Cultura

Arresti a Niscemi e Gela, per sfruttamento della prostituzione e circonvenzione di incapaci
Cultura

Arresti a Niscemi e Gela, per sfruttamento della prostituzione e circonvenzione di incapaci

Dalle prime ore dell’alba a Gela e Niscemi è scattata l’operazione dei carabinieri del reparto, come riporta radiocl1.it,  territoriale di Gela per l’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e varie perquisizioni richieste dalla procura della repubblica di Gela per associazione a delinquere finalizzata alla circonvenzione di incapaci, induzione e sfruttamento della prostituzione. Nell’indagine, denominata “San Giuseppe” , i militari hanno ricostruito minacce e violenze subite da diverse vittime, nonché ingenti somme di denaro sottratte agli anziani e spedite in Romania, smascherando l’associazione capeggiata da un italiano che si avvaleva di romeni. L’operazione vede l’impiego di 30 carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta. Tutti i dettagli saranno ill...
Le reliquie di San Giacomo in Sicilia
Cultura, Società

Le reliquie di San Giacomo in Sicilia

La più antica ed importante reliquia è “la giuntura del dito di San Giacomo” e si trova a Camaro, quartiere di Messina. Suddetta reliquia, tuttavia, apparteneva alla cittadina di Capizzi, nei monti Nebrodi. In seguito, però, il cavaliere aragonese don Sancho de Heredia trasferì tale reliquia a Camaro, con grande delusione delle genti di Capizzi, intorno al 1430. Di conseguenza, la tradizione vuole che i cittadini devoti di Capizzi, talmente in collera per essere stati derubati fin dall'antichità da un tal resto sacro prodigioso, ancora oggi, durante la processione patronale, lanciano molte volte la Vara di San Giacomo contro una casa antica che, secondo alcuni storici locali, era appartenuta al cavaliere aragonese don Sancho de Heredia.   Mentre, intorno al XV sec, per o...
Caltagirone, la reliquia di San Giacomo in un’urna argentea
Attualità, Cultura, Società

Caltagirone, la reliquia di San Giacomo in un’urna argentea

Intorno al XV sec, per opera di Giovanni Burgio, illustre concittadino e Arcivescovo di Manfredonia, col beneplacito di Papa Callisto, venne portata a Caltagirone la reliquia del Santo consistente in un pezzetto dell’osso del braccio. La suddetta reliquia, tuttora, viene conservata dentro la teca a forma di braccio in oro e platino, donata dallo stesso Burgio. A seguito di tale avvenimento, fu realizzata la “Cassa di San Giacomo”, un autentico capolavoro di alta argenteria eseguito intorno al 1500 in varie riprese da diversi artisti, anche se i documenti storici e gli scrittori locali attribuiscono completamente la paternità della suddetta opera ai Gagini . Quest'ultima, contenente la teca a forma di braccio in oro e platino della reliquia di San Giacomo, rappresenta un’agile...