Catania, concluse le indagini preliminari nei confronti di un gruppo di spacciatori di droga

Sono giunte ad una importante svolta, le complesse indagini portate avanti dagli agenti del Commissariato Librino, il cui inizio risale al periodo compreso fra i mesi di settembre e novembre 2013, i quali, fin dalle prime ore della mattinata di ieri, hanno notificato l’Avviso della Conclusione delle Indagini Preliminari a 14 persone, tutte ritenute responsabili, in concorso fra loro, di detenzione e spaccio di marijuana.

Le investigazioni, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, si sono avvalse di intercettazioni ambientali, con l’utilizzo di telecamere fisse e mobili e di localizzatori di posizione GPS.

Molti degli indagati si sono visti “recapitare” l’atto giudiziario direttamente in carcere, essendo stati arrestati – sempre per reati concernenti il traffico di droga – nel corso di operazioni di polizia giudiziaria condotte da altri uffici investigativi.

Le indagini hanno riguardato un intenso traffico di stupefacenti, sviluppatosi quasi esclusivamente attorno al grande stabile di edilizia popolare di viale Grimaldi ai civici 6 e 7, nel noto quartiere di Librino, gestito da un folto gruppo criminale.

Nel corso delle investigazioni, grazie alle telecamere opportunamente istallate, in quasi due mesi, sono state riprese più di 100 persone al giorno, tra adolescenti ed adulti, acquistare sostanze stupefacenti.

Il sodalizio in esame, capeggiato da due degli indagati, si giovava di un ormai collaudato sistema di funzionamento, particolarmente adeguato alla morfologia del quartiere di Librino: lo spacciatore, quando fermato dalla Polizia, quasi sempre veniva colto con poco denaro e poca sostanza stupefacente addosso; il denaro veniva continuamente consegnato a un altro componente della banda che lo nascondeva presso abitazioni e/o pertinenze vicine; la droga veniva rifornita a piccole dosi da un altro sodale che nascondeva il grosso quantitativo nelle vicinanze e, infine, l’immancabile vedetta che, ponendosi a debita distanza, si limitava a segnalare, con urli o fischi, l’arrivo della Polizia.

L’avvio delle indagine ha preso le mosse da alcuni arresti in flagranza eseguiti dal Commissariato Librino, essendosi evidenziato un anomalo incremento dell’andirivieni di soggetti coinvolti in compravendite di sostanze stupefacenti in viale Grimaldi.

L’importante materiale probatorio, raccolto dai poliziotti a carico degli indagati, è stato rassegnato alla Procura Distrettuale della Repubblica con un’informativa, corredata da numerose e significative immagini di inequivocabili situazioni riconducibili a reati concernenti le sostanze stupefacenti.

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