Palermo, stop allo spreco alimentare, nei ristoranti arriva: “Il rimpiattino”: un modo per portare a casa ciò che non si consuma

Nel capoluogo siciliano, su iniziativa della Confcommercio Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sbarca “Il rimpiattino”, ovvero, i clienti di un ristorante,  avranno la possibilità di portare a casa il cibo che non hanno consumato in tavola senza alcun costo aggiuntivo.

L’iniziativa, in collaborazione con il consorzio Comieco, sarà presente  in una trentina di locali a Palermo, Bolognetta, Ficuzza, Termini Imerese e Ustica. Un modo per evitare gli sprechi nei ristoranti e nei bar.  Il “rimpiattino” sarà un contenitore per i resti del cibo e uno per le bevande in materiale compostabile la cui grafica è stata realizzata da uno studio di design.

“Questo progetto si inserisce in una serie di iniziative che abbiamo in cantiere quest’anno sui temi dell’ambiente e della sostenibilità -dice Patrizia Di Dio,presidente di Confcommercio Palermo – saremo tra l’altro promotori di una campagna di sensibilizzazione contro l’uso della plastica nei locali e lanceremo un bollino green, mandando ai nostri associati un vademecum per le imprese ecologiche e sostenibili,come l’utilizzo di energia rinnovabili”.

“Con questi divertenti contenitori –dice Antonio Cottone, presidente Fipe Palermo – i nostri clienti potranno portarsi a casa ciò che non hanno finito di consumare al tavolo e servirlo, “rimpiattarlo”, con un gioco di parole che abbiamo inventato, sulle proprie tavole”. Ciascun locale riceverà inizialmente 30 contenitori per il cibo e 10 per le bevande e saranno riconoscibili attraverso una vetrofania all’esterno. “Per noi ristoratori ci sono alcuni costi da affrontare – aggiunge Cottone – l’idea è quella di ottimizzare nel tempo i prezzi di questo packaging, promuovendone la richiesta da parte dei clienti. Più i rimpiattini diventeranno una buona abitudine tra i nostri avventori, più potremo ridurre i costi, aumentando la stock di pezzi richiesti”.

Per Luciano Sbraga, vicedirettore nazionale di Fipe “oggi al ristorante si spreca il 36 per cento del cibo servito. L’obiettivo di un buon ristoratore deve essere quello che nel piatto non resti nulla”. Dario Pistorio,presidente di Fipe Confcommercio Sicilia aggiunge: “Presto alla campagna aderiranno altri locali da tutta la Sicilia. A Catania già molte attività hanno cominciato a bandire la plastica e a sostituirla con il vetro o altri materiali ecologici”.

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