Il 24 gennaio è la Giornata Mondiale dell’Educazione.
L’istruzione, sostiene l’UNESCO, offre molteplici opportunità per sensibilizzare gli studenti di tutte le età a rispettare il valore della diversità, dei diritti umani e della libertà di espressione.
In questo giorno, infatti, l’UNESCO riunirà ministri, leader dell’istruzione ed educatori di tutto il mondo per discutere il ruolo centrale dell’istruzione nel raggiungimento di una pace globale sostenibile.
Come recita l’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, “Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e di base. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito”.
Questa giornata, di fatto, è l’occasione per riflettere sul diritto all’istruzione e su come ampliarlo il più possibile, in Italia e nel mondo, per dare vita al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, promuovendo la comprensione, la tolleranza e la pace.
Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del merito, nell’anno scolastico 2023/24 in Italia sono tornati sui banchi 7.194.400 studenti delle scuole statali, distribuiti in 364.069 classi. Un dato importante, visto che ormai l’istruzione molto spesso finisce in secondo piano.
Ma la vera istruzione non è solo insegnare le materie ministeriali, ma bensì insegnare i valori principali che possano portare a vivere una vita degna di essere vissuta. Peccato che ormai a scuola si fa tutto tranne che…insegnare questi valori.