Marsala. Closing Conference del Progetto “Polo Sociale Integrato di Trapani”, lo sportello polifunzionale ubicato in piazzale Ugo Foscolo

(Salvo Cona) MARSALA. Mercoledì 25 ottobre, presso i locali della Sala Multimediale del Complesso Monumentale San Pietro si è svolta la “Closing Conference” del Progetto “Polo Sociale Integrato di Trapani”, lo sportello polifunzionale ubicato in piazzale Ugo Foscolo, nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Marsala.
Durante la conferenza dal titolo “Verso un approccio integrato nel contrasto allo sfruttamento lavorativo” – i cui lavori sono stati moderati dalla dott.ssa Marilena Titone quale coordinatrice del Progetto – tra gli altri è intervenuta da remoto la dott.ssa Michela Bongiorno della Dirigenza del Servizio 3 dell’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali della Regione Siciliana, partner di progetto.
Il dott. Paolo Ragusa del Consorzio Umana Solidarietà (Ente gestore del progetto) è intervenuto più volte sottolineando che “i poli sociali integrati rappresentano l’infrastruttura sociale che vuole organizzare stabilmente servizi, informare ed orientare i lavoratori stranieri. Oggi possiamo ben dire che abbiamo costruito una sorta di autostrada sulla quale fare viaggiare i forndamentali diritti di cittadinanza dei lavoratori stranieri, a cominciare dal lavoro, ma direi anche dalla casa e dall’istruzione. Per cui questa iniziativa continua, aldilà del finanziamento, è una infrastruttura immateriale che mettiamo al servizio della nostra regione, per fare crescere le comunità e le persone”.
All’incontro erano stati invitati a partecipare anche il dott. Saverino Richiusa alla Dirigenza del Servizio 3 dell’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali della Regione Siciliana (partner di progetto); il dott. Alberto Biondo, Project Assistant Progetto PIU Su. Pr.Eme.; la dott.ssa Floriana Vita, esperta legale del team multidisciplinare a supporto dell’Ispettorato del lavoro; il maresciallo Salvatore Di Fina dell’Ispettorato del Lavoro; la dott.ssa Stefania Russello, coordinatrice di Casa Dei Giovani; Hamadi Sowe, mediatore del Polo Sociale di Trapani, e Valentina Cagnucci, assistente sociale del Polo Sociale Integrato.
Per la coordinatrice del progetto “la “Closing Conference è stata un’occasione importante per presentare al territorio provinciale il lavoro svolto in due anni dall’equipe multidisciplinare, a supporto di cittadini provenienti da Paesi Terzi, soprattutto nel contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato”. E poi spiega che “il Polo Sociale Integrato di Trapani, con sede a Marsala in Piazzale Ugo Foscolo, nei locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Marsala, apre i battenti nel gennaio del 2022 e in questi due anni ha cercato di dare risposte concrete ai soggetti provenienti dai Paesi Terzi, che si recavano allo sportello in cerca di aiuto. Lo sportello offre un servizio di consulenza sociale, sanitaria, legale, psicologica, orientamento al lavoro, supporto per l’inserimento abitativo ed un percorso di integrazione, attraverso l’insegnamento della lingua italiana. Il Progetto nato dalla co progettazione tra il Consorzio Umana Solidarietà e la Regione Sicilia, Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali, gestito insieme alla Cooperativa Sociale L’Arca, rientrava nella linea di finanziamento del Progetto Su.Pr.Eme. e quest’anno PIU Su.Pr.Eme. e Pon Inclusione. L’obiettivo primario della progettualità – aggiunge la dottoressa Titone – è quello di mettere in campo delle azioni, di concerto con gli enti del territorio che possano aiutare le autorità nella lotta allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato. Il Polo di Trapani ha risposto a queste indicazioni mettendo in atto azioni di sensibilizzazione, di informazione e di supporto a chi si trova in una condizione in cui i diritti di lavoratore e la dignità umana sono stati calpestati da datori di lavoro senza scrupoli. Il Polo è diventato nel corso dei mesi un punto di riferimento importante per chi ha deciso di rompere il silenzio e denunciare lo sfruttamento lavorativo. Sono state messe in atto delle azioni, in rete con le altre progettualità della Regione Sicilia, promuovendo un intervento globale, integrale e incentrato sui diritti delle vittime, così come previsto dalla Legge 199/2016. Il Polo di Trapani ha collaborato, in questa sua mission con l’help desk anti caporalato, con gli enti anti tratta e nello specifico con “Casa Dei Giovani” che ha preso sotto protezione i lavoratori a rischio e per taluni è stato possibile attivare il budget di integrazione per il reinserimento socio-lavorativo che prevede servizi di sistemazione alloggiativa, doti per la fruizione di politiche attive e il contributo all’avvio di imprese. Il grande valore aggiunto di quest’anno è stato la collaborazione con l’equipe multidisciplinare della Regione a supporto dell’Ispettorato del lavoro e lo stesso Ispettorato del Lavoro di Trapani. Inoltre – fa sapere la coordinatrice del progetto – si è proceduto alla mappatura dei micro insediamenti informali, molti dei quali presenti nei pressi delle campagne marsalesi e degli altri comuni della provincia. Questi insediamenti, grazie ai mediatori culturali, profondi conoscitori della realtà locale sono stati visitati anche dall’Ispettorato del Lavoro. Questi risultati, seppur minimi, se si tiene conto della situazione delle nostre campagne, ma che rappresentano un primo passo verso un’inversione di marcia, sono stati raggiunti grazie ad un approccio olistico dell’utente che si presenta al Polo, ed un’attenzione alla persona più che alle su richieste. Spesso un utente arriva allo sportello con una richiesta apparentemente “innocente” di anticipazione di un appuntamento in questura o di una iscrizione scolastica e magari dietro questa richiesta si cela una situazione di sfruttamento lavorativo, talvolta inconsapevole, altre volte consapevole e taciuta perché non si vede via di uscita. In questi due anni – precisa la Titone – abbiamo preso in carico più di trecento utenti con i bisogni più svariati, in genere giovani adulti provenienti dalla Tunisia o dall’Africa sub sahariana. Abbiamo cercato di dare supporto e sostegno ai beneficiari cercando di mettere in rete i diversi attori territoriali per raggiungere un obiettivo comune: guardare i lavoratori stranieri e vedere DIRITTI nel loro occhi. E la Closing Conference di ieri, 25 ottobre 2023, presso la sala multimediale del Complesso Monumentale San Pietro – conclude la dottoressa Marilena Titone – è stata una restituzione al territorio di ciò che lo sportello polifunzionale ha fatto in questo biennio per volgere lo sguardo verso il futuro, al nuovo Piano Triennale per una nuova governance del fenomeno migratorio sempre più attenta ai reali bisogni e con una maggiore flessibilità di intervento”.

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