Cani randagi a Caltagirone: il problema persiste…e i cittadini ne sono la prova.

“Il problema dei cani randagi è vasto e presente, e i branchi sono molto diffusi in varie zone del calatino, in periferia ma anche alla villa comunale. Le aggressioni sono state sempre numerose, per questo semplicemente da parte del comune ci vorrebbe più responsabilità. Magari si dovrebbe provvedere a vaccinare questi cani, a mettere loro un collare microchip per controllarli meglio, e magari anche dare vita a canili disposti e preposti. Ci vorrebbe semplicemente un sistema migliore per poterli controllare e per proteggere sia loro che la popolazione.”

“A me i cani randagi non danno problemi, ma chiedo solo che le varie associazioni che ci sono se ne prendano cura insieme facendo squadra, per avviare un processo di sterilizzazione e di collari.”

“Chiederei semplicemente più controlli, da parte dei vigili, di qualcuno. Magari questi cani hanno bisogno di uno posto dove stare, dove mangiare, come canili dove essere bene accolti o famiglie che possano adottarli. Non sono in disaccordo sul fatto che i cani girino in libertà, ma piuttosto mi dispiace che le associazioni non vengano neanche finanziate per provvedere alla cura e al controllo di questi cani.”

“Quello dei cani randagi è un grave problema. Al comune chiederei di dare vita a dei rifugi e a dei canili appropriati, ma, soprattutto, a una associazione specifica a cui una persona può rivolgersi per segnalare problematiche varie o anche adottare un cagnolino. Credo che il comune si muova soltanto se c’è anche una richiesta da parte del cittadino, e già da una parte credo che questa problematica il comune la affronti, ma le troppe associazioni mettono in confusione, perché non c’è un ente di riferimento al quale rivolgersi subito in caso di pericolo.”

Questi i sinceri commenti dei cittadini.

È evidente: il problema dei cani randagi è molto sentito, e le richieste sono più che ragionevoli.
Nonostante l’assessore Lodato ci abbia dato un suo riscontro in una intervista precedente a riguardo, la situazione a Caltagirone non è affatto cambiata, e il numero di cani randagi in giro è in aumento.

Ma cosa farà effettivamente il comune?

Probabilmente sta già prendendo i provvedimenti necessari, assieme alle associazioni, all’ufficio “Ecologia e Diritti degli animali” del Comune, agli Agenti di Polizia Municipale e alle guardie zoofile, così come aveva già detto in precedenza l’assessore Lodato con queste parole:

“Solo con un lavoro di squadra e con un’azione sinergica che guardi al breve, al medio e al lungo periodo sarà possibile arginare pian piano questo fenomeno fino a ridurlo e un domani azzerarlo.

…. A Caltagirone, infatti, ormai da tempo, diverse associazioni animaliste stanno stilando anche un progetto rivolto alle scuole per sensibilizzare i bambini e i ragazzi che sono i cittadini del domani, che devono essere consapevoli dei loro diritti come anche dei loro doveri.”


È anche vero che esiste una normativa che disciplina lo status giuridico dei cani di quartiere, dei cani vaganti e dei randagi, ma a quanto pare, nonostante tutti gli sforzi del comune, i cittadini non si sentono ancora per niente al sicuro.
Quindi diffondiamo questo articolo per fare sentire le voci dei cittadini, tasselli importanti che costituiscono la città stessa e i cui pareri sono altrettanto fondamentali perché contribuiscono al miglioramento dei servizi della bella cittadina di Caltagirone, nella speranza che il comune ne tenga sempre conto.

 

A cura di Vera Hood

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