Vito Saccone saluta il giro

Dopo vent’anni Avezzano è ritornata tappa per accompagnare le 22 squadre dei ciclisti dall’Abruzzo in Campania, fino a Napoli, per il terzo anno di fila. La partenza della Carovana è stata puntualissima alle 12,15 da Via Marconi, attraversando Via Colaneri, Via XX settembre, Piazza Castello con un rinfresco per gli organizzatori, Via Fucino e Piazza Cavour dove ad attenderla c’erano gli ammiratori di Vito Saccone per “l’Inchino sportivo”.per poi proseguire verso la superstrada Sora-Cassino, con un percorso che per i primi chilometri è stato tutto in leggera discesa.
Dopo due giorni intensissimi i corridori, per la prima volta, hanno affrontato più di 200 km, in una tappa in teoria adatta alle fughe, ma dove tutto è stato possibile sulle strade del Bel Paese. Una volta raggiunta la costa tirrenica,
dopo Minturno, gli sportivi sono passati per Castelvolturno, Mondragone, Lago Patria e Cuma. A questo punto la tappa è entrata nel vivo, prima con l’unico GPM di IV^ categoria posto nel bellissimo verde ambientale al Monte di Procida, tutt’altro che impegnativo, quindi un po’ di saliscendi, uno strappo dopo Torregaveta dove si è toccato il 14%, di pendenza, poi gli ultimi chilometri tra discesa e pianura, fino all’arrivo in via Caracciolo. a Napoli.
È l’olandese Olav Kooij del Team Visma a trionfare in volata in Campania. Beffati l’azzurro campione Olimpico su pista Jonathan Milan della Lidl-Trek, che si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio, e l’ecuadoriano Jhonatan Narváez vincitore della prima tappa in rappresentanza della Ineos Grandiers e ripreso a una cinquantina di metri dal traguardo.
A conquistare il traguardo volante di Mondragone è stato Pietrobon, davanti a Maestri e il belga Tim Merlir della Soudal-QuickStep.
È poi Maestri a tagliare per primo il traguardo dell’Intergiro di Giugliano in Campania
Intanto, in una piccola caduta vengono coinvolti il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e il tedesco Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe),
Ad aggiudicarsi lo sprint di Bacoli è stato invece Pietrobon, il quale precede Maestri e il belga Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck).
Costiou viene raggiunto a 9 chilometri dall’arrivo. Il suo connazionale prova a resistere lungo la salita verso Posillipo (3,2 km al 4,4%), ma viene ripreso poco dopo e il gruppo è di nuovo compatto.
Lo sprint premia l’olandese Kooij che brucia di mezza ruota l’azzurro Milan.
La Maglia Rosa rimane saldamente addosso a Tadej Podacar, stella della UAE Team Emirates che ha fatto un grande lavoro nel finale e a lanciare i velocisti.
Con otto giorni al comando della graduatoria generale, l’atleta classe 1998 supera il primato nazionale sloveno di Primož Roglič, Campione nell’edizione 2023 e medaglia d’oro Olimpica a Tokyo 202 nella prova a cronometro del ciclismo su strada.
Lunedì 13 maggio, è previsto il primo giorno di riposo della competizione.
Questa la Top Ten della 9^ Tappa:
Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike), in 4h44’22”.
Jonathan Milan (Lidl-Trek).
Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates).
Alberto Dainese (Tudor).
Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe).
Madis Mihkels (Intermarché-Wanty).
Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck).
Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale).
Davide Ballerini (Astana Qazaqstan).
Max Kanter (Astana Qazaqstan).
La 10^ Tappa Pompei – Cusano di 142 km è prevista martedì 14 maggio, così il Giro arriva nella zona vesuviana squisitamente pianeggiante, almeno fino al km 45 che da Pompei porta a San Felice a Cancello e da lì al traguardo volante di Arpaia. Poi i saliscendi Bivio Taburno, il Gran Premio della Montagna di Camposauro di 2^ ctg, il traguardo intergiro di Guardia Sanframondi e dopo il traguardo volante di Cusano Mutri, via fino ai 1392 metri dell’arrivo a Bocca della Selva, GPM di 1^ ctg per quasi 18 km con una pendenza media del 5.6% e picchi del 10%.
A Pietraroja, a pochi chilometri dall’arrivo della tappa, nel 1981 fu ritrovato il dinosauro fossilizzato più importante in Italia praticamente intatto, ed è stato chiamato “Ciro”.
Cusano Mutri rientra oggi tra i borghi più belli d’Italia, ha radici sannite e da oltre un secolo è sede della tradizionale infiorata nel giorno del Corpus Domini.
Non è la prima volta che la Corsa Rosa passa da Bocca della Selva. È accaduto nel 2016 e nel 2021, ma mai come arrivo di una tappa.
La classifica generale dopo la 9^Tappa, vede in testa la Maglia Rosa Tadej Pogacar SLO (UAE Team Emirates) in 32h59’04”. In 2^ posizione Daniel Martinez COL (Bora-hansgrohe) a 2’40”. Terzo Geraint Thomas GBR (Ineos Grenadiers) a 2’58”.
Quarto Ben O’Connor AUS a 3’39”.
Quinto Cian Uijtdebroeks BEL a 4’02”.
Sesto Antonio Tiberi ITA a 4’23”.
Settimo Lorenzo Fortunato ITA a 5’15”.
Ottavo Einer Rubio COL a 5’28”.
Nono Thymen Arensman NED a 5’30”.
Decimo Jan Hirt CZEa 5’53”.

Angelo Vincenzo Grasso

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