Riapertura scuole a gennaio, tra dubbi e incertezze: parlano i medici. I pediatri dicono si alla riapertura, ma con prudenza.
Riapertura scuole a gennaio. Ormai la riapertura è sempre più vicine, anche il Ministro Azzolina con forza ha manifestato la sua volontà nel far ripartire le lezioni in presenza. Una riapertura che come detto sarà a scaglioni e sarà differenziata da regioni a regioni.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!A parlare sono proprio i pediatri che fanno sentire la loro autorevole voce, nella fattispecie a parlare il dott. Biasci: “I dati dell’ultimo rapporto ISS pubblicato il 4 gennaio ci dicono che i focolai scolastici sono il 2% di tutti quelli segnalati a livello nazionale. La maggior parte dei casi in età scolare (40%) si è verificata negli adolescenti di età compresa tra 14 e 18 anni. Dopo la riapertura delle scuole, nel mese di settembre 2020, l’andamento dei casi di COVID-19 nella popolazione in età scolastica è andato di pari passo con quello della popolazione adulta. D’altra parte, pur prendendo atto dai dati dell’ISS che sono gli studenti delle superiori i più colpiti nel segmento dei minori, non possiamo non evidenziare che essi rappresentano meno dell’1% del totale dei focolai”.
Aggiunge ancora il dott. Biasci: ” In questi giorni in cui il Paese è diviso tra favorevoli e contrari alla riapertura delle scuole, ciò che dovremmo fare è aspettare di vedere i numeri. Riteniamo, quindi, che sia ragionevole ritardare di qualche giorno l’inizio delle lezioni con l’obiettivo di poter verificare cosa è successo durante queste festività. Per questo motivo riteniamo che la decisione circa la riapertura delle scuole debba essere basata sugli oggettivi dati della realtà tenendo in debita considerazione tutti i fattori, materiali e immateriali, che la compongono”.
Tante comunque sono le cose che devono essere verificate oltre il sistema prettamente scolastico, devono essere ben determinati i mezzi di trasporto, e tutte le attività che i ragazzi svolgono prima e dopo l’orario scolastico.
Ancora una raccomandazione viene data dai pediatri occhio alla diffusione tra le mura domestiche.
FONTE: ORIZZONTE SCUOLA
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Foto articolo: Immagine di repertorio