Caltagirone, convegno al municipio con “SEMinCANTA”

Venerdì 27 ottobre saranno presentati, dalle 9, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba”
del municipio di Caltagirone, i risultati del progetto SEMinCANTA (“Dal SEMe di CANapa alla
TAvola”, finanziato con risorse a valere del FEASR-PSR Sicilia 2014-2020 attraverso le iniziative
LEADER del Gal Kalat, che punta a creare una filiera della canapa in Sicilia. In programma i saluti
di. Fabio Roccuzzo (sindaco), Piergiorgio Cappello (assessore comunale allo Sviluppo delle risorse
territoriali), Michele Germanà (direttore Gal Kalat), Carmelo Nicotra (direttore Stazione consorziale
sperimentale di Granicoltura per la Sicilia), Gaetano Sammartino (Molino Crisafulli), Dario
Cartabellotta (direttore generale assessorato regionale dell’Agricoltura) e Luca Sammartino
(assessore regionale dell’Agricoltura). Intervengono: Nino Sutera (Osservatorio neorurale
Dipartimento regionale dell’agricoltura), Santo Aparo (Innovation broker progetto Semincanta),
Nello Blangiforti (Stazione consorziale sperimentale di Granicoltura per la Sicilia), Laura Piazza
(Dipartimento Scienze e Politiche ambientali dell’Università degli studi di Milano), Salvatore
Ciappellano (Dipartimento Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente dell’Università degli
studi di Milano), Nino Virzì (Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali di Acireale del
Crea), Fabiola Sciacca (Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali di Acireale del Crea) e
Giuseppe Sammartino (Molino Crisafulli).
“Riuscire a realizzare una filiera della canapa nella regione – sottolineano i promotori
dell’iniziativa – risulta fondamentale in quanto la sua coltivazione, che può avvenire anche in
asciutto, nell’ambito della rotazione colturale, porterebbe a molti vantaggi: oltre ad accrescere la
fertilità dei terreni, contribuirebbe al controllo delle infestanti portando nuova linfa al settore
agricolo siciliano. Senza parlare del prezioso contributo che potrebbe dare all’innovazione di diversi
settori agroalimentari: i prodotti derivati possono trovare spazio in numerose nicchie di mercato
accrescendo così il reddito di tutti gli anelli della filiera”.
Alla varietà “testimone” Futura 75, la più conosciuta e coltivata finora in Sicilia, sono state
affiancate sette diverse varietà “allo scopo di individuare eventuali adattabilità al contesto pedo-
climatico dell’areale del Calatino-Sud Simeto, portando dei miglioramenti in termini di resa e
qualità della granella e favorendo al tempo stesso la fertilità del suolo grazie a metodi di
coltivazione ecosostenibili”.
Capofila del progetto è stato il Molino Crisafulli di Caltagirone che, coadiuvato dai
professori Laura Piazza e Salvatore Ciappellano dell’Università Statale di Milano Unimi, si è
occupato del miglioramento delle condizioni di stoccaggio e della trasformazione del seme in olio,
farina e altri derivati. Partner scientifico è stata la Stazione consorziale sperimentale di Granicoltura
per la Sicilia che, in collaborazione con il Crea (Centro di ricerca in cerealicoltura e colture
industriali – laboratorio di Acireale), ha proceduto al collaudo dell’innovazione proposta.

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