Nuove regole a scuola: ecco quando scatta la quarantena in classe

Atteso il nuovo protocollo del Governo, per mezzo del quale verranno disposte le nuove regole da seguire nel caso in cui risultino positivi alunni in classe.

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a 24 Mattino su Radio 24. “L’obiettivo – ha aggiunto – è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. E’ troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l’attività didattica in presenza”.

Regole

  • Un positivo: nessuna quarantena per nessuno
  • Due positivi: quarantena selettiva, quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati
  • Tre positivi: scatterà la quarantena

A voler redigere il nuovo documento, l’Istituto Superiore di Sanità, i ministeri della Salute e dell’Istruzione con il contributo delle Regioni. Lo scopo sarà quello di mantenere quanto più possibile la didattica in  presenza, limitando quanto più possibile la dad.

Considerando che coesistono diverse categorie di soggetti, e considerando che ci sono alcune categorie esenti da vaccino o per i quali non si esige l’obbligo di tenere la mascherina (bambini fino a  6 anni), Il nuovo protocollo prevedrà diversità di trattamento tra vaccinati e non vaccinati, tra grandi e piccoli:

  • nel caso di  un positivo, i compagni di classe faranno un test subito e uno dopo 5 giorni;
  • nel caso di due positivi i vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi faranno la sorveglianza con testing;
  • i non vaccinati la quarantena;
  • nel caso di due positivi andrà in quarantena tutta la classe.
  • Anche per i docenti ci sarà un discrimine tra vaccinati e non, e si dovrà tenere anche contro delle misure di prevenzione adottate. Per le altre classi non sono previsti provvedimenti, salvo diversa indicazione delle Asl. Un caso ancora diverso è quello dei servizi dell’infanzia: per i più piccoli (0-6 anni) è prevista una quarantena di dieci giorni, al termine dalla quale dovranno effettuare un test.

Sulla terza dose, verrà garantita la priorità anche agli insegnanti? Conferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: “E’ stato fatto per i sanitari e come loro docenti e operatori delle scuola lavoro in ambienti a rischio”. A novembre dovrebbero essere circa 300-350 mila.

Condividi