Un’operazione di controllo straordinario del territorio, a cura della Polizia di Stato, ha avuto luogo, ieri sera nel quartiere San Berillo, nota piazza di spaccio ma, anche, nuova frontiera della movida catanese che sta riscoprendo i luoghi storici della città.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Ad affiancare gli uomini dell’U.P.G.S.P. – che ha messo in campo anche la squadra Cinofili – i poliziotti del reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale che hanno pattugliato efficacemente le viuzze e i vicoli del quartiere; una pattuglia della Polizia Locale ha supportato le operazioni di controllo amministrativo dei veicoli.
Oltre 50 le persone controllate e una trentina i veicoli sottoposti ad accertamenti.
Numerose sono state le infrazioni al Codice della Strada riscontrate che hanno comportato, tra l’altro, il fermo amministrativo di una vettura e il ritiro di una patente di guida e di una carta di circolazione.
Non è stato tralasciato il controllo alle decine di pregiudicati, dimoranti nel quartiere, sottoposti a misure restrittive domiciliari.
Nell’ambito dl medesimo servizio, sempre allo scopo di garantire il sereno godimento delle zone cittadine a maggior vocazione ricreativa, il “dispositivo” di controllo e pattugliamento si è spostato nell’area tra le piazze Europa e Mancini Battaglia.
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LE VOLANTI INTERVENGONO PER UNA LITE IN FAMIGLIA
E SEQUESTRANO NUMEROSE ARMI: TRA QUESTE UN FUCILE A CANNE MOZZE
Non si aspettavano proprio, gli agenti delle Volanti, di trovare ben venti coltelli e un fucile a canne mozze, nascosti in quell’abitazione di una via del quartiere San Cristoforo dov’erano stati chiamati a intervenire per una lite in famiglia.
La telefonata di aiuto era pervenuta da parte di una donna che asseriva di avere in corso una lite con lo zio il quale le impediva di accedere alla casa paterna. Come sempre, i poliziotti si sono adoperati per la bonaria composizione del dissidio, ma appena contattato l’occupante dell’appartamento che si era opposto all’ingresso in casa della donna, hanno appreso – per spontanea affermazione dell’uomo – che in quella casa erano celate delle armi. a quel punto, gli agenti hanno richiesto l’intervento della Polizia Scientifica e hanno iniziato una perquisizione locale, grazie a cui è stato rinvenuto un fucile a canne mozze con matricola abrasa, venti coltelli, di cui molti a serramanico, una pistola “scacciacani” con 8 cartucce e altro munizionamento.
Tutto il materiale è stato sequestrato e “repertato” a cura dei tecnici del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica di Catania e sono scattate le indagini per accertare l’eventuale impiego delle armi rinvenute in episodi criminali.
Il responsabile, intanto, è stato indagato in stato di libertà per detenzione abusiva di armi e alterazione delle stesse.