemente”, “aurora”; certamente negli anni adolescenziali questo sentimento viene affrontato con più spensieratezza ed innocenza, ciò non significa che non possa essere egualmente valido. Non mancano tematiche come il rapporto tra me stessa e dio alla scoperta di un profondo essere religioso che penso anche possa guidare la mia penna nei momenti di ispirazione; vi sono inoltre considerazioni sul senso della vita, si veda la dialettica iniziale nella poesia” lezioni di vita”, alla ricerca di un equilibrio interiore tra essere e apparire, tra giusto e sbagliato; tra offesa e perdono; tra vita e morte. Altro spunto di introspezione e meditazione e’ la mia Sicilia si legga la poesia “terra maledetta” nella quale purtroppo con parole sempre attuali esprimo la condizione di un’ isola tanto bella ma poco valorizzata.

Vedo che usi il verso libero e la rima, quale delle due modalità espressive prediligi e perché ?

La mia visione del mondo matura e segue lo scorrere del tempo; si perfeziona negli anni e con essa evolve anche la raccolta; nel libro c’ è un momento di stacco netto, una linea divisoria: il nuovo modo di affrontare il mondo emerge anche in un nuovo modo di esprimersi con la scrittura. Il passaggio dal disincanto della fanciullezza e dalla spensieratezza dell’adolescenza, nelle quali mi esprimo con versi liberi si evince chiaramente. dalla prosa alla rima, dai dubbi all’armonia. La consapevolezza dell’Io che e’ cresciuto che ha vissuto la vita e l’amore in maniera anche folle, si nota nelle rime e nella lunghezza delle ultime composizioni. Ad oggi continuo a scrivere e nutro un ben riposta predilezione per la rima, in quanto espressione di armonia, equilibrio e consapevolezza di se.

Parli delle difficoltà in una relazione di coppia, perché amare oggi è così difficile e cosa cerchiamo nell’amore ?

Ritengo che amare non sia assolutamente difficile o almeno non dovrebbe esserlo per la maggior parte delle persone, piuttosto credo che sia ciò che ognuno di noi si aspetta dall’amore a far emergere eventuali contrasti. Dobbiamo sempre ricordarci che in una coppia vi sono due persone e che queste persone hanno caratteri differenti, percorsi educativi ed esperienziali spesso divergenti; i nostri sogni dell’amore eterno sovente si scontrano con il disincanto della vita quotidiana, con la monotonia di giorni sempre uguali a se stessi; quello tiene unite due persone e’ la continua ricerca della complicità; nella adesione ad una simile visione del rapporto e nella reciprocità di un obiettivo comune di vita; oltre ovviamente all’amore che si prova l’uno per l’altra; tanto detto non deve però indurre a credere che la passione durerà per sempre, ma che la stessa evolve con il crescere dei due individui e con le vicende che la coppia affronta di volta in volta; sta allora nella capacità di entrambe di rinnovare sempre l’obiettivo di vita insieme creando spazi di benessere ed avventura nei momenti in cui la noia sembra prendere il sopravvento.

Personalmente ho avuto la grande fortuna di avere due genitori che ancora stanno insieme dopo circa 50 anni, il loro segreto: profondo affetto, stima reciproca e sopportazione nonostante si possano avere divergenze di opinioni; ma e’ il loro segreto ogni coppia ne trova uno per poter durare. Considero fondamentale la conservazione di determinati valori e la considerazione degli stessi: la stima, la fiducia, l’amore, il rispetto, sono concetti che devo radicarsi dentro ognuno di noi e devono essere tramandati con i mezzi che il tempo in cui viviamo ci dona.

Cosa significa per te scrivere poesie ?

Comporre poesie e più in generale scrivere è un’esperienza catartica che mi mette prima di tutto in dialogo attivo e propositivo con me stessa, e’ una continua scoperta di pensieri di vita e sulla vita che non può restare dentro e pertanto in maniera molto naturale sfocia come il fiume fa verso il mare. Qualsiasi immagine, qualunque momento ed ogni emozione possono essere occasioni per pensare e comunicare; un viaggio introspettivo che ognuno di noi fa e che è incantevole da svelare con l’arte della lirica.

Cogliamo l’occasione per conoscere la casa editrice catanese Carthago e incontriamo la responsabile editoriale Margherita Guglielmino.

L’idea di una casa editrice nasce nel 2006 ad Acireale per volontà di Giuseppe Pennisi che nel 2011 trasferisce l’attività a Catania e costituisce la “Carthago edizioni”, una realtà culturale che si è sempre avvalsa della collaborazione di esperti per perseguire un ben preciso progetto letterario, visivo e fotografico. Il nome “Carthago” è un palese riferimento ai Cartaginesi che per primi divulgarono nell’area del Mediterraneo la scrittura inventata dai Fenici. Il significato del nome “Chartago” – la città fondata nell’814 a.C. da coloni Fenici provenienti dalla città di Tiro e guidati dalla Regina Elissa, più nota come Didonederiva per l’appunto dal fenicio “Qart-ḥadašt” e significa “Città nuova”.

Del pari il logo, rappresentato dalla bambolina in simbiosi con la O, è la  raffigurazione della dea cartaginese “Tanit”, protettrice, tra l’altro, di ogni forma di cultura in ogni qual si voglia azione quotidiana della vita.

Il ruolo di responsabile editoriale di una azienda come la ” Carthago Edizioni”, che fa editoria di qualità comporta la scelta costante ed attenta dei libri da pubblicare senza però chiudersi in un unica tematica. La mia Casa Editrice spazia infatti dalla teologia alla ai romanzi, dalla poesia alle novelle, dalla saggistica alle fiabe, dando ad ognuno di tali argomenti una propria veste grafica. Cura, tra l’altro, la realizzazione di “book trailer” per gli autori che lo desiderano.

La Casa Editrice “Carthago” ha fortemente voluto la realizzazione della Collana di Studi Esoterici “Emet”, coordinata direttamente dal Presidente della Società, Dr. Gaspare Edgardo Liggeri; della Collana di Studi Teologici “biblio-teche”, già ricca di bellissimi titoli, coordinata da Don Carmelo Raspa. Vanno ricordate inoltre, considerandoli veri fiori all’occhiello, una Collana di Poesie “Le Muse di Apollo”; una Collana di Romanzi “Il Melograno Giallo Rosa”, coordinata dal Prof. Vincenzo Randazzo ed una Collana di Studi Giuridici, Economici, Politici e Sociali “Lex et Societatem” coordinata dai Professori Giuseppe Maria Sala Ugo, Michele Nicolà Sala Ugo e Marcella Cosimano. Sotto tali titolature vengono pubblicate opere particolarmente curate oltre che per il contenuto anche per la veste grafica dei libri. 

La Casa Editrice ha pubblicato il Catalogo “Omaggio a Catania” del grande pittore Jean Calogero e, ampliando i propri interessi culturali, cura l’attività discografica e concertistica del Maestro Vincenzo Spampinato, il noto cantautore che ha composto anche l’Inno Siciliano e che ha pubblicato con la nostra Casa Editrice.

Vantando già più di 200 titoli e forte della propria presenza al “Salone Internazionale del Libro di Torino”, dove è annualmente presente con un proprio plateatico, ed al “Salone Internazionale di Francoforte”, dove è curata dal proprio distributore “Libro Co Italia”. I libri editi vengono inoltre inviati alle Biblioteche di Firenze, Roma, Palermo e Catania; tale costante impegno, che vede i rappresentanti della Società accanto ai propri autori nelle varie presentazioni, oltre alla cura ed all’amore per il proprio lavoro ha permesso alla “Carthago Edizioni” di assumere una ben precisa valenza nazionale vantando autori di Milano, Mantova, Bologna, Roma e Napoli. Compito certamente impegnativo ma per riuscire occorre tenere sempre presente che :vedere è sapere, volere è potere, osare è avere. È questo lo spirito della Carthago !

Quanti autori siciliani avete nel vostro catalogo ? Quanti autori italiani (e stranieri) ?

Il 70% dei nostri autori sono, per ovvi motivi logistici siciliani ed il 30% nazionali.

Quanti titoli pubblicate ogni anno tra narrativa, poesia e saggistica ?

Annualmente editiamo 50 titoli circa, a cui vanno aggiunte le ristampe e le riedizioni.

Cosa significa lavorare come casa editrice nazionale dalla Sicilia ? Quali difficoltà ?

Essere una Casa Editrice siciliana impone una attenta selezione delle opere e degli autori, in atto il nostro catalogo vanta circa 200 titoli, e, ovviamente un maggiore impegno di distribuzione per fare conoscere i nostri libri sul territorio nazionale. Per noi, comunque, il termine “difficoltà” non può esistere, è solo attenzione impegno e costanza.

Cosa bisogna fare per aumentare i lettori nel nostro territorio ?

Per aumentare il numero dei lettori, in un periodo in cui si legge sempre meno, oltre alla pubblicità attraverso i nostri addetti stampa e i vari canali social, occorre una costante opera di sensibilizzazione. Diventa essenziale la collaborazione con i vari Comuni dove, in particolare, la figura dell’assessore alla Cultura è determinante per creare eventi, incontri e presentazioni che coinvolgono i cittadini.

(Una versione più breve delle due interviste è pubblicata sul mensile ‘Prima Stampa-I Fatti’ di ottobre)

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