Sicilia, il dramma di tanti genitori diventati “viaggiatori” per stare con i propri figli

Un tema, in particolare negli ultimi anni, che coinvolge tante famiglie del Sud e di conseguenza anche in Sicilia. La mancanza di lavoro e di prospettive future, più o meno certe, porta i tanti giovani, appena dopo il diploma o subito dopo la laurea, a immigrare o emigrare altrove.

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Tra le mete più seguite certamente il Nord Italia ma anche Germania e Gran Bretagna, anche se negli ultimi anni sono aumentati i giovani che provano un’esperienza lavorativa in Belgio e Olanda.

Ma è proprio qui che entra in gioco il dramma di tanti genitori. Quella sensazione di non avere dato ai propri figli la possibilità di stare vicini o almeno in zona, quella angoscia che prende dentro quando ogni volta che ci si ritrova dopo un po’ bisogna risalutarsi e quella nostalgia dei tempi passati quando si stava in famiglia e si viveva la giusta quotidianità dei momenti. Attimi che nessuno può restituire e che segnano per sempre la vita. Per questo nasce la necessità di andare e viaggiare, ma il piacere non è quello di visitare città o monumenti ma solo quello di vivere anche solo pochi attimi con le persone più care, ossia proprio i figli.

Da dire che con le disponibilità dei mezzi di comunicazione c’è sempre la possibilità di vedersi e parlare, ma quello che può colmare un “abbraccio vero” non potrà mai essere sostituito da nessun social e oggetto qualunque.

Molti continuano a sperare in un futuro migliore o nella possibilità un giorno di tornare, ma si sa quando dopo tanti anni fuori, diventa difficile riuscire a trovare quei canali per un ritorno e a questo punto solo un rimescolamento generale acclamato da tanto tempo potrebbe almeno dare la possibilità a qualcuno di provare a rischiare nel proprio paese con la speranza che un giorno  anche altri possano decidere di provare a rilanciare e fare crescere quello che adesso sembra solo una montagna la cui salita resta sempre infinita.

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