Il Decreto Sostegni ha previsto nuove novità in termini di riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto. Tra le innovazioni, la prima novità da sottolineare è che il contribuente ha una scelta da fare: il soggetto può scegliere tra:
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- oppure, un credito d’imposta.
Altra novità è data dal fatto che cambiano le modalità di calcolo del contributo, prima si faceva riferimento al criterio del codice ATECO, adesso può fare istanza chi ha perso almeno il 30% come media mensile nell’anno del virus.
Il fondo perduto spetta alle partita IVA con fatturato fino a 10 milioni, con percentuali in base a cinque fasce. Se si sceglie la modalità di erogazione tramite credito d’imposta, quest’ultimo può essere usato solo in compensazione tramite modello F24 usufruendo dei servizi dell’Agenzia delle Entrate. I pagamenti, arriveranno subito Pasqua e saranno completati entro fine aprile.
Quali sono i requisiti per richiederlo?
I nuovi contributi a fondo perduto Questo contributo può essere richiesto da:
- soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato;
- gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 sia inferiore al 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. Per determinare correttamente gli importi si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.
A quanto ammontano i nuovi contributi a fondo perduto?
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019 con le percentuali che seguono:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Ad ogni modo l’importo del contributo non può essere superiore a 150.000 euro e non inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il contributo concorre alla base imponibile?
Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e non concorre alla formazione del valore della produzione netta.
Chi sarò escluso dal riconoscimento?
Il nuovo contributo a fondo perduto non spetta:
- ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Dl Sostegni;
- ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo l’entrata in vigore del DL Sostegni;
- agli enti pubblici dell’articolo 74 del TUIR;
- agli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del TUIR
Come fare domanda al fondo perduto?
L’agenzia delle entrate, in seguito definirà le modalità attraverso cui poter presentare domanda. L’ istanza dovrà contenere:
- l’indicazione della sussistenza dei requisiti richiesti (quindi un’autocertificazione)
- le modalità scelta di attribuzione del contributo (tra erogazione e credito d’imposta).
L’istanza può essere presentata, per conto del soggetto interessato, anche da un intermediario delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle entrate. Il termine di presentazione è di 60 giorni dalla data di avvio alla procedura telematica.