Gli alunni della Narbone a lezione di… fumetto

A conclusione del progetto #ioleggoperchè, questa mattina, presso la sala convegni della sede centrale dell’Istituto Comprensivo Alessio Narbone, gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dei plessi Carmine, Sant’Orsola e Via Gela, hanno incontrato il fumettista Giacomo Porcelli e l’edicolante Giancluca Giarratana dell’Edicola Falcone Borsellino. L’iniziativa è servita una volta di più per parlare di come nasce e si sviluppa un fumetto.

Rimettere al centro dei propri interessi, o nel caso dei più piccoli, ‘mettere’ al primo posto tra tutte le attività possibili la lettura è certamente impegnativo, c’è molto da lavorare e l’ambiente scolastico si appresta ad essere uno dei migliori per raggiungere l’obiettivo. Della sua importanza e del progetto a medio e lungo termine ne ha parlato la dirigente dell’istituto, la dott.ssa Tecla Guzzardi: “Ci sono dei capisaldi, le indicazioni nazionali per il curricolo, che servono a progettare tutte le attività di un istituto e la nostra scuola fonda la sua proposta formativa proprio sul curricolo verticale che verte su determinati progetti che servono a migliorare le competenze degli alunni, e la lettura è uno dei principali mezzi utili affinché i ragazzi acquisiscano una competenza in madrelingua tale da permettergli di poter aver una vita, come cittadini responsabili, di partecipazione attiva”.
Certamente, nell’istituto, gli spazi e gli strumenti non mancano. “Assolutamente, ed è nostra intenzione nei prossimi anni potenziare l’utilizzo degli spazi che abbiamo a disposizione, tra cui anche la Biblioteca Alessio Narbone. Vogliamo creare attorno a questi ambienti di apprendimento una rete di utilizzo che permetta ai docenti di usufruire di questi spazi anche per proporre la didattica in modo innovativo, che diventa altrettanto inclusiva, perché l’alunno che può avere delle difficoltà, dei disturbi nell’apprendimento, cambiando il setting della classe, può sentirsi stimolato e accrescere anche quella che è la motivazione intrinseca dell’apprendimento. Serve uscire fuori dall’aula, dare stimoli nuovi ai nostri bambini affinché capiscano che c’è un mondo da scoprire, e noi dobbiamo dare loro, come scuola, quelle chiavi che servono a decifrare questo mondo”.

Ester Bonelli, referente per la lettura della scuola primaria dell’istituto: “Gli eventi legati alla lettura, nella nostra scuola, sono consolidati da anni, l’incontro di oggi si pone a conclusione di una serie di progetti legati alla lettura, in particolare a ioleggoperchè, un evento a cui la nostra scuola tutti gli anni partecipa e che è finanziato dall’Associazione Italiana Editori.
L’importanza della lettura per i nostri alunni è fondamentale – ci spiega la maestra –, li distoglie in qualche modo dall’ipertecnologia, fa scoprire loro mondi nuovi e, nel caso di oggi, il mondo del fumetto, che loro conoscono marginalmente”.
Un’attenzione, quella dell’Alessio Narbone, sempre alta per iniziative di questo genere, anche oggi, con la nuova dirigenza condotta dalla dott.ssa Tecla Guzzardi, cioè, si va oltre al testo scolastico sul banco. “Assolutamente sì, le nostre piccole biblioteche di classe sono piene di libri e i nostri bambini hanno una certa dimestichezza con il libro. Presso la Biblioteca Alessio Narbone, abbiamo il punto di lettura Nati per leggere, che è un altro progetto a cui negli anni passati la nostra scuola ha aderito e che è ripartito proprio quest’anno ed è indirizzato ai bambini da zero a sei anni”.

Ai giorni nostri, le distrazioni dalla lettura possono essere tante, ma forse il fumetto, proprio per i più piccoli, può aiutare. È quello che ci spiega Gianluca Giarratana, dell’Edicola Falcone Borsellino di Caltagirone: “La mia passione per il fumetto mi ha spinto ad organizzare, anche attraverso le edizione ioleggoperchè ma non solo, dei tour, degli incontri nelle scuole, con l’intento di sensibilizzare alla lettura del fumetto come veicolo fondamentale per la crescita culturale, sociale e anche civica tra i più giovani. Credo che sia importante per i ragazzi ritagliarsi uno spazio per il fumetto. Tanti genitori spesso in edicola mi chiedono come fare con i propri figli che magari non hanno voglia di leggere, soprattutto perché stanchi dopo i compiti, ecco, per carità, è comprensibile che sia difficile, soprattutto dopo aver studiato magari per un intero pomeriggio, ma io consiglio sempre loro di cercare di capire quale sia la tematica che interessa il figlio o la figlia e accostarla alla lettura.
Non bisogna sottovalutare il graphic novel – conclude Giarratana –, contengono sempre una morale, è un veicolo di messaggi di crescita formativa e cultura, per questo cerchiamo sempre di coinvolgere le scuole”.

E oggi, all’interno di un contesto scolastico, è stato proprio un fumettista ad impegnarsi nell’arduo compito con gli alunni della Narbone, Giacomo Porcelli, che ci ha raccontato del suo mestiere e del ruolo, dello spazio che il fumetto può trovare nella nostra società: “La passione per il fumetto mi ha portato a diventare fumettista, senza di questa è impensabile fare questo lavoro. Oggi, in un’era così tecnologica, noto con piacere che il fumetto si sta in gran parte integrando in questo nuovo sistema di cose. Certamente i più romantici, i collezionisti, non si lasciano distrarre dal fantasma elettronico e non abbandonano l’oggetto materiale, che è appunto il libro cartaceo del fumetto. Poi, chiaramente, solo il tempo ci dirà come andranno le cose, per adesso, come dicevo prima, trovo il fumetto più in salute che mai, penso comunque che riuscirà a convivere in questa epoca e nelle prossime. Il Giappone insegna in questo caso, vediamo infatti il genere manga avere origine e successo proprio in uno dei Paesi più tecnologici al mondo. Ecco perché non dobbiamo demordere e impegnarci con le nuove generazioni”.

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