Condannata a 18 anni per aver sparato e ucciso il vicino dopo una lite

Alessandra Ballarò condannata a 18 anni di reclusione: la ventenne, al culmine di una lite ha sparato e ucciso Leonardo Bua ed ha ferito gravemente il fratello Giuseppe.

Il delitto risale allo scorso ottobre. Come riporta Repubblica.it, «oggi il gup di Palermo Fabrizio Anfuso ha letto la sentenza del processo con rito abbreviato. Per l’imputata il pubblico ministero Renza Cescon aveva chiesto l’ergastolo, convinta che la giovane avesse ucciso con l’aggravante dei futili motivi. Il giudice invece non solo non ha riconosciuto l’aggravante, ma ha anche concesso alla ragazza, difesa dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, l’attenuante della provocazione subita. Secondo il gup dunque Alessandra Ballarò sparò ai fratelli Bua per difendere il padre dopo anni di minacce e screzi con la loro famiglia.

Alessandra Ballarò lo scorso 7 ottobre sparò quattro colpi contro i vicini di casa al culmine dell’ennesima lite per un contenzioso sulla vendita di un appartamento. Due proiettili andarono a segno, uno al volto ha ucciso Leonardo Bua e l’altro ha raggiunto al fianco il fratello. Il giorno dell’omicidio durante il sopralluogo nella piazzetta del quartiere Arenella dove era avvenuto il delitto, gli agenti della squadra mobile notarono strani fori in alcuni vasi di piante. Erano delle fessure in cui era installato un impianto di videosorveglianza che avevano ripreso il delitto. Un impianto di sorveglianza che i Ballarò installarono dopo i ripetuti danneggiamenti e le minacce subite. Ma le stesse telecamere inquadrarono anche l’omicidio e alla ragazza non restò che confessare. Agli inquirenti Alessandra Ballarò ha raccontato anni di tensioni e ha rivelato che, specie dopo la morte della madre, viveva in apprensione temendo che i Bua uccidessero il padre.

L’unica cosa che manca è l’arma del delitto: secondo la ricostruzione della procura fu proprio il fratello Bartolomeo a prendere l’arma subito dopo l’omicidio e presumibilmente a lanciarla in mare. L’arma del delitto non è mai stata trovata ma anche il fratello venne ripreso dall’impianto di sorveglianza installato proprio dai Ballarò. Per questo ha patteggiato due anni di pena per la detenzione illegale della pistola utilizzata dalla giovane».

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