Piazza Armerina, un giovane gambiano pestato e insultato. Cresce il razzismo?

Un giovane gambiano, 23 anni, che vive a Piazza Armerina, ospite di una comunità dell’Associazione Don Bosco, è stato colpito, pestato e insultato da tre giovani del posto.

I tre aggressori l’hanno colpito diverse volte, fino a  a fargli saltare qualche dente e a costringerlo, con il volto tumefatto, a raggiungere il Commissariato di Polizia, percorrendo, nella più totale indifferenza della gente, il tratto di strada che va dalla villa Comunale, dove è stato assalito, fino appunto al Commissariato.

Negli ultimi mesi tanti altri episodi si sono verificati.  A Partinico,un 19enne, senegalese, si è ritrovato ferito al volto da due uomini, che sono poi stati arrestati.

Un quadro che fa a pugni con la Sicilia dell’accoglienza che nei giorni della Diciotti al porto di Catania, si è spesa a favore dei migranti con manifestazioni di protesta contro la decisione del Ministero dell’Interno di impedire lo sbarco dei 147, che si trovavano a bordo, in attesa di ricevere segnali di collaborazione dall’UE.

L’Onu ha di recente bacchettato l’Italia sostenendo che gli atti di violenza contro migranti, africani e Rom sono da inquadrare come atti di razzismo, in crescente aumento. L’accusa pesantissima, a cui il ministro Salvini aveva replicato minacciando un taglio dei fondi all’Onu, era stata lanciata dall’Alto Commissario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet che, da Ginevra, aveva anche criticato le «recenti politiche» migratorie del governo e pertanto aveva annunciato l’invio di una spedizione delle Nazioni Unite nel nostro Paese.

 

 

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