Territorio, “Cavallo di ritorno” arrestati tre pregiudicati

La Polizia di Stato ha arrestato  Ferlito Francesco Graziano, cl. 1972 pregiudicato; Cannavò Giacomo, cl. 1973 pregiudicato;  Cannavò Domenico Agatino, cl.1996 perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di estorsione, nella forma del c.d. “cavallo di ritorno”.

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Com’è noto tra le altre forme di estorsione figura il c.d. “cavallo di ritorno” che prevede il pagamento di un riscatto da parte di chi ha subito un furto per ottenere il maltolto. Detto fenomeno è particolarmente presente anche nel nostro territorio e riguarda in maniera preponderante il furto di autovetture/motocicli.

Nella serata del decorso 11 luglio, una persona segnalava il furto dell’autovettura Fiat 500 lasciata in sosta nella zona del centro cittadino.

Nella tarda mattinata di ieri la vittima è stata  invitata presso gli uffici della Squadra Mobile per formalizzare la denuncia e durante la stesura ha fatto  riferimento ad alcune telefonate ricevute in cui veniva prospettata la possibilità di ottenere la restituzione del mezzo previo pagamento di una somma di denaro.

In effetti, durante la permanenza negli uffici di Polizia, la vittima ha ricevuto una ulteriore telefonata in cui l’ignoto interlocutore comunicava il prezzo da pagare (€ 800,00) per rientrare in possesso dell’auto, indicando una piazza del rione Librino quale luogo di incontro.

Veniva predisposto un mirato servizio nel citato quartiere ad esito del quale il personale di questa Squadra Mobile – Sezione “Reati contro il Patrimonio e la P.A.” – Squadra Antiestorsioni hanno bloccato i predetti Ferlito Francesco Graziano, Cannavò Giacomo e Cannavò Domenico Agatino che avevano appena ricevuto dalla vittima la somma di 800 euro.

L’autovettura rubata, che era stata portata in loco da Ferlito e Cannavò Domenico Agatino, è stata restituita alla legittima proprietaria.

Ferlito Francesco Graziano è figlio del noto boss catanese Alfio Ferlito, assassinato a Palermo in data 16.6.1982 – c.d. “strage della circonvallazione”. Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania – piazza Lanza.

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