Coronavirus, mascherine 50 cent, Confcommercio: “Impossibile produrle”

Coronavirus, mascherine 50 cent, Confcommercio: “Impossibile produrle”, che chiede di rivedere il prezzo fisso, portandolo almeno a 60 centesimi

Coronavirus. Seicentosessanta milioni di mascherine chirurgiche saranno nelle prossime settimane sul mercato italiano ad un prezzo medio di 38 centesimi di euro al pezzo.

A produrle saranno cinque aziende italiane, la Fab, la Marobe, la Mediberg, la Parmon e la Veneta Distribuzione,che hanno già siglato i contratti con il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. Ma Confcommercio va all’attacco: “Con le attuali dinamiche di mercato il prezzo massimo di 50 centesimi è una cifra che non sta né in cielo né in terra”, accusa la vicepresidente, Donatella Prampolini, contestando la cifra indicata dal governo per la vendita delle mascherine e sottolineando che le aziende hanno in carico le mascherine ad un prezzo maggiore.

Confocommercio chiede di rivedere il prezzo fisso, portandolo almeno a 60 centesimi. Intanto il commissario Arcuri ha raggiunto un accordo con le farmacie: a quelle che hanno acquistato mascherine e dispositivi di protezione a un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito un «ristoro e assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo».

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