“Suonare Unniedderè Project”, la rivoluzione musicale di Flaviano Pennisi

Per Flaviano Pennisi la musica c’è sempre stata, fin da quando era in fasce. Nato a Catania, residente a Palagonia, è cresciuto a pane e musica in famiglia, dove il papà e il fratello sono batteristi come lui, la sorella, pianista.

Il giovane batterista e percussionista porta avanti un progetto, una sfida, una missione che si spiega in tre parole, una italiana, una siciliana e una inglese (il messaggio è chiaro, giusto?).
Lo ha chiamato “Suonare Unniedderè Project” e consiste nel portare l’arte delle percussioni in strada, ma non consideratelo un artista di strada, che sia chiaro. Il progetto infatti, come ci tiene a precisare lui stesso, non è a scopo di lucro e vuole essere un’occasione per avvicinare la gente e soprattutto i giovani alla meravigliosa arte delle percussioni.

Flaviano si esibisce utilizzando il suo set naturale, un misto di batteria e percussioni che porta ovunque e a qualsiasi orario. Può capitare così di vederlo suonare in una storica piazza di paese, sul lungomare di Catania o dinnanzi ad una chiesa.

Per ogni tappa viene realizzato un video postato poi su Facebook così da dare maggiore visibilità all’evento e permettere di vederlo a chi in quel momento era assente. Capita sovente di vedere donne travolte dal ritmo che iniziano a ballare al ritmo della musica, o l’autista del camion dei rifiuti che incita con un cenno di intesa o il passante che si chiede ignaro cosa stia accadendo.

Flaviano propone ritmi e tecniche che hanno fatto la storia delle percussioni cavalcando nello stesso tempo l’onda dell’entusiasmo e del coinvolgimento emotivo.

Ovviamente, l’occasione è anche quella giusta per coinvolgere di tanto in tanto colleghi musicisti che arricchiscono così la sua performance lanciando così un chiaro segnale che la musica è soprattutto aggregazione.

Nel numero di settembre di Prima Stampa degli Erei sarà pubblicato uno speciale su Flaviano e Melissa Petitto, con la quale compone il duo dei “Chiedo Venia”.

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