Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, attraverso la risoluzione 54/134, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si celebra il 25 novembre di ogni anno, in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Quest’anno, inoltre, la ricorrenza è particolarmente sentita, perché segnata dall’ennesimo femminicidio avvenuto solo pochi giorni fa. La 22enne Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato, infatti, è la 105esima vittima del 2023.
In occasione di questa giornata, alcuni simboli tipici sono le scarpe rosse, utilizzate per la prima volta dall’artista messicana Elina Chauvet per denunciare i molteplici soprusi nei confronti delle donne e il crescente numero di femminicidi, e la panchina rossa, in riferimento alla silenziosa violenza domestica.
Questa giornata non è solo un momento di riflessione, ma è anche occasione di conoscenza e di consapevolezza che nonostante i molti tentativi di sensibilizzazione su questo tema, ancora eventi spiacevoli accadono al giorno d’oggi, ripetendosi a non finire. La violenza, di qualsiasi tipo, porta solo al male, per questo ci auguriamo che un giorno tutto ciò possa dissolversi completamente, poiché “La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani” (Kofi Annan,
Ex Segretario generale delle Nazioni Unite).
VG