Surriscaldamento globale, stampanti 3d, droni e metaverso: cosa succede?

Il pianeta corre dritto su un’autostrada infernale, ma da casello a casello, c’è un bivio siciliano.. dal consumismo al “Global Warming”, molti lettori ci hanno chiesto di fare chiarezza, ma soprattutto, di spiegare le nuove tecnologie, le identità digitali e le cryptovalute.. iniziamo con le stampanti 3D, i droni e il mondo virtuale: ma cosa sono e come funzionano? Sono la soluzione? E cosa c’entra col clima, con l’inquinamento e con un mondo che cambia velocemente? Lo abbiamo chiesto ad un visionario romano, ospite qui in Sicilia per gli studi del suo ultimo libro, il giornalista, scrittore e autore teatrale, Angelo Zammuto.
Siamo bombardati da notizie quotidiane che legano l’inquinamento al surriscaldamento globale e ci dicono che qualcosa deve cambiare.. cosa c’è di vero?
“La Terra ha sempre reagito con cambiamenti catastrofici: oggi ci vogliono convincere che se il pianeta si surriscalda è colpa nostra, dei prodotti ‘usa&getta’ e dell’inquinamento che produciamo ogni giorno.. d’altro canto, è vero che siamo diventati anche tanti su questo pianeta e che gli atomi di materia a disposizione hanno un numero finito e ben preciso”
Ma la verità qual’è?
“Diciamo che, forse, le verità sono molte, anche troppe, ma quasi sicuramente non c’è una ed una sola verità assoluta.. intanto ci possiamo basare su fatti e considerazioni, statistiche e prove sul campo, in un viaggio che, guarda un po’, passa anche per la Sicilia”
Per la Sicilia? Ma da dove parte il ragionamento, entrando nel particolare?
“Potremmo iniziare con una precisazione: il pianeta cambia, ma anche noi! Per quanto riguarda la Terra, basterebbe leggere qualcosa sulle ere geologiche. Dall’era glaciale al meteorite di 64milioni di anni fa, fino ad oggi col surriscaldamento globale, gli esempi sono centinaia.. in poche parole, se oggi fa più caldo di ieri, sarebbe potuto accadere anche se sulla Terra non fosse mai comparso l’uomo”
Quindi l’uomo non c’entra nulla con il Global Warming e l’inquinamento?
“Eh, no, qualcosa c’entra.. ricordiamoci il punto di partenza, il pianeta cambia, ma anche noi. Insomma, anche la mano dell’uomo ha fatto il suo: l’effetto-serra, il buco dell’ozono e l’inquinamento sono esempi determinanti! C’è da aggiungere che, con l’atomica, l’uomo ora è in grado di distruggere la vita su tutto il pianeta, cosa che non sapeva e non poteva fare, prima”
Ma cosa c’entra la Sicilia?
“Ah, sì, Ettore Majorana, il fisico catanese.. uno dei ragazzi di Via Panisperna”
Quella di Enrico Fermi? Ma non era a Roma?
“Sì, esatto, al civico 90.. il romano Fermi era un ottimo direttore d’orchestra, ma era un siciliano a correggergli i calcoli! Ci sono prove, scritti, lettere e pubblicazioni di Majorana a cui possiamo riferirci, senza entrare in polemiche o leggende, legate al suo nome: previsioni terribili e precise allo stesso tempo, quasi profetiche”
E quali sono? Cosa aveva previsto Ettore Majorana?
“Che l’uomo avrebbe iniziato ad inquinare fortemente il pianeta dagli anni ’70, ma solo dopo il 2000 gli scienziati se ne sarebbero resi conto veramente. Tra il 2020 ed il 2025 avremmo riformulato tutti i sistemi di produzione di energia, di fabbricazione e distribuzione.. in pratica quella che chiamiamo ‘svolta green’ ..oppure l’inizio di un processo irreversibile che avrebbe portato alla catastrofe e al declino della civiltà umana, in una strada di ritorno! Ma non è stato il solo a darci delle indicazioni simili”
Chi altro c’è che conferma la sua tesi, magari di questo millennio? Dopotutto, Ettore Majorana era degli inizi del ‘900..
“Bhè, c’è il testamento di Stephen Hawking, più conosciuto come la “Lettera al Mondo”, pubblicata intorno ai suoi ultimi giorni. I “modelli” di Majorana sono stati confermati dal fisico teorico inglese: ‘La Terra brucierà come Venere, con livelli di anidride carbonica e nubi di acido solforico oltre la norma e, già nei prossimi anni, potremmo superare la soglia di non-ritorno!’ Majorana aggiungeva anche ‘terremoti, inondazioni, venti a velocità mai viste, in grado di scoperchiare i tetti delle abitazioni’.. ecco, secondo entrambi i fisici questi fenomeni sono solo il preludio di un’imminente catastrofe o di una svolta obbligata, prima del punto di non ritorno”
Quindi, qual’è la fotografia attuale del pianeta?
“Su questa roccia, siamo in troppi: automobili, impianti di produzione, di riscaldamento, consumiamo materia ed energia, oltremisura.. e siamo stracolmi di cose inutili. In poche parole, siamo così dannosi che somigliamo sempre di più ad un virus che ad un animale sociale, dove il pianeta è il corpo dell’ospite.. se l’ospite muore, muore anche il virus.. in questo, forse, i virus sono più furbi di noi”
Allora, quali soluzioni sarebbero possibili? Oltre, giustamente, al fatto di prendere coscienza su come stanno andando le cose sulla Terra?
“Metaverso, stampanti 3D e droni! Ecco, questi tre elementi sarebbero già un bell’inizio.. dematerilizzare il lavoro, ad esempio, abbasserebbe già di molto i consumi ed è l’unica strada per andare oltre (‘meta’, in greco) la direzione (o, appunto, ‘verso’) che abbiamo già preso.. insomma dovremmo cercare di portare il lavoro all’uomo e non l’uomo al lavoro”
Sì, ma come?
“Allora.. partiamo dalle stampanti 3D. Già nel 2019, a Nacajuca, nella regione di Tabasco, in Messico, dopo una violenta inondazione, migliaia di peones sono rimasti senza casa. Ogni 24 ore, venivano stampate le mura di una singola casa, per un totale di circa 50 metri quadri ad abitazione, tipo un piccolo trilocale moderno, minimalista con due camere piccole da letto, soggiorno-cucina e un bagno! Ad ogni famiglia è stato chiesto di pagare 20-21 dollari/mese per 7 anni, per un totale di 1.750 dollari circa. Insomma, gli hanno stampato casa, impianti, mobilia e mutuo insieme, chiavi in mano”
Stupefacente.. e per i droni?
“Attualmente, circa metà dei camion che circolano nelle nostre autostrade sono vuoti. Fanno il viaggio di andata pieni, il ritorno scarichi e consumano praticamente il doppio per un solo trasporto. I droni a pannelli solari/fotovoltaici annullerebbero tutto. Inoltre, pneumatici e rottamazioni, così come i rifiuti e gli scarichi industriali, vengono indotti nei fiumi o in mare, oppure stoccati e sotterrati: in pratica, viviamo già sopra una discarica, in parte radioattiva. Industrie poco coscienziose, mafie e furbetti, hanno sotterratto materiali inquinanti in luoghi dove pascola tuttora il bestiame o dove vengono piantati prodotti agroalimentari, che finiscono nella nostra tavola”
Quindi anche l’inquinamento potrebbe essere paragonato ad un evento catastrofico?
“Sì, probabilmente.. proprio come per l’era glaciale per il freddo, stiamo andando incontro ad un’altra età che sta riducendo la vita delle specie come le conosciamo, ma questa volta, anche per le alte temperature.. anche senza i cambiamenti climatici, il solo inquinamento potrebbe annientarci o rendere inevitabile una trasformazione biologica.. e, quest’ultima, era un’altra alternativa proposta da Hawking”
E il Metaverso?
“Come per la “metafisica” di tremila anni fa, un’altra realtà è sempre esistita e oggi, quella virtuale, ci darebbe la possibilità di unire i limiti della realtà fisica a quella infinita delle idee, quello che chiamerei ‘ultraverso’ o, già declinato come ‘realtà XR’.. è un incrocio inevitabile per superare il limite della materia! Nel mondo virtuale o delle idee, si traspone una realtà dove è riprodotto ogni singolo millimetro quadro del pianeta, già esiste ed è possibile lavorare, commerciare e dematerializzare lavori, professioni e mestieri, senza viaggi o spese di carburanti inquinanti, affitti di negozi, consumi di energia, eccetera.. oltre a piattaforme che dovranno evolversi, come ‘Earth2’ ad esempio, o metaversi ludici, cioè di gioco, alla ‘Decentraland’.. ah, c’è anche un metaverso tutto italiano, professionale e commerciale, con sede in Italia, ‘State1’: ecco, quest’ultimo è molto interessante, soprattutto per la dematerializzazione del lavoro ed è in italiano! E’ possibile trasportare il proprio negozio o il proprio ufficio e lavorare, con professionisti e commercianti: insomma, si può entrare in un negozio, stando a casa, parlare col commerciante, ad esempio, e acquistare merci e farcele spedire.. con un visore si potrà interagire come nella realtà fisica e con nuove tecnologie, come ad esempio i guanti in motion capture o una tuta ambientale, si avrà la possibilità di toccare gli oggetti, perfino le ceramiche di Caltagirone, sentirne i particolari, ogni linea, forma e provare ad acquistarli! Certo, sono piattaforme che si tanno schiudendo, che stanno evolvendo, ma è interessante seguirle, proprio ora, nella prima sperimentazione”
Ma il virtuale è virtuale.. insomma, non è propriamente “reale”?
“Perdonami se per rispondere pongo delle domande anche io, ma ritengo le risposte abbastanza accessibili a tutti, anche se non ci tengo a far cambiare idea a nessuno.. i pensieri sono reali? Quando pensiamo, semplicemente, le nostre idee o, con un atto di fede, se perseguiamo quello in cui crediamo, è reale, oppure no? Insomma, pensieri e sentimenti esistono?”
Ma, sì, certo!
“Eppure nessuno può vederli, romperli, ascoltarli, mangiarli o odorarli.. almeno in senso stretto, ma si possono usare e condividere, insomma, la nostra esistenza si realizza in pensieri e sentimenti.. ci viviamo dentro! Dalle nostre idee e intuizioni abbiamo fabbricato la realtà intorno a noi così come è ora, ma in tempi e spazi che, oggi, iniziamo a vivere a stento! Il Metaverso potrebbe aprire la strada verso tutte le soluzioni che nella realtà fisica non possono più continuare ad esistere.. le materie prime sono numerate e il pianeta ha una scadenza, proprio come uno yogourt: ‘da consumarsi preferibilmente entro il’.. la data esatta non la sappiamo ancora, ma sicuramente non possiamo congelarci dentro!”
Esempi di metaversi e relativi link:
https://state1.io
https://earth2.io
https://decentraland.org

A cura di Antonietta Arancio

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