Politica, Pensioni: si studia “quota 100” e “quota 42”

Il Governo, in tema di pensioni, si pone l’obiettivo di superare o meglio di mitigare la riforma Fornero.

Una cosa è certa, le misure sulle pensioni saranno introdotte con la prossima legge di Bilancio.

E secondo ultime indiscrezioni, ancora però non confermate, i provvedimenti al vaglio del Governo riguarderebbero la “quota 100” e la “quota 42”.

In merito alla quota 100, varie sono le opzioni: infatti, sembrerebbe che quella papale sia quota 100 con almeno 64 anni di età. Pertanto, andrebbero in pensione chi raggiunge la quota 100, vale a dire la somma età anagrafica (almeno 64 anni) e contributi versati (36 anni). E  sin qui nulla di nuovo.

Invece, sulla quota 42, novità trapelata di recente, si andrebbe in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica, nel momento in cui si raggiungono i 42 anni di contributi.

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