Il Giro di Sicilia 2024 è stato ospitato in Abruzzo

Il Ciclismo festeggia il suo 107 compleanno con la Frazione inaugurale il 4 maggio, partenza da Venaria Reale in Piemonte e passaggio sul colle di Superga a 75 anni dalla tragedia del Grande Torino, ma la Sicilia, terra bagnata da tre mari è rimasta a bocca asciutta, perché come è accaduto per Eboli, qualcuno si è fermato a Francavilla a Mare.
La gara era in programma dal 9 al 12 aprile 2024, e si corsa sì, ma in Abruzzo.


Per il solo Giro del 2022 la Regione aveva stanziato 6,8 milioni di euro per il ripristino delle strade e delle condizioni di sicurezza della viabilità interna dei territori di Enna, Agrigento, Palermo, Caltanissetta, Messina e Catania. Altri 6 milioni di euro erano stati destinati per il 2021 dal governo Musumeci, ma da Palazzo d’Orleans avevano fatto sapere che per il 2024 mancavano un milione dì euro. Così RCS Sport, in collaborazione con la Regione Abruzzo ha detto by by Sicily e si è inventato un nuovo percorso, così atleti e appassionati si sono riversati sulla viabilità di una delle più lussureggiante Regione italiana.
Dal territorio regionale a quello nazionale, il tragitto è breve, e poiché la fortuna aiuta gli audaci, c’è un’altra buona notizia per gli Abruzzesi: dopo 21 anni di astinenza, la nona tappa del Giro d’Italia di 214 km, partirà da Avezzano.


La prestigiosa gara ciclistica italiana con 21 tappe per un totale di 3 321,2 km, un indotto economico 2 mld di euro di beneficio sul territorio, che si concluderà nella Città Eterna il 26 maggio, lo scorso anno è stata vinta dallo sloveno Primož Roglič coronando la sua carriera, come uno dei corridori più forti e vincenti degli ultimi 20 anni.


Ad annunciare l’evento ci ha pensato la stessa Città di Avezzano che insieme all’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo ha organizzato una due giorni il 13 e 14 aprile al Teatro dei Marsi e al Castello Orsini-Colonni, con protagonisti di eccellenza, insieme alle scolaresche e alla Fondazione Michele Scarponi.
Il capoluogo della Marsica, “Camoscio d’Abruzzo”, che nel 2023 ha inaugurato la statua a Vito Taccone, professionista dal 1961 al 1970, vincitore di otto tappe al Giro d’Italia,
il 12 aprile, ha visto arrivare il Trofeo “100”, simbolo della vittoria sulle due ruote, in un calendario-eventi in rosa di un mese, elaborato con le associazioni di categoria, con press-tour ai Cunicoli di Claudio e Festival del Cioccolato.
Si è discusso molto della sicurezza su strada per i più fragili, atterriti dalle auto che sono diventati dei proiettili vaganti, favoriti dall’uso sconsiderato dei cellulari, ed occorre fare di più per evitare di diventare statistica per la cronaca nera.


Il primo Giro d’Italia partì il 13 maggio 1909 alle 2:53 da Piazzale Loreto, a Milano, con 127 ciclisti al via.
Nella sua lunga storia la famosissima tappa Cuneo-Pinerolo del 10 giugno 1949, paragonata alla Gioconda di Leonardo da Vinci, “con cinque passi tra le nuvole”, segnò la svolta del grande campione di tutti i tempi Fausto Coppi, un uomo solo al comando,i n contrapposizione con Eddy Merx e Gino Bartali.

Angelo V. Grasso

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