Voto di scambio, archiviato procedimento contro Gruttadauria

Si chiude un capitolo grave nella vita personale e politica dell’arch. Sergio Gruttaduria, accusato a suo tempo di voto di scambio nelle elezioni amministrative del 2016 tenutesi a Caltagirone. Il legale difensore manifesta ampia soddisfazione “nell’aver appreso dell’archiviazione da parte del GIP del Tribunale di Catania nell’ambito del procedimento per cui (Sergio Gruttadauria, ndr), negli scorsi mesi aveva ricevuto avviso di garanzia”.

L’ipotesi del reato era scaturita dalle dichiarazioni, “non supportate da alcun elemento, da parte di un soggetto, Palio Alfredo, con il quale l’Architetto Gruttadauria non ha mai avuto a che fare”.

Da parte dell’accusato è stata immediata e mai ritrattata l’autoproclamazione della propria innocenza e “la difesa aveva dimostrato l’assenza di rapporti con il soggetto che lo aveva chiamato in causa, oltre che, un comportamento corretto e trasparente nello svolgimento dell’incarico di assessore e vicesindaco”.

“Nessuna richiesta di voti, quindi, da parte dell’Architetto Gruttadauria, alla criminalità organizzata calatina e nessun appoggio elettorale da parte della stessa: è quello che emerge dalla richiesta di archiviazione della Procura e dal provvedimento del GIP”.

Il GIP del Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta di archiviazione formulata dal P.M. all’esito delle indagini, ha ritenuto che la notizia di reato a carico dell’arch. Gruttadauria “deve ritenersi infondata in quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio, perché non supportati da adeguati riscontri” ed inoltre che nei suoi confronti “non può dirsi emerso un quadro circostanziale idoneo a fondare una valutazione complessiva di tale consistenza da trasformarsi in elementi di prova a supportare validamente l’esercizio dell’azione penale”.

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