Caltanissetta, l’ex presidente Montante dimesso dall’ospedale torna in carcere

L’imprenditore Antonello Montante dal reparto detenuti dell’ospedale Civico di Palermo ha fatto ritorno alla Casa circondariale di Caltanissetta, detenuto da tre mesi con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, accesso abusivo ai sistemi informatici, divulgazione di notizie coperte da segreto istruttorio e violenza privata.

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Il gip Maria Carmela Giannazzo non si è ancora espressa sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori di Montante, gli avvocati Nino Caleca e Giuseppe Panepinto, secondo i quali le condizioni del loro assistito non sono compatibili con il regime detentivo.

La Procura della Repubblica non è dello stesso avviso e ha già espresso parere negativo alla scarcerazione di Montante, per il quale – alcuni giorni dopo l’esecuzione della misura agli arresti domiciliari – chiese e ottenne il trasferimento in carcere, perché in più occasioni – alla notte dell’arresto e nel corso della permanenza ai domiciliari – Montante avrebbe cercato di inquinare le prove.

 Nei confronti dell’ex presidente degli industriali siciliani e di altri 23 indagati – tra cui l’ex presidente del Senato, Renato Schifani e numerosi esponenti delle forze dell’ordine – la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare dovrebbe essere celebrata il prossimo autunno. I 24 indagati hanno ancora pochi giorni di tempo per chiedere di essere interrogatori dalla Procura, prima della celebrazione dell’udienza preliminare.

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