Catania, arrestato perché non voleva rientrare in comunità

Ieri, personale del Commissariato Librino ha dato esecuzione ad un provvedimento di sospensione affidamento al servizio sociale con conseguente carcerazione, emesso dalla locale Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello – Ufficio Esecuzioni penali, arrestando il catanese CHIARENZA Salvatore Alessandro, di anni 34, riconosciuto colpevole in via definitiva di vari reati, con determinazione di pene concorrenti definita con sentenza dell’ 8/6/2017, ma ammesso al beneficio della misura alternativa dell’affidamento ai Servizi Sociali presso una comunità terapeutica in provincia di Trapani.

L’uomo, rientrato a Catania, presso la famiglia, per fruire di un permesso, riteneva, arbitrariamente, di non fare più rientro presso la Comunità Terapeutica ove assegnato per svolgere i servizi sociali.

Pertanto, il Magistrato di Sorveglianza di Trapani, tenuto conto di quanto rassegnato dalle Forze di Polizia, considerato che il CHIARENZA oltre ad incorrere nella violazione di una specifica prescrizione, dimostrava palese manifestazione di disinteresse al programma terapeutico, disponeva la sospensione della misura alternativa dell’affidamento ai Servizi Sociali e, nel contempo, che il CHIARENZA continuasse ad espiare la condanna in Istituto Penitenziario.

Quindi, il personale del Commissariato Librino, rintracciato il CHIARENZA presso la sua abitazione di Catania, lo arrestava e; dopo gli adempimenti di rito, veniva accompagnato presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza.

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