“Tutto posso in Colui che mi da la forza”: alla ricerca del conforto di Dio. Riflessione per questo periodo di grande incertezza umana.
Chiesa. Oggi, più che mai la paura e l’instabilità del presente ci rendono sempre più instabili, nei rapporti personali, nei rapporti in famiglia, a lavoro e in tutto ciò che ci riguarda. Così vogliamo lasciarvi un piccolo spunto di riflessione per questo fine 2020 e inizio del nuovo anno.
Molti eventi che hanno e continuano a caratterizzare questo anno 2020 stanno portando ciascuno a capire che l’unica certezza che abbiamo o a cui ambire é proprio Gesù Cristo: ‘non sapete né il giorno né l’ora, state pronti e vegliate’. Questa é la certezza di oggi nonché l’unica perché ‘né la morte, né la vita, né il presente, né il futuro ci potrà separare dall’amore di Dio’.
Un augurio che rivolgiamo a noi stessi e a tutti in uno scorcio di storia che non da nessuna certezza materiale, dalla salute al lavoro, dal benessere economico alla certezza di poter stare al sicuro nella propria abitazione e con chi si ama. Non ci resta che confidare in Colui che può l’impossibile e non come atto di disperazione o come ultima chance ma come consapevolezza assoluta e certa, convinti che l’impossibile non sia guarire, trovare il lavoro o avere a disposizione il mondo intero quanto piuttosto convertire il nostro cuore verso Chi opera l’impossibile. Quale augurio più grande, non per le imminenti festività ma per la vita.
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Foto articolo: Immagine originale di Kiko Arguello