Caltagirone, personale Asu: sindaco Roccuzzo chiede a Musumeci soluzione

“Manifesto il mio convinto sostegno alle rivendicazioni di questi lavoratori e le chiedo, confidando nel suo impegno, di assumere ogni misura possa rivelarsi utile a dare una svolta a una situazione ormai insostenibile per loro”.

Così il sindaco Fabio Roccuzzo in una nota inviata al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in relazione allo stato di agitazione proclamato dai lavoratori Asu siciliani (11 al Comune di Caltagirone), anche dopo il ritiro di un emendamento all’articolo 36 della legge 9/2021, già impugnata dal Governo nazionale. “A loro si chiede – evidenzia Roccuzzo – un impegno quotidiano senza alcuna certezza e prospettiva a lungo termine.

Peraltro, nell’articolo 36 della legge in questione, risultavano disponibili, per il 2022, 54 milioni di euro destinati agli Asu; somma, questa, che adesso sembra essere stata ridotta a 38 milioni”. Il sindaco rimarca come la temporanea assenza del personale Asu costituisca, nel nostro Comune come sicuramente negli altri dell’Isola, “una concreta causa di disservizi in uffici lasciati ormai sguarniti dal mancato ricambio generazionale”.

Secondo Roccuzzo, “in attesa della tanto agognata stabilizzazione, almeno una parte delle risorse potrebbe essere utilizzata per un’integrazione salariale che incrementi il loro attuale, striminzito compenso mensile, che si aggira sui 600 euro, collocandoli al di sotto della soglia di povertà.

Servono – conclude il primo cittadino – soluzioni urgenti che scrivano la parola fine a questa situazione che è causa di disagio, frustrazione e rabbia sociale”.

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