I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti dell’amministratore unico di una nota società di persone calatina operante nel settore della produzione e vendita di vino sfuso e imbottigliato.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!L’attività d’indagine eseguita dai militari dalla Compagnia di Caltagirone avrebbe permesso di acclarare, in capo all’amministratore della società, la commissione di una serie di reati societari riconducibili a una malsana gestione aziendale.
Le Fiamme Gialle calatine dopo aver analizzato una notevole quantità di atti e documenti sequestrati nel corso di una perquisizione delegata dall’A.G. alla sede, avrebbero rilevato specifiche ipotesi di reato previste dal codice civile, quali l’impedito controllo e l’infedeltà patrimoniale ascrivibili in capo al socio amministratore il quale avrebbe omesso in modo sistematico la convocazione dell’assemblea dei soci e operato in totale autonomia al fine di poter disporre pienamente e senza alcun vincolo dei beni immobili appartenenti alla società.
Dall’attività investigativa è emerso che l’amministratore deferito fosse portatore di interessi personali in conflitto con quelli della società, in quanto titolare di una ditta individuale operante nel medesimo settore produttivo. Lo stesso avrebbe arbitrariamente trasferito le cd. “quote vigne”, appartenenti alla pluralità dei soci, sui propri terreni adiacenti a quelli della società danneggiata, causando a quest’ultima un nocumento economico da individuarsi nel depauperamento del patrimonio aziendale, conferendo illecitamente un valore economico più elevato alla propria attività.
Al termine dell’attività d’indagine i finanzieri della Compagnia di Caltagirone hanno dato esecuzione alla misura cautelare reale disposta dal Giudice per le indagini preliminari finalizzata a salvaguardare le garanzie patrimoniali ed evitare la dispersione del patrimonio, sequestrando numerosi fabbricati e terreni ubicati nei Comuni di Catania e di Caltagirone per un valore complessivo di oltre un milione di euro.