Tag: Paternò

Ritrovamento di reperti greci nel catanese
Catania, Cultura

Ritrovamento di reperti greci nel catanese

La grande scoperta dei reperti greci nel catanese è avvenuta nell'ambito del progetto "Beni Culturali & Impresa". Nel dettaglio, i reperti sono stati ritrovati presso la zona geologica-naturalistica delle Salinelle di Paternò. Il rinvenimento è avvenuto in zona Collina di San Marco. Il ritrovamento è opera di un team di studenti dell’istituto tecnico G. Russo. Questa scoperta testimonia che la zona era abitata nel periodo del neolitico dai coloni greci in Sicilia. La zona di Salinelle era già famosa per i fenomeni di vulcanismo. Foto: Live Unict
Tentata rapina ad un noto distributore di benzina: traffico paralizzato in direzione Catania
Catania, Cronaca

Tentata rapina ad un noto distributore di benzina: traffico paralizzato in direzione Catania

Una rapina è stata tentata questa mattina all’alba in un distributore lungo la SS 121 in direzione Catania. Al momento ci sono notizie frammentarie ma sembra che i banditi abbiano incendiato sulla strada un'auto per creare un blocco e così fuggire. L'incendio della vettura è stato prontamente domato dai Vigili del Fuoco di Paternò. Sul posto anche i militari dell'Arma dei Carabinieri locale. Come riportato dai colleghi di 95047.it, al momento si segnala una lunga coda in direzione Catania. Foto articolo: immagine di repertorio
Provincia di Catania, sfruttamento e truffe all’Inps: confiscati 10 milioni ad un imprenditore
Catania, Cronaca

Provincia di Catania, sfruttamento e truffe all’Inps: confiscati 10 milioni ad un imprenditore

La Dia di Catania, questa mattina, ha confiscato alcuni beni all'imprenditore Rosario Di Perna, 63enne di Paternò, ma con origini di Raccuja, con l'accusa di caporalato, sfruttamento del lavoro, violenze e minacce. L'uomo aveva costruito una vera e propria rete che sfruttava il lavoro nero con l'ovvio scopo di trarne ingenti guadagni. Già nel 2015, Di Perna, era stato arrestato con l'accusa di aver costituito un’associazione operante a Paternò e in Romania che sfruttava alcuni braccianti romeni. Di Perna, con il figlio Calogero e ad altri indagati rumeni, è accusato di reclutare manodopera da inserire in alcune campagne di Paternò, il tutto senza le minime garanzie di tutela. I lavoratori erano costretti, inoltre, a subire anche violenze e minacce. L'imprenditore Di Perna, nel ...