Guerra in Ucraina: Conte chiede al Governo di riferire in Parlamento

Dal 24 Febbraio ad oggi  l’Italia ha perso la possibilità di avere il gas a prezzi accessibili, ha perso sul piano dell’inflazione e, purtroppo, ha perso la libertà di stampa.

Ormai è sotto gli occhi di tutti che i grandi giornali, la televisione e gran parte della televisione di Stato sono tenuti a non dare alcune informazioni, sono invece tenuti a comportarsi come giornali di propaganda: qualunque notizia difforme dalla linea della propaganda deve essere omessa, come il caso della notizia di qualche giorno fa, quando Zelensky ed il Cremlino hanno iscritto una proposta di pace che consiste nel riconoscimento della Crimea alla Russia, nel riconoscimento dell’autonomia del Donbass – quindi né all’Ucraina né alla Russia – e della neutralità militare dell’Ucraina. Sulla base di questa disponibilità si sarebbero potuti aprire i tavoli delle trattative (chiusi dal 28 marzo) invece, nessuno ha risposto a Putin.

Nessuno ha dato uno spiraglio di pace al popolo ucraino. Nessuno si è battuto per un ‘cessate il fuoco’ e tutto ciò, nel silenzio più assordante di quello che dovrebbe essere il servizio d’informazione italiano.

La verità è che siamo bombardati dalla propaganda di guerra: chiunque provi a dire che Mario Draghi le stia sbagliando tutte viene censurato e ne è l’esempio il caso del professore Alessandro Orsini che, a torto o ragione, viene definito filoputiniano, filorusso e paracu*o solo perché non segue la linea del riarmo.

Mentre “l’informazione” è impegnata a screditare tutti gli Orsini di turno, tutte le emittenti continuano a ripetere come un mantra ‘c’è un invasore e c’è un aggredito’ e sulla base di questa frase, si continua a propagandare e a sostenere sia l’invio di armi all’Ucraina che le sanzioni alla Russia, che probabilmente inferiranno più sull’Europa.

Il dubbio è che questa guerra per procura (sulla pelle degli ucraini) convenga a Washington e alla NATO, perché col sangue ucraino si potrebbe cambiare il regime russo e, nel frattempo, guadagnerebbero soldoni grazie al riarmo dell’Europa e dell’Ucraina.

Ad oggi non vi è un leader europeo che sia più suddito agli americani di Mario Draghi e, secondo Barbara Lezzi: “L’Italia è prigioniera delle sfrenate ambizioni di Draghi: prima frena il Paese per ascendere al Quirinale e, ora, non essendo riuscito in questo intento, si vuole proiettare sulla poltrona più alta della NATO. Per questo Draghi è pronto ad andare da Biden come uno scolaretto per portargli tutti i compiti ben fatti. Armi, armi e ancora armi. A fronte della sua bella pagellina, il governo italiano resta inerte e i cittadini continuano a soffrire lasciati soli ad affrontare i rincari sempre più insostenibili”.

Anche il professore Alessandro Orsini denuncia la sudditanza di Mario Draghi a Washington: “Biden dice che Putin è un macellaio e subito dopo Luigi Di Maio dice che Putin è un animale. Biden dice che questo non è il tempo per fare la pace con Putin e subito dopo, Draghi dice che questo non è il tempo di fare la pace con Putin. Biden dice dobbiamo riempire l’Ucraina di armi e subito dopo, Draghi dice dobbiamo riempire l’Ucraina di armi”.

Aggiungerei: Biden ci vuole vendere il suo gas ad un prezzo più alto del 30% rispetto a quello russo e Draghi chiede all’Italia: “preferite il condizionatore acceso o la pace?” Un po’ come quando Mussolini chiedeva agli italiani: “preferite il burro o la pace?”

A seguire Super Mario troviamo anche un certo Giorgio Mulè, senatore di Forza Italia, che afferma: “Ogni goccia di sudore in più versata quest’estate sarà una goccia di sangue in meno risparmiata al popolo ucraino”.

Secondo Alessandro Di Battista, Draghi sembra uno dei principali ostacoli europei alla pace in Ucraina e non ha mai pensato all’interesse nazionale, difatti “non tocca palla” sul campo della diplomazia.

Nel suo intervento a DiMartedi di ieri afferma: “Cerchiamo di essere onesti intellettualmente: è da un anno che Draghi viene descritto come il nuovo Churchill, come l’uomo capace di prendere il posto della Merkel e invece ha fallito sotto tutti i punti di vista. Io non ricordo una riforma sostanziale fatta da questo governo capace di migliorare la vita di noi cittadini; ditemene una, una sola riforma della quale si parla e si dice ‘che bello questo decreto mi ha cambiato la vita in meglio’. Dal punto di vista della politica estera si mette sull’attenti ed obbedisce esclusivamente a quello che gli ordina Biden, come dice Travaglio ‘è il Lukashenko di Biden’! l’Italia, da grande economia, si è trasformata in un Paese satellite degli Stati Uniti d’America. Io ripeto ancora una volta: l’interesse nazionale e l’interesse europeo non cozzano con gli interessi americani. Sono molto preoccupato rispetto a settimane fa, perché vedo che la possibile, ipotetica pace si allontana maggiormente. Oggi in una base americana in Germania, su convocazione degli americani, si sono riuniti i Ministri della Difesa europei e sono andati a prendere ordine dagli americani sulla tipologia di armi da inviare all’Ucraina: ciò significa che la pace non la vogliono”.

Anche la presidente della Commissione Europea ha detto che bisogna dare agli ucraini tutte le armi che chiedono ed ha detto anche che l’Ucraina può vincere anche la guerra! Bisogna guardare in faccia la realtà: l’invio delle armi all’Ucraina significa prolungare lo spargimento di sangue ucraino e russo.

Nella prima fase del conflitto, l’invio delle armi sembrava una strategia se non altro etica, perché nel momento dei negoziati, anche grazie all’invio delle nostre armi, l’Ucraina si sarebbe potuta sedere al tavolo avendo qualcosa da spendere; in questa seconda fase del conflitto Putin ha già conquistato tutto quello che chiedeva, dunque che senso ha continuare questa guerra? Che senso ha continuare a mandare armi?

Ieri sera, in seguito al Consiglio Nazionale del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha dichiarato in una conferenza: “Il Consiglio nazionale M5S ha deliberato all’unanimità di opporsi all’invio di aiuti militari e di controffensive che possano travalicare le esigenze legate all’esercizio del diritto legittima difesa sancito dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Confermiamo la piena e risoluta condanna dell’aggressione militare condotta dalla Russia contro l’Ucraina, perché contraria ai più elementari principi di diritto internazionale e di confermare la necessità di mantenere un incisivo piano di sanzioni per dissuadere la Russia dal proseguire nell’invasione e, se del caso, di incrementare il livello sanzionatorio con misure ancora più severe. Il Movimento chiederà che il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e il Ministro della Difesa Guerini vengano in Parlamento a riferire sulle iniziative sin qui attuate e su quelle programmate, in modo che ci sia piena condivisione dell’indirizzo politico a tutti i livelli istituzionali”.

Ancora una volta il Movimento 5 Stelle si oppone alla politica affaristica di Mario Draghi: si rischierà anche stavolta una crisi di Governo? Inviando sempre più armi, l’Europa rinuncia al ruolo neutrale e di conseguenza rinuncia ad essere la protagonista di un trattato di Pace tra Russia e Ucraina.

Attualmente l’Europa non conta nulla e Biden non vuole la pace, se l’Italia continua sull’onda della guerra, sarà questa la strada per la terza guerra mondiale.

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