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L’imprenditore Antonello Montante dal reparto detenuti dell’ospedale Civico di Palermo ha fatto ritorno alla Casa circondariale di Caltanissetta, detenuto da tre mesi con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, accesso abusivo ai sistemi informatici, divulgazione di notizie coperte da segreto istruttorio e violenza privata.
Il gip Maria Carmela Giannazzo non si è ancora espressa sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori di Montante, gli avvocati Nino Caleca e Giuseppe Panepinto, secondo i quali le condizioni del loro assistito non sono compatibili con il regime detentivo.
La Procura della Repubblica non è dello stesso avviso e ha già espresso parere negativo alla scarcerazione di Montante, per il quale – alcuni giorni dopo l’esecuzione della misura agli arresti domiciliari – chiese e ottenne il trasferimento in carcere, perché in più occasioni – alla notte dell’arresto e nel corso della permanenza ai domiciliari – Montante avrebbe cercato di inquinare le prove.