Coronavirus, categoria allo stremo: è allarme dei tassisti

Coronavirus, categoria allo stremo: è allarme dei tassisti, che, delusi dalla Fase 2 temono per la loro salute e quella delle loro famiglie

Coronavirus. I tassisti, sono delusi dalla Fase 2 e soprattutto temono per la loro salute e quella delle loro famiglie. Spiegano unite le sigle Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Ati taxi ed Associazione Tutela Legale Taxi: “Troviamo inaccettabile che si sia deciso di consentire a un passeggero privo di qualsiasi Dispositivo di Protezione Individuale, di poter accedere al servizio, disinteressandosi di quanto possa essere esposto a una potenziale minaccia di eventuale contagio l’autista e i passeggeri che potrebbero salire successivamente”.

Nel decreto, si legge che “va innanzitutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori, al fine di rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati quanto più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di mascherine. In mancanza, potrà essere trasportato un solo passeggero”. E ancora, il conducente dovrà indossare la mascherina.

Spiega un tassista: “Se sale una persona positiva anche se io indosso la mascherina sono fortemente a rischio perché comunque l’abitacolo è piccolo e tra lo scambio di denaro o quello di bagagli il contatto è inevitabile. Chiediamo che tutti gli utenti indossino la mascherina quando salgono sul taxi, indipendentemente da quanti sono”.

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