Papa Francesco, dall’Iraq all’Ungheria: ecco gli impegni del Papa

Papa Francesco, dall’Iraq all’Ungheria: ecco gli impegni del Papa. Le parole del il Santo Padre durante il viaggio di ritorno dall’ Iraq.

Papa Francesco. Come di consueto il Santo Padre durante il viaggio di ritorno dalla visita pastorale in Iraq, si è soffermato a parlare con i giornalisti a seguito.

Un’importante evento quello della visita in Iraq – dice il Santo Padre- sono rimasto molto colpito dalla distruzione che si vede in quei luoghi determinati dalla guerra. Grande l’ incontro con l’Ayatollah Al Sistani “un messaggio universale. Lui è stato molto rispettoso, io mi sono sentito onorato. Si è alzato a salutarmi per due volte. Un uomo umile è saggio. A me ha fatto bene al anima questo incontro.

Continua il Papa: ” adesso andrò in Ungheria a chiusura del grande Congresso Eucaristico. Non andrò per adesso il America Latina e quindi nemmeno in Argentina, è vero che tempo fa avevo programmato di andare lì, ma per adesso i miei 84 anni si fanno sentire”.

Infine un pensiero anche su questa pandemia:Io mi sento diverso quando sono lontano dalla gente nelle udienze,  io vorrei ricominciare l’udienza generale al più presto. Speriamo che ci siano le condizioni. In questo, io seguo le norme delle autorità. Loro sono i responsabili di dare le norme, ci piaccia o non ci piaccia. Adesso ho cominciato in Piazza l’Angelus, con distanza si può fare. C’è una proposta di piccole udienze generale, ma non ho deciso. Ma dopo questi mesi di prigione, davvero mi sentivo un po’ imprigionato, questo è per me rivivere. Rivivere, perché è toccare la Chiesa, toccare il santo Popolo di Dio, toccare tutti i popoli”.

Immagine articolo: AGI

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Papa Francesco, dall’Iraq all’Ungheria: ecco gli impegni del Papa. Le parole del il Santo Padre durante il viaggio di ritorno dall’ Iraq.

Papa Francesco. Come di consueto il Santo Padre durante il viaggio di ritorno dalla visita pastorale in Iraq, si è soffermato a parlare con i giornalisti a seguito.

Un’importante evento quello della visita in Iraq – dice il Santo Padre- sono rimasto molto colpito dalla distruzione che si vede in quei luoghi determinati dalla guerra. Grande l’ incontro con l’Ayatollah Al Sistani “un messaggio universale. Lui è stato molto rispettoso, io mi sono sentito onorato. Si è alzato a salutarmi per due volte. Un uomo umile è saggio. A me ha fatto bene al anima questo incontro.

Continua il Papa: ” adesso andrò in Ungheria a chiusura del grande Congresso Eucaristico. Non andrò per adesso il America Latina e quindi nemmeno in Argentina, è vero che tempo fa avevo programmato di andare lì, ma per adesso i miei 84 anni si fanno sentire”.

Infine un pensiero anche su questa pandemia:Io mi sento diverso quando sono lontano dalla gente nelle udienze,  io vorrei ricominciare l’udienza generale al più presto. Speriamo che ci siano le condizioni. In questo, io seguo le norme delle autorità. Loro sono i responsabili di dare le norme, ci piaccia o non ci piaccia. Adesso ho cominciato in Piazza l’Angelus, con distanza si può fare. C’è una proposta di piccole udienze generale, ma non ho deciso. Ma dopo questi mesi di prigione, davvero mi sentivo un po’ imprigionato, questo è per me rivivere. Rivivere, perché è toccare la Chiesa, toccare il santo Popolo di Dio, toccare tutti i popoli”.

Immagine articolo: AGI

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Speciale Diocesi, uno spaccato sulla chiesa di Sicilia: Caltagirone

Speciale Diocesi, uno spaccato sulla chiesa di Sicilia: Caltagirone. Uno spaccato sulle diocesi della Sicilia tra storia e fede.

Speciale Diocesi. Da oggi vogliamo dare inizio ad una piccola rassegna che parlerà delle Diocesi di Sicilia. Un focus tutto particolare sulle varie Diocesi parlando della loro storia e della loro estensione, non trascurando le peculiarità dei territori raccontati.

Oggi partiamo dalla centralissima Diocesi di Caltagirone, che si inerpica tra le colline di un territorio agricolo e pieno di artigiani. La Diocesi nasce il 12 settembre del 1816 con  bolla Romanus Pontifex, il Santo Padre Pio VII, conferiva a questo spicchio di terra la sede vescovile.

Dopo un breve periodo di assestamento, la Diocesi di Caltagirone ha avuto l’onore e l’onere di essere sede diocesana metropolitana, e da qui la competenza su tutto il territorio del Sud-Simeto. Un territorio vasto che ancora oggi è rimasto tale: Grammichele, Licodia Eubea, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, S. Michele di Ganzaria, S. Cono, Scordia, Castel di Iudica, Vizzini.

Tante sono state le metamorfosi della fiorente Diocesi calatina, e tanti santi uomini sono usciti dalla sua chiesa, tra questi come non ricordare Don Luigi Sturzo, che con il suo amore per Cristo ha incarnato la fede nella vita sociale e politica locale e non solo.

La Diocesi Calatina ha conosciuto ben 15 vescovi, l’ultimo e quindi l’attuale Mons Calogero Peri, che dal gennaio del 2010 guida il popolo di questo ridente spicchio di terra siciliana.

(fonte, Diocesi di Caltagirone)

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foto articolo: sito ufficiale Diocesi di Caltagirone

Speciale Diocesi, uno spaccato sulla chiesa di Sicilia: Caltagirone

Speciale Diocesi, uno spaccato sulla chiesa di Sicilia: Caltagirone. Uno spaccato sulle diocesi della Sicilia tra storia e fede.

Speciale Diocesi. Da oggi vogliamo dare inizio ad una piccola rassegna che parlerà delle Diocesi di Sicilia. Un focus tutto particolare sulle varie Diocesi parlando della loro storia e della loro estensione, non trascurando le peculiarità dei territori raccontati.

Oggi partiamo dalla centralissima Diocesi di Caltagirone, che si inerpica tra le colline di un territorio agricolo e pieno di artigiani. La Diocesi nasce il 12 settembre del 1816 con  bolla Romanus Pontifex, il Santo Padre Pio VII, conferiva a questo spicchio di terra la sede vescovile.

Dopo un breve periodo di assestamento, la Diocesi di Caltagirone ha avuto l’onore e l’onere di essere sede diocesana metropolitana, e da qui la competenza su tutto il territorio del Sud-Simeto. Un territorio vasto che ancora oggi è rimasto tale: Grammichele, Licodia Eubea, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, S. Michele di Ganzaria, S. Cono, Scordia, Castel di Iudica, Vizzini.

Tante sono state le metamorfosi della fiorente Diocesi calatina, e tanti santi uomini sono usciti dalla sua chiesa, tra questi come non ricordare Don Luigi Sturzo, che con il suo amore per Cristo ha incarnato la fede nella vita sociale e politica locale e non solo.

La Diocesi Calatina ha conosciuto ben 15 vescovi, l’ultimo e quindi l’attuale Mons Calogero Peri, che dal gennaio del 2010 guida il popolo di questo ridente spicchio di terra siciliana.

(fonte, Diocesi di Caltagirone)

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Speciale Diocesi, uno spaccato sulla chiesa di Sicilia: Caltagirone

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Speciale Diocesi. Da oggi vogliamo dare inizio ad una piccola rassegna che parlerà delle Diocesi di Sicilia. Un focus tutto particolare sulle varie Diocesi parlando della loro storia e della loro estensione, non trascurando le peculiarità dei territori raccontati.

Oggi partiamo dalla centralissima Diocesi di Caltagirone, che si inerpica tra le colline di un territorio agricolo e pieno di artigiani. La Diocesi nasce il 12 settembre del 1816 con  bolla Romanus Pontifex, il Santo Padre Pio VII, conferiva a questo spicchio di terra la sede vescovile.

Dopo un breve periodo di assestamento, la Diocesi di Caltagirone ha avuto l’onore e l’onere di essere sede diocesana metropolitana, e da qui la competenza su tutto il territorio del Sud-Simeto. Un territorio vasto che ancora oggi è rimasto tale: Grammichele, Licodia Eubea, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, S. Michele di Ganzaria, S. Cono, Scordia, Castel di Iudica, Vizzini.

Tante sono state le metamorfosi della fiorente Diocesi calatina, e tanti santi uomini sono usciti dalla sua chiesa, tra questi come non ricordare Don Luigi Sturzo, che con il suo amore per Cristo ha incarnato la fede nella vita sociale e politica locale e non solo.

La Diocesi Calatina ha conosciuto ben 15 vescovi, l’ultimo e quindi l’attuale Mons Calogero Peri, che dal gennaio del 2010 guida il popolo di questo ridente spicchio di terra siciliana.

(fonte, Diocesi di Caltagirone)

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foto articolo: sito ufficiale Diocesi di Caltagirone

Il Campanile, notizie sul mondo della Chiesa e della fede

Il Campanile, notizie sul mondo della Chiesa e della fede. Un nuovo sito per tutti coloro che vogliono restare aggiornati sulla Chiesa.

Il Campanile. Vogliamo dare inizio a questo nuovo progetto, con il semplice scopo dare voce e mettere in evidenza tutte le news che interessano il mondo della Chiesa.

Un semplice sito che con umiltà vuole diventare un punto di riferimento per tutto il mondo cattolico e non solo. Una pagina che vi terrà aggiornati su tutto il mondo della Chiesa e non solo.

Saremo grati a tutti coloro che con il loro contributo vorranno essere partecipi a questo nuovo progetto.

Ringraziandovi in anticipo per la vostra collaborazione, non ci resta che dire a tutti buona lettura.

Seguiteci sulla pagina facebook ufficiale de Il Campanile

Foto articolo: immagine di repertorio

Caltagirone, croce del Papa emerito Benedetto XVI al museo del Crocifisso

Caltagirone, Papa emerito Benedetto XVI dona la sua croce al museo internazionale del Crocifisso del soccorso.

Caltagirone. Arriva un dono dal Papa emerito Benedetto XVI alla comunità calatina del Museo internazionale del Crocifisso del Soccorso. Il Papa ha voluto donare la sua croce pettorale.

“GRAZIE AL PAPA EMERITO SS. BENEDETTO XVI – queste le parole di Padre Enzo Mangano, rettore del Santuario del Crocifisso del Soccorso – CHE HA INVIATO UNA CROCE PETTORALE PER IL NOSTRO MUSEO INTERNAZIONALE DEL CROCIFISSO UNA BELLA LETTERA E UN UN SUO LIBRO”.

LEGGI ANCHE: Covid Sicilia, da lunedì prenota vaccino over 80: ecco sito e numero verde

Pertanto, è possibile ammirare la croce pettorale del Papa emerito Benedetto XVI, assieme alla moltitudine di donazioni, all’interno del museo del Crocifisso di Caltagirone.

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Foto articolo: Immagine di repertorio

Caltagirone, croce del Papa emerito Benedetto XVI al museo del Crocifisso

Caltagirone, Papa emerito Benedetto XVI dona la sua croce al museo internazionale del Crocifisso del soccorso.

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Chiesa, La famiglia é sacra: chiamata ad essere Sacra Famiglia

Chiesa, La famiglia é sacra: chiamata ad essere Sacra Famiglia. Oggi la chiesa celebra la Sacra Famiglia di Nazaretht.

Chiesa. Oggi ricorre una festa molto importante contemplata in questo periodo natalizio, giorno in cui ricordiamo e veneriamo la Santa Famiglia di Nazareth.

Guardando a loro certamente li sentiamo molto lontani dalla nostra realtà e difficilmente emulabili, non crediamo davvero possibile poterli avere come punto di riferimento nella nostra famiglia, e allora come mai la Chiesa ce li indica come modella da seguire?

In realtà la risposta é molto semplice in quanto ciò che ne va imitato é la fede incondizionata seppur sofferta in situazioni davvero difficili che hanno contraddistinto anche la loro vita. La preghiera come perno della famiglia: luogo in cui ritrovarsi, confrontarsi, accettarsi, amarsi!

Allora, guardando a tutto questo, non é poi così lontana da noi la Sacra Famiglia, anzi é molto più vicina di quanto possiamo immaginare, e se vediamo o pensiamo di non essere come loro non ci resta che chiedergli aiuto, protezione e benedizione. Tutto questo affinchè la nostra stessa famiglia, nelle sue quotidiane imperfezioni, incomprensioni e difficoltà nel restare uniti, possa sempre più assomigliare alla famiglia di Nazareth che anche quando non riusciva a capire il senso di tante cose che Dio poneva sul loro cammino, altro non faceva che dire ‘Sia fatta la tua volontà’.

Guardiamo a Maria che conservava tutto nel suo cuore, guardiamo a Giuseppe che é stato custode mite e paziente e guardiamo a Gesù che é nato per insegnarci tutto questo. Questo il senso dell’aspirare ad essere una famiglia santa che nonostante sia imperfetta nella sua povertà é chiamata ad essere ciò che é: una santa famiglia.

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Foto articolo: Foto articolo kiko arguello